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“Io sono con te”: la Maria di Nazareth ribelle di Guido Chiesa

E’ il ritratto inedito di una figura classica e molto stereotipata che non ha nulla di tutto ciò, quello che Guido Chiesa fa di Maria di Nazareth in “Io sono con te”, presentato in concorso all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma.

Il regista affronta il racconto della maternità della donna dal concepimento fino all’adolescenza del figlio Gesù. Una storia che si fa universale sollevando domande terrene legate alla nascita, alla morte e all’educazione dei figli e rivolgendosi per questo a credenti e non. I fatti sono quelli narrati nei Vangeli canonici, in particolare in quello di Luca, ma anche in quelli apocrifi, mentre la cornice, a partire dal contesto familiare, è frutto di invenzione narrativa.

GUIDO CHIESA - intervista (Io sono con te) - WWW.RBCASTING.COM

Guido Chiesa dipinge Maria di Nazareth come una ribelle dal carattere solare e determinato: protettiva nei confronti dei bambini, contraria a punizioni e sottomissioni e che va contro le leggi degli uomini e le loro ottuse tradizioni (decide di allattare il figlio nonostante questo sia considerato un atto impuro e rifiuta di farlo circoncidere) ma incontro a quelle di Dio.

Questa dolce e semplice Maria di Nazareth, che non vuole essere una femminista ma semplicemente un essere umano libero che vive coerentemente con le proprie convinzioni, mette in discussione il fatto che tutte le leggi indicate dai sacerdoti siano frutto dell’espressione della volontà divina ed alleva nella libertà e nell’amore l’uomo che cambierà le sorti del mondo salvandolo.

Girato nelle campagne della Tunisia per ricreare un habitat il più simile possibile alla Palestina di duemila anni fa, il film ha nel cast tutti attori del luogo non professionisti tra cui l’ottima Nadia Khlifi che, con tenerezza e disarmante spontaneità, incarna il ruolo della protagonista.

Nonostante il pregevole tentativo di Chiesa, il film non è però del tutto riuscito per i tempi eccessivamente dilatati della prima parte del film a scapito di un’ultima parte maggiormente interessante (quella dell’adolescenza di Gesù), in cui emerge di più il ruolo determinante di Maria nella crescita e nella formazione del figlio di Dio. A non giovare è anche la scelta della lingua greca in cui vengono doppiati un gruppo di saggi interpretati, tra gli altri, dagli italiani Giorgio Colangeli e Fabrizio Gifuni.

Prodotto da Magda e Colorado Film in collaborazione con Rai Cinema, “Io sono con te” sarà nelle sale dal 19 novembre distribuito da Bolero Film.

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