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Venezia 68: Sokurov vince il Leone d’Oro, Premio Speciale al nostro Crialese

Dal nostro inviato

Un’opera d’arte potente, monumentale, degna della migliore tradizione festivaliera. Alla 68ma Mostra del Cinema di Venezia vince, come da pronostici, il “Faust” del regista russo Aleksandr Sokurov. Ma è anche l’anno del riscatto italiano, con il premio Speciale della Giuria al toccante “Terraferma” del nostro Emanuele Crialese, e con il riconoscimento della miglior opera prima a “Là-bas” del napoletano Guido Lombardi.

La giuria presieduta da Darren Aronofsky ha riservato una grande attenzione al cinema orientale: il Leone d’Argento per la migliore regia è infatti andato al film sorpresa della Mostra “Ren Shan Ren Hai” (People Mountain people Sea) del cinese Cai Shangjun, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Deanye Yip di “Tao Jie” (A simple life) di Ann Hui, e il premio “Marcello Mastroianni” ai giovani attori giapponesi Shôta Sometani e Fumi Nikaidô, protagonisti della pellicola giapponese “Himizu” di Sion Sono. Non è passata inosservata l’interpretazione dell’erotomane Michael Fassbender, che per “Shame” di Steve McQueen ha ottenuto la Coppa Volpi maschile, mentre il greco “Alpis” di Yorgos Lanthimos ha vinto l’Osella per la miglior sceneggiatura.

I delusi
Il verdetto della giuria ha lasciato a bocca asciutta parecchi favoriti: George Clooney che sicuro di ricevere il premio aveva già prenotato una suite all’Hotel Cipriani; Roman Polanski la cui esclusione, secondo alcune voci, è attribuibile al fatto che il presidente di giuria sia americano; David Cronenbergh e il suo triangolo Freud – Jung – Spielrein; e William Friedkin che con il perverso “Killer Joe” aveva affascinato soprattutto i giornalisti più giovani (a lui è andato il Mouse d’Oro della critica online).

L’appello di Sokurov alla politica italiana: “sostenete la cultura”
Il vincitore del Leone d’Oro ha la voce rotta dalla commozione quando sale sul palco. “Per una cosa così piccola ho dovuto percorrere una strada così lunga – dice indicando il premio  – la mia gioia è enorme”. Poi ricorda la tragedia aerea che ha colpito la Russia nei giorni scorsi: “il mio Paese è in lutto ma io non posso fare a meno di essere felice, perché vivo nel cinema e in Europa, dove ci amiamo tutti. Ringrazio tutto il cast e soprattutto le fondazioni dello Stato che mi hanno aiutato, oggi fare un cinema d’autore senza il loro sostegno è davvero difficile”. Sokurov riprende il discorso in conferenza stampa con un appello alla politica italiana. “Esistono Paesi in cui il Ministero della Cultura non c’è – dichiara – io vorrei dire al Ministro italiano ‘grazie di esistere’ e per favore sostenete la cultura, l’istruzione, i festival e le università. Perché se la cultura continuerà a essere così morbida e delicata finiremo annientati. Ricordatevi che la cultura non è un lusso, è la base per lo sviluppo della società”.

L’emozione di Crialese: “mi sento una persona fortunata e privilegiata”
Dopo i ringraziamenti di rito a Rai Cinema e al produttore Riccardo Tozzi, il regista di origini siciliane, emozionatissimo, ci tiene a nominare anche Lampedusa e Linosa, dove a girato il film. “Ringrazio tutti gli abitanti delle isole che mi hanno insegnato a guardare oltre l’orizzonte – dice – e ringrazio i pescatori e la gente di mare. “Ero rientrato a Lampedusa, non pensavo di dover tornare con tutti questi maestri del cinema in concorso. Mi sento una persona fortunata e privilegiata, grazie a tutti!”.

Aronofsky: “Faust film che cambia la vita”
Il presidente della Giuria spiega che per tanti film belli in concorso “non c’erano abbastanza premi”. Poi, a proposito del Leone d’Oro dice: “siamo sette persone diverse, ma abbiamo deciso come una persona sola. Ci sono film che ti fanno piangere, sognare, ridere o pensare: altri che ti cambiano la vita per sempre. E quello di Sokurov è uno di questi”. Infine, un commento sul premio a Crialese: “tutti noi giurati abbiamo pensato fosse uno dei film di maggior successo della Mostra perché è completo: mi ha colpito la dimensione politica e l’interpretazione degli attori, in special modo quella del protagonista Filippo Pucillo, una nuova star del cinema che ha fatto un ottimo lavoro”.

TUTTI I VINCITORI

La Giuria Venezia 68, presieduta da Darren Aronofsky e composta da Eija-Liisa Ahtila, David Byrne, Todd Haynes, Mario Martone, Alba Rohrwacher, André Téchiné dopo aver visionato tutti i 23 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
FAUST di Aleksander Sokurov (Russia)

LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:
Shangjun Cai per il film REN SHAN REN HAI (PEOPLE MOUNTAIN PEOPLE SEA) (Cina – Hong Kong)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
TERRAFERMA di Emanuele Crialese (Italia)

COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile a:
Michael Fassbender
nel film SHAME di Steve McQueen (Gran Bretagna)

COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile a:
Deanie Yip
nel film TAO JIE (A SIMPLE LIFE) di Ann Hui (Cina – Hong Kong)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente a:
Shôta Sometani e Fumi Nikaidô
nel film HIMIZU di Sion Sono (Giappone)

OSELLA
per la miglior fotografia a:
Robbie Ryan
per il film WUTHERING HEIGHTS di Andrea Arnold (Gran Bretagna)

OSELLA
per la migliore sceneggiatura a:
Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou
per il film ALPIS (ALPS) di Yorgos Lanthimos (Grecia)

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS)
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, composta da Carlo Mazzacurati (Presidente), Aleksei Fedorchenko, Fred Roos, Charles Tesson, Serra Yilmaz ha deliberato all’unanimità di assegnare va a:
LÀ-BAS di Guido LOMBARDI (Italia) – SETTIMANA DELLA CRITICA
nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

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