Rocco Papaleo, ospite del Giffoni Film Festival 2011, rileva il “No” detto a Woody Allen: “le riprese erano ad agosto, avevo programmato un lungo viaggio negli States con mio figlio, era una promessa e ho detto no al regista!”.
Papaleo parla del suo nuovo film: “Ho appena terminato la sceneggiatura del mio prossimo film da regista con Valter Lupo si chiamerà ‘Una piccola impresa meridionale’ ed è un progetto più ambizioso e complesso di ‘Basilicata coast to coast’: un gruppo di persone riunite per restaurare un faro che finiranno per restaurare le proprie vite”. E prosegue: “Ho cambiato posizione perché davanti c’era un sovraffollamento. E’ stato un percorso naturale. Dopo decenni di esperienza come attore ho avvertito l’esigenza di cambiare punto di vista. Grazie soprattutto alle insistenze di Giovanna Mezzogiorno, mia grande amica, praticamente una sorella che mi ha ‘estorto’ un film. Non ho paura di tornare a dirigere, però forse dovrei fare come suggeriva Massimo Troisi: passare direttamente al terzo film per bypassare i critici…”.
Al Giffoni racconta, inoltre, di essere un fan di Checco Zalone: “l’unica star che mi rende affine a mio figlio che ha 13 anni e ascolta l’Heavy Metal, io detesto l’Heavy Metal! Invece le canzoni di Checco ci accomunano, sul set di ‘Che bella giornata’ interpretava le sue hit nel camper solo per me. Una goduria infinita, adoro Checco è umile, umano, per niente presuntuoso”. E scherza, “gli attori sono un po’ come le prostitute, offrono divertimento a pagamento…”.
Sul festival di Giffoni Papaleo dice: “Avevo tanto sentito parlare di questo clima effervescente, c’è un’aria autentica e informale. E’ splendido essere qui”.
Per maggiori informazioni: www.giffonifilmfestival.it
