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“Nel nome del padre” di Bellocchio, la nuova versione al Valle Occupato

Al Teatro Valle Occupato di Roma, sabato 3 dicembre (ore 21), proiezione della nuova versione di “Nel nome del padre” che ha accompagnato il suo autore Marco Bellocchio alla consegna del Leone d’Oro alla Carriera alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia. “Non si tratta di un restauro, ma di una nuova opera, un singolare ‘director’s cut’”, fanno sapere dal Valle.

Un film scritto e diretto da Marco Bellocchio. Nel cast: Yves Beneyton, Renato Scarpa, Laura Betti e Lou Castel.

“Il motivo per cui riprendo in mano Nel nome del Padre – Nuova versione non è per aggiungere, ma per sottrarre. Non è stata un’idea fissa, niente di persecutorio, eppure in questi quarant’anni mi è tornata in mente, a intervalli vari, anche lunghissimi, l’idea, la convinzione che Nel nome del Padre – Nuova versione, non avesse ancora trovato la sua forma definitiva. Ho voluto liberare le immagini cercando di privilegiare quanto di lieve, di caldo, di paradossale, di surreale, anche crudele – senza essere ingenuamente sadico – di raramente affettivo c’era nel film. Beninteso: il film non è cambiato nei contenuti o nei significati, non è stato addolcito in alcun modo; si può dire soltanto che in questa versione definitiva Nel nome del Padre – Nuova versione fa pensare un po’ meno a Brecht e un po’ più a Vigo, ben lontano comunque dalla sua innocenza…”.
Marco Bellocchio 

È il 1958, l’anno della morte di Pio XII, il più clericale e autoritario tra i pontefici moderni. In un collegio entra Angelo Transeunti bello, ricco, anticonformista, teorizzatore del superuomo. Con il suo arrivo la vita del collegio viene sconvolta: il ragazzo mette in atto un piano di “derisione“ distruttiva dell’istituzione contro il vicerettore Padre Corazza; secondo la sua teoria per cui il potere ha bisogno della paura, realizza, con un gruppo di studenti plagiati dal suo carisma, uno spettacolo grottesco e blasfemo che provoca lo scompiglio nell’apparente ordine. Intanto gli inservienti del convitto – dei relitti umani emarginati che subiscono l’estremo sfruttamento mascherato da carità cristiana – guidati da Salvatore si ribellano e scioperano. Transeunti fa espellere il vile prefetto Diotaiuti e mette a soqquadro il collegio: mascherato da cane si aggira per i locali portando a spalla il cadavere di un sacerdote, Mathematicus. I convittori si rivoltano, da lui capeggiati… Ma alla fine tutto resta immutato…

Per maggiori informazioni: www.teatrovalleoccupato.it


 

 

 

 

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