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“Burke & Hare”: i venditori di cadaveri di John Landis

A dodici anni dal suo ultimo film, John Landis torna sul grande schermo con “Burke & Hare”, divertente black comedy, passata nella sezione “L’altro cinema – Extra” all’ultimo Festival del Film di Roma, con Simon Pegg, Andy Serkis, Tom Wilkinson e Jessica Hynes.

JOHN LANDIS - conferenza stampa "Burke & Hare" - WWW.RBCASTING.COM

Il regista e attore americano (che ha diretto film come “The Blues Brothers” e “Una poltrona per due”) racconta la storia vera, ambientata nel 1827 a Edimburgo, di due venditori di cadaveri scozzesi, William Burke e William Hare, colpevoli di 17 omicidi per fornire ad un chirurgo, dietro lauto compenso, cadaveri “freschi” da dissezionare a scopo scientifico, con la complicità della moglie di Hare e l’amante di Burke. Una storia che rese Burke & Hare celebri in Scozia tanto quanto Jack lo Squartatore a Londra.

Tra toni black a tratti splatter e risate amare, “Burke & Hare” critica con cinismo la scienza per far riflettere su cosa si è disposti a fare in nome del progresso rimandando inevitabilmente anche agli attuali tempi di crisi. Il film è ben recitato e si avvale di un ottimo lato estetico con fotografia, scene e costumi. A peccare, però, sono tempi eccessivamente dilatati e gag che strappano un sorriso ma mai una risata.

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