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Eleanor Coppola (1936 – 2024)

Eleanor Coppola

Eleanor Coppola, regista e moglie Francis Ford Coppola e madre di Sofia e Roman, è morta a 87 anni nella sua casa di Rutherford, in California. La conferma è arrivata in una dichiarazione della famiglia all’Associated Press. È stata la partner creativa per tutta la vita Francis Ford Coppola.

A inizio ottobre la figlia Sofia Coppola non aveva partecipato alla proiezione del suo film “Priscilla” al New York Film Festival per stare con lei. “Sono con mia madre, alla quale questo film è dedicato”, aveva scritto la sceneggiatrice e regista in una dichiarazione letta dal produttore Youree Henley.

Eleanor Coppola (1936 – 2024)

 

“L’odio” di Mathieu Kassovitz torna al cinema in versione restaurata

Vincent Cassel in una scena del film “L’odio” (La haine)

Minerva Pictures e Rarovideo, in collaborazione con Cat People Distribuzione, riportano sul grande schermo in versione restaurata 4K “L’odio” (La haine) di Mathieu Kassovitz, con Vincent Cassel, Hubert Koundé e Saïd Taghmaoui, film vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes nel 1995.

Il film racconta per la prima volta il suburbano delle grandi città, concentrandosi su ventiquattr’ore della vita dei tre protagonisti, dai caratteri apparentemente inconciliabili, che devono reagire alle sfide di un contesto sociale complesso e asfissiante, ma ancora attuale a trent’anni di distanza. Fin da subito “L’odio” si è affermato come un vero e proprio cult intergenerazionale, diventando uno dei titoli fondamentali dell’immaginario hip hop contemporaneo, e anche italiano.

Quest’anno Rarovideo, la divisione editoriale di Minerva Pictures che da anni è presente in veste digitale con Rarovideo Channel su Prime Video e The Film Club, celebra il suo 25esimo anniversario. Il restauro de “L’odio” è solo la prima delle tante iniziative che accompagneranno questo importante traguardo.

SINOSSI. Ventiquattr’ore nella vita di Vinz (Vincent Cassel), Hubert (Hubert Koundé) e Saïd (Saïd Taghmaoui), tre amici della banlieue parigina all’indomani degli scontri tra forze dell’ordine e civili dopo i quali un ragazzo del quartiere, Abdel, si ritrova in fin di vita a causa dei soprusi violenti della polizia. I tre, carichi di rabbia e con una pistola tra le mani, meditano su come avere giustizia.

“L’odio” al cinema in versione restaurata 4K dal 13 maggio.

 

 

 

 

“Bread & Roses” di Sahra Mani dal 21 giugno su Apple TV+

“Bread & Roses” / Apple TV+

Apple Original Films ha annunciato di aver acquisito i diritti di “Bread & Roses”, il documentario candidato al premio L’Œil d’or allo scorso Festival di Cannes che mostra la potente resistenza delle donne afghane contro i talebani. Il film è prodotto da Jennifer Lawrence e Justine Ciarrocchi di Excellent Cadaver (“Causeway”), insieme alla produttrice esecutiva, attivista per i diritti umani, vincitrice del Premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai (“Joyland”) di Extracurricular e alla famosa regista Sahra Mani (“A Thousand Girls Like Me”). Dopo il celebre debutto al Festival di Cannes 2023, “Bread & Roses” arriverà su Apple TV+ il 21 giugno.

“La chiusura delle scuole femminili in Afghanistan non è solo una questione di interesse femminista, piuttosto è una questione di sicurezza internazionale – ha dichiarato la regista e produttrice Sahra Mani – I talebani sono consapevoli che i figli di madri istruite sono difficili da indottrinare e sono meno suscettibili all’idea di diventare i loro futuri soldati. Garantire che le scuole femminili rimangano aperte in Afghanistan è fondamentale per la salvaguardia e la sicurezza del mondo intero”.

“Bread & Roses” offre una potente riflessione sull’impatto, in termini di diritti e mezzi di sussistenza delle donne, della caduta di Kabul per mano dei talebani nel 2021. Il film segue la vita di tre donne, mentre, in tempo reale, lottano per recuperare la loro autonomia. Mani cattura lo spirito e la resilienza delle donne afghane attraverso una rappresentazione cruda della loro straziante condizione.

“Bread & Roses”, presentato dalla Fondazione Eyan in associazione con Extracurricular, è prodotto da Jennifer Lawrence e Justine Ciarrocchi con Sahra Mani, insieme ai produttori esecutivi Malala Yousafzai e Farhad Khosravi. Sahra Mani dirige il film.

 

David dello Spettatore 2024 a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi

Paola Cortellesi in “C’è ancora domani”

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi si aggiudica il David dello Spettatore 2024. Il riconoscimento premia il film con il maggior numero di spettatori, calcolati tra il 1° gennaio 2023 e il 29 febbraio 2024. Sulla base dei dati forniti da Cinetel, C’è ancora domani ha totalizzato, nel suddetto periodo, 5.354.653 spettatori.

Il David dello Spettatore – che manifesta il ringraziamento al pubblico e l’attenzione dell’Accademia del Cinema Italiano ai film e agli autori che hanno contribuito al successo industriale dell’intera filiera cinematografica – sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

Tra i premi già annunciati della 69esima edizione dei Premi David di Donatello, il Premio David alla Carriera a Milena Vukotic, il David come miglior film internazionale ad “Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta) di Justine Triet, mentre il miglior cortometraggio è “The Meatseller” di Margherita Giusti.

 

David 2024: “Anatomia di una caduta” di Justine Triet è il miglior film internazionale

Sandra Hüller e Swann Arlaud in “Anatomia di una caduta”

“Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta) di Justine Triet si aggiudica il David di Donatello come miglior film internazionale. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

“Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta), Palma d’Oro a Cannes e premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, è un thriller psicologico che scava nei segreti di una famiglia e mette al centro un ritratto di donna provocatorio e fuori dagli schemi. Sandra, interpretata da una straordinaria Sandra Hüller, è una scrittrice che vive con il marito Samuel (Swann Arlaud) e il figlio non vedente Daniel (Milo Machado-Graner) in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Quando Samuel muore in circostanze misteriose, Sandra viene accusata di omicidio e il processo mette a nudo la relazione tumultuosa che aveva con il marito, nonché la sua personalità ambigua. Le cose si complicano quando anche il giovane figlio arriva al banco dei testimoni.

Nella cinquina dei candidati al Premio David come miglior film internazionale, accanto ad “Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta), c’erano “As Bestas” di Rodrigo Sorogoyen, “Kuolleet Lehdet” (Foglie al vento) di Aki Kaurismäki, “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, “Oppenheimer” di Christopher Nolan.

Tra i premi già annunciati della 69esima edizione dei Premi David di Donatello, il Premio David alla Carriera a Milena Vukotic, il David dello Spettatore a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, mentre il miglior cortometraggio è “The Meatseller” di Margherita Giusti.

 

“Grand Tour” di Miguel Gomes in concorso a Cannes 2024, prodotto da Vivo film

Still dal film “Grand Tour”

Lucky Red e Vivo film annunciano “Grand Tour” di Miguel Gomes, con Gonçalo Waddington e Crista Alfaiate. Il film sarà presentato in concorso alla 77esima edizione del Festival di Cannes e uscirà nelle sale italiane il prossimo 23 maggio.

“Sapere che il nuovo film di Miguel Gomes sarà presentato nella competizione ufficiale di Cannes è una grande emozione e soddisfazione per noi. È un progetto che abbiamo seguito per anni e che ci ha folgorato sin dalla lettura del primo soggetto. Un film libero e appassionato che afferma la forza del cinema indipendente, al quale siamo orgogliosi di aver contribuito con una importante partecipazione, anche grazie al sostegno delle istituzioni italiane. ‘Grand Tour’ è stato in gran parte girato in teatro di posa a Roma con lo straordinario apporto di artigiani e maestranze del nostro cinema. L’Italia sarà anche il primo paese in cui il film uscirà in sala, grazie a Lucky Red con cui siamo felicissimi di condividere questa avventura”. (Marta Donzelli e Gregorio Paonessa – Vivo film)

SINOSSI
Rangoon, Birmania 1917. Edward, un funzionario dell’Impero britannico, fugge dalla fidanzata Molly il giorno del suo arrivo per il loro matrimonio. Durante il viaggio, però, il panico si trasforma in malinconia. Contemplando il vuoto della sua esistenza, il codardo Edward si chiede che fine abbia fatto Molly… Nel frattempo Molly, decisa a sposarsi e stranamente divertita dalla fuga di Edward, segue le tracce del fidanzato in un lungo grand tour asiatico.

MIGUEL GOMES
Miguel Gomes è un regista portoghese. Tuttavia – gli piace aggiungere – è un essere umano con le sue paure e i suoi desideri, una certa cocciutaggine e una profonda empatia per gli amanti del cinema. Da molti considerato tra i nomi più rilevanti del cinema europeo contemporaneo, dopo aver diretto diversi cortometraggi, nel 2004 esordisce con “A cara que mereces”. Seguono “Aquele querido mês de agosto” (presentato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2008), “Tabu” (Premio FIPRESCI e Premio Alfred Bauer alla Berlinale nel 2012) e – ancora alla Quinzaine des Réalisateurs – “Le mille e una notte” (2015), un’opera audace e originale divisa in tre capitoli, e “Diarios de Otsoga” (2021).

Una produzione Uma Pedra no Sapato, in coproduzione con Vivo film, Cinéma Defacto, Shellac Sud, in coproduzione con ZFD/ARTE, in associazione con The Match Factory, Rediance, CREATPS, con il sostegno di Instituto do Cinema e do Audiovisual, Fundo de Apoio ao Turismo e ao Cinema; MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo; Regione Lazio – Avviso Pubblico Lazio Cinema International (PR FSR Lazio 2021 – 2027); Centre National du Cinéma et de l’Image Animée; Aide aux Cinémas du Monde – Institut Français; Aide à la coproduction d’oeuvres cinématographiques franco-portugaises; La Région Provence – Alpes – Côte d’Azur en parternariat avec le CNC; Eurimages; Creative Europe – Media; distribuzione italiana Lucky Red.

 

“Fremont” apre FESCAAAL 2024

Anaita Wali Zada in “Fremont”

Sarà “Fremont” di Babak Jalali a inaugurare venerdì 3 maggio la 33esima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, la cui cerimonia d’apertura sarà ospitata anche quest’anno nel Cinema Godard di Fondazione Prada.

“Una proficua collaborazione tra il nostro storico festival e uno dei più importanti poli della vita culturale milanese che sta contribuendo a portare a Milano film e personalità di rilievo del cinema contemporaneo e internazionale”, dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale.

Scritto con Carolina Cavalli, “Fremont” è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023 e ha vinto successivamente numerosi premi, tra cui il Premio alla miglior regia al Karlovy Vary IFF e il John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards. Nel cast una giovane rifugiata afghana per la prima volta sullo schermo, Anaita Wali Zada, e una delle star attualmente più richieste a Hollywood, l’attore americano Jeremy Allen White. Il film uscirà in Italia distribuito da Wanted Cinema a fine giugno 2024. Il regista Babak Jalali sarà presente alla proiezione.

È ufficiale anche la giuria del Concorso Lungometraggi “Finestre sul Mondo” che sarà composta da tre prestigiose figure del panorama cinematografico internazionale e italiano: i registi Lav Diaz (presidente) e Ali Asgari e la distributrice Anastasia Plazzotta.

FREMONT (USA, 2023, 88′)
Fremont è una città della Bay Area chiamata anche Little Kabul perché ospita una delle più grandi comunità di afghani degli Stati Uniti. A Fremont Donya, una giovane rifugiata afghana che lavorava a Kabul come interprete per gli Americani, conduce un’esistenza solitaria, divisa tra il lavoro come scrittrice di frasi profetiche dei biscotti della fortuna di una piccola ditta cinese e le sedute con un eccentrico psicoterapeuta. Tormentata dall’insonnia e dal ricordo di coloro che ha lasciato a Kabul, Donya cerca l’amore.

Sito Ufficiale: www.fescaaal.org

 

“Marcello mio” a Cannes 2024

Chiara Mastroianni in “Marcello mio”

Nel concorso principale della 77esima edizione del Festival di Cannes ci sarà “Marcello mio” di Christophe Honoré. Un ricordo del grande attore Marcello Mastroianni tracciato in modo del tutto originale da Honoré con la partecipazione di Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve. Nel cast anche Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay e Nicole Garcia.

Una produzione Les Films Pelléas in coproduzione con Bibi Film e Lucky Red con Rai Cinema, con il contributo del MIC DGCA Fondo per le coproduzioni Minoritarie, con il contributo della Regione Lazio – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (PR FESR Lazio 2021-2027) – Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea.

 

 

 

Cannes 2024: “Parthenope” di Paolo Sorrentino unico film italiano in concorso

Foto di Gianni Fiorito / Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli in “Parthenope”

“Parthenope”, del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Festival di Cannes (14 – 25 maggio 2024). È l’unico film italiano in concorso per la Palma d’Oro.

Il film racconta, nelle parole di Paolo Sorrentino, “il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male”.

Nel cast, in ordine alfabetico, Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli e Alfonso Santagata.

Il film, girato tra Napoli e Capri, è una co-produzione Italia-Francia. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé.

Il direttore della fotografia è Daria D’Antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Le vendite internazionali saranno gestite da Fremantle.

 

Cannes 2024: “The Damned” di Roberto Minervini in Un Certain Regard

Still dal film “The Damned”

“The Damned” di Roberto Minervini è stato selezionato nel concorso di Un Certain Regard alla 77esima edizione del Festival di Cannes (14 – 25 maggio 2024).

Inverno 1862. Nel pieno della guerra di Secessione, l’esercito degli Stati Uniti invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera.

“Dopo molti film nati in quello spazio ibrido che è il ‘documentario di creazione’, ‘The Damned’ rappresenta per me una sfida nuova: un film di finzione, storico, in costume, senza sacrificare il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei miei lavori precedenti. Spero che ‘The Damned’ al Festival di Cannes possa essere una sorpresa come lo è stato per noi che lo abbiamo realizzato”. (Roberto Minervini)

Roberto Minervini  è nato a Fermo, nelle Marche. Vive e lavora negli Stati Uniti. I suoi film sono stati presentati e premiati nei maggiori festival internazionali. “The Damned” è il suo sesto film.

“The Damned” è un film diretto da Roberto Minervini, anche autore del soggetto e della sceneggiatura. Direttore della fotografia Carlos Alfonso Corral, montaggio Marie-Hélène Dozo, fonico di presa diretta Bernat Fortiana Chico, montaggio del suono Ingrid Simon, musiche originali Carlos Alfonso Corral, mix Thomas Gauder, colorist Natalia Raguseo, production designer Denise Ping Lee, line producer Francesca Vittoria Bennett e Biliana Grozdanova.

Prodotto da Paolo Benzi per Okta Film, Denise Ping Lee e Roberto Minervini per Pulpa Film, Paolo Del Brocco per Rai Cinema, coprodotto da Alice Lemaire e Sébastian Andres per Michigan Films. Una produzione Okta Film e Pulpa Film con Rai Cinema in coproduzione con Michigan Films e BeTV, in associazione con Stregonia, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Centre du cinéma et de l’audiovisuel | Fédération Wallonie-Bruxelles, Shelter Prod, Taxshelter.Be e ING, Tax shelter du Gouvernement féderal de Belgique, Film Commission Torino Piemonte, Fondo Audiovisivo Friuli Venezia-Giulia, Federal tax credit program of Canada (Cavco), Provincial tax credit program of Québec (Sodec), in collaborazione con Kaibou Production. Distribuzione internazionale: Les Films du Losange.

 

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi apre la Festa do Cinema Italiano in Portogallo

Foto di Claudio Iannone / Paola Cortellesi in “C’è ancora domani”

La 17esima edizione della Festa do Cinema Italiano avrà inizio quest’anno a partire dal 12 aprile e coinvolgerà oltre 20 città in tutto il Portogallo tra cui Lisbona, Porto, Coimbra, Funchal e l’Algarve raggiungendo oltre 20.000 spettatori. La Festa do Cinema Italiano è il principale evento in Portogallo dedicato al cinema e alla cultura italiana ed è sostenuto da Cinecittà, Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e conta con l’appoggio di diverse istituzioni portoghesi e imprese private come Fiat e Generali.

Anche quest’anno sarà dedicato ampio spazio al cinema italiano contemporaneo con la presentazione di oltre 50 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, la maggior parte dei quali proiettati in anteprima nazionale. Una programmazione molto ricca che apre le danze con il successo “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e si conclude con “Confidenza”, il nuovo film di Daniele Luchetti, con protagonista Elio Germano.

Tra gli altri film in programma, riflettori puntati sull’anteprima de “L’Ombra di Caravaggio” di Michele Placido, presentato in sala da Riccardo Scamarcio. La talentuosa Benedetta Porcaroli sarà invece a Lisbona per presentare “Enea” di Pietro Castellitto e “Il Vangelo secondo Maria” di Paolo Zucca.

Lo scrittore Sandro Veronesi introdurrà al pubblico del festival il suo primo film come sceneggiatore, “Comandante” di Edoardo De Angelis, mentre Emma Dante assieme a Elena Stancanelli accompagnerà la sua terza opera da regista, “Misericordia”.

Jasmine Trinca, vincitrice della passata edizione della Festa do Cinema Italiano con la sua prima opera “Marcel!”, sarà protagonista quest’anno con i ruoli di Maria Montessori in “La Nouvelle Femme” di Léa Todorov e Ida Ramundo nella serie “La Storia”, di cui saranno proiettati i primi due episodi in anteprima portoghese.

Spazio anche alla musica con la presenza degli alfieri dell’indie pop italiano Colapesce & Dimartino. Sarà questa l’occasione di presentare la loro prima esperienza cinematografica, “La primavera della mia vita”, seguita in palco da un loro intervento musicale. Anche la storica etichetta musicale Cam Sugar, il grande archivio di musica per cinema italiano, sarà presente a Lisbona con due Dj Set di Andrea Fabrizii dedicati alle colonne sonore per il cinema italiano di genere erotico e di terrore. “La Trionferà” è invece lo spettacolo di musiche e letture che Massimo Zamboni (CSI / CCCP) dedicherà alle analogie politiche e culturali tra il 25 aprile portoghese (si festeggiano quest’anno i cinquant’anni dalla Rivoluzione dei Garofani) e quello italiano.

Sempre dedicata a questo tema sarà anche la retrospettiva realizzata in collaborazione con la Cinemateca Portuguesa – Museu do Cinema, “O Outro 25 de Abril / L’altro 25 Aprile”, un ciclo sui film italiani che hanno affrontato i temi della resistenza e della liberazione e che hanno analizzato gli effetti che questa ha avuto nella società italiana fino ai giorni d’oggi.

Tra le principali anteprime presentate quest’anno, oltre a quelle già citate, segnaliamo “Finalmente L’Alba” di Saverio Costanzo, “Rapito” di Marco Bellocchio, “Adagio” di Stefano Sollima, le commedie “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi e “Santocielo” di Francesco Amato e i documentari “Milano – The Inside Story of the Italian Fashion” di John Maggio e “Paolo Conte alla Scala” di Giorgio Testi.

Nella sezione competitiva dedicata alle opere prime e seconde saranno in competizione l’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti, “Felicità”, Alain Parroni con il sorprendente “Una sterminata domenica”, direttamente dalla Berlinale 2023 “Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese mentre dal Festival di Venezia arriva “Enea” di Pietro Castellitto. Chiude la sessione “Stranizza d’Amuri” di Giuseppe Fiorello.

La giuria è composta quest’anno da Francesco Giai Via, direttore del Festival del Cinema Italiano di Annecy, il regista João Pedro Rodrigues e la famosa coreografa Olga Roriz.

La Festa do Cinema Italiano non si ferma al paese di Fernando Pessoa ma continuerà il suo percorso nell’Africa lusofona (Angola, Mozambico e Capo Verde), seguirà a Timor Est e raggiungerà a giugno il Brasile per un grande evento di chiusura, raggiungendo con il suo viaggio oltre 40.000 spettatori in quattro continenti diversi.

Ulteriori informazioni sul sito ufficiale del festival:
www.festadocinemaitaliano.com

 

“Il gusto delle cose”: trailer, poster e data di uscita del film di Trần Anh Hùng

Juliette Binoche e Benoît Magimel in “Il gusto delle cose”

Disponibili da oggi il trailer italiano e il poster de “Il gusto delle cose” (La Passion de Dodin Bouffant) di Trần Anh Hùng, che arriverà nelle sale italiane a partire dal 9 maggio distribuito da Lucky Red.

Presentato al Festival di Cannes 2023, dove ha vinto il premio per la miglior regia, e candidato dalla Francia per la corsa al premio Oscar, il film è ambientato nella Francia di fine ‘800 e vede protagonista Juliette Binoche nei panni della cuoca sopraffina Eugénie, da oltre vent’anni collaboratrice del famoso gastronomo Dodin (interpretato dal premio César Benoît Magimel). Un sodalizio culinario che, col passare degli anni, si è consolidato in una relazione sentimentale. Eugenie, però, è affezionata alla sua libertà e non ha mai voluto sposare Dodin. Così, lui decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima: cucinare per lei.

“La bellezza della loro relazione risiede in quella resistenza – spiega il regista Trần Anh Hùng – Dodin è ancora innamorato di lei dopo tutti questi anni perché sente di non averla mai posseduta nella sua interezza. Una parte di lei resiste ancora. (…) Invece, quando si tratta del cibo, sono in perfetta comunione. Questa è la fonte della loro chimica; eleva la gastronomia a vera e propria arte. Cos’è l’arte se non una capacità di godere? La gastronomia punta su un senso estraneo alle altre arti: il gusto. Un artista gastronomico sa distinguere sapori che noi non riusciamo a distinguere con così tanta precisione; sa frullare, misurare, bilanciare sapori, profumi, consistenze, temperature…”.

I piatti realizzati nel film e la consulenza per le coreografie in cucina eseguite dai protagonisti sono state curate dallo chef stellato Pierre Gagnaire. “I ritmi della sala cinematografica e della cucina sono diversi, tanto frenetici in un ristorante quanto caotici al cinema – ha dichiarato Pierre Gagnaire – Ma in entrambe le discipline il lavoro di squadra è vitale. Cosa potrebbe fare un regista senza il direttore della fotografia, senza gli elettricisti e i finanziatori? E cosa potrei fare io senza collaboratori, senza sous chef … Ed entrambi hanno la stessa idea di regia. Perché la gastronomia – come mostra bene Trần Anh Hùng nel suo film – è anche sinonimo di spettacolo”.

SINOSSI. 1885. L’Impeccabile cuoca Eugénie lavora da oltre vent’anni per il famoso gastronomo Dodin. Il loro sodalizio dà vita a piatti, uno più delizioso dell’altro, che stupiscono anche gli chef più illustri del mondo. Con il passare del tempo, la pratica della cultura gastronomica e l’ammirazione reciproca si sono trasformate in una relazione sentimentale. Eugenie, però, è affezionata alla sua libertà e non ha mai voluto sposare Dodin. Così, lui decide di fare qualcosa che non ha mai fatto prima: cucinare per lei.

 

Il gusto delle cose di Tran Ahn Hung, con Juliette Binoche e Benoît Magimel - Trailer ITA HD

 

 

 

 

David di Donatello 2024: Premio alla Carriera a Milena Vukotic

Foto di Fiorenzo Niccoli / Milena Vukotic

Milena Vukotic riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 69esima edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

Grazie al suo talento unico, Milena Vukotic ha attraversato, con grazia e ironia, sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della televisione in Italia. Attrice di grande eleganza, è stata protagonista di interpretazioni ricche di poesia e intelligenza che hanno affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini (“Giulietta degli spiriti”) a Mario Monicelli (i primi due episodi della trilogia “Amici miei”), da Luis Buñuel (“Il fascino discreto della borghesia”, “Il fantasma della libertà”, “Quell’oscuro oggetto del desiderio”) a Ettore Scola (“L’arcidiavolo”, “La terrazza”), da Carlo Lizzani (“La casa del tappeto giallo”, “Cattiva”) a Dino Risi (“Il giovedì”, “I seduttori della domenica”), da Alberto Lattuada (“Venga a prendere il caffè… da noi”) a Carlo Verdone (“Bianco, rosso e Verdone”) fino a Ferzan Özpetek (“Saturno contro”, “Un giorno perfetto”). Accanto a Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo Fantozzi.

Nel corso degli anni, Milena Vukotic ha ottenuto tre nomination al David come miglior attrice non protagonista: nel 1983 per il film “Amici miei – Atto II” di Mario Monicelli, nel 1991 per “Fantozzi alla riscossa” di Neri Parenti, nel 2014 per “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati. Accanto alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già a partire dalla metà degli anni Sessanta Milena Vukotic ha lavorato come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato “Il giornalino di Gian Burrasca” di Lina Wertmüller fino alla serie di successo “Un medico in famiglia”.

 

“Fantastic Machine”, il trailer del doc prodotto da Ruben Östlund

Immagine del documentario “Fantastic Machine”

Premiato al Sundance Festival e alla Berlinale, esce il 9 maggio al cinema “Fantastic Machine”, documentario rivelazione prodotto da Ruben Östlund (regista due volte vincitore della Palma d’Oro per “Triangle of Sadness” e “The Square”) e presentato nella versione italiana con la voce narrante di Elio Germano.

Sono ormai passati quasi due secoli dall’invenzione della fotografia, ma dalla camera oscura a Instagram, dalla TV in bianco e nero a YouTube, l’immagine fotografica ha sempre avuto un potere sensazionale: quello di mentire e manipolare la realtà proprio mentre sembra registrarla fedelmente. Grazie allo straordinario lavoro sui materiali d’archivio dei registi Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck, “Fantastic Machine” ripercorre a un ritmo travolgente la storia dei media che hanno cambiato in profondità le nostre vite, svelandone i segreti più nascosti: il risultato è un racconto insieme esilarante e sconcertante che dice molte cose sulla società in cui viviamo e sul modo in cui rappresentiamo noi stessi.

“Da un lato, l’obiettivo di una macchina fotografica o di una telecamera è un prolungamento dei nostri occhi, un ampliamento del nostro campo visivo – affermano i due registi – Dall’altro, bisogna ricordare che c’è sempre qualcuno dietro quell’obiettivo, che indirizza lo sguardo a favore dei propri interessi, che siano economici, politici o di altra natura… Siamo ormai arrivati ad avere circa 45 miliardi di obiettivi sul pianeta e viene da chiedersi se la miriade di immagini che vengono prodotte ogni giorno rendano più acuta la nostra visione del mondo o solo più sfocata”.

 

Fantastic Machine (Trailer Ufficiale - dal 9 Maggio al cinema)

 

 

 

Cannes 2024: Palma d’Oro onoraria a George Lucas

Foto: JAKS Productions / George Lucas

Il Festival di Cannes ha annunciato che la Palma d’Oro onoraria della sua 77esima edizione, in programma dal 14 al 25 maggio 2024, sarà conferita a George Lucas. Il creatore di “Indiana Jones” e “Star Wars” sarà celebrato durante la serata finale del festival il 25 maggio.

“Il Festival di Cannes ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore – ha dichiarato George Lucas – Sono rimasto sorpreso e felice quando il mio primo film, THX-1138, è stato selezionato per essere proiettato sulla Croisette nel 1971. Da allora sono tornato numerose volte al festival come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo riconoscimento speciale che significa molto per me”.