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Checco Zalone: dopo le “nubi” una bella giornata

Dopo essere caduto dalle nubi atterrando sul grande schermo e forte dell’incredibile successo ottenuto col suo primo film, Luca Medici alias Checco Zalone, torna nelle sale cinematografiche con “Che bella giornata”, per la regia di Gennaro Nunziante.

CHECCO ZALONE - intervista (Che bella giornata) - WWW.RBCASTING.COM

Stavolta Zalone è un ragazzo del sud Italia che vive in Brianza, dove lavora come addetto alla sicurezza in una discoteca, sognando di diventare carabiniere. Bocciato per la terza volta all’esame d’ammissione, riuscirà però a soddisfare la sua voglia d’azione trovando lavoro nella security del Duomo di Milano. Tra comici malintesi, gag ed innumerevoli danni, Checco incontra Farah, una ragazza araba che insieme al fratello sta progettando un attentato terroristico e che troverà in lui un inconsapevole complice. Nel cast anche Rocco Papaleo, Nabiha Akkari, Tullio Solenghi, Ivano Marescotti ed Annarita Del Piano.

Dopo “Cado dalle nubi” Zalone gioca ancora la carta del politicamente scorretto, mettendo in ridicolo situazioni e temi tutt’altro che leggeri come l’integrazione, il terrorismo, il precariato, la Chiesa e le missioni di pace ma con una regia che non rischia e troppo asseconda il talento del comico made in Zelig. Sullo sfondo restano la sua terra di origine, la Puglia, e quella di adozione, Milano, teatro delle avventure di un terrone in Padania. Zalone ridicolizza insomma sé stesso e le sue radici senza risparmiare colpi bassi alla società italiana ma con ingenua ignoranza. Una ricetta che ha funzionato col film d’esordio e che, siamo certi, continuerà a fare la sua fortuna al botteghino.

Prodotto da Pietro Valsecchi per Taodue Film, “Che bella giornata” esce il 5 gennaio in 850 sale distribuito da Medusa.

GENNARO NUNZIANTE e NABIHA AKKARI - intervista (Che bella giornata) - WWW.RBCASTING.COM

Alcuni commenti della critica:

“Potrebbe essere la trama di un film drammatico. Un esempio di cinema ‘civile’, un nostro cineasta impegnato che si confronta con un tema di fortissima attualità. Invece è ‘Che bella giornata’, il ritorno di Checco Zalone dopo il trionfo commerciale di ‘Cado dalle nubi’, vero evento (16 milioni di incasso) della scorsa stagione. Luca Medici (protagonista, sceneggiatore e autore delle musiche: la vera identità di Checco) e Gennaro Nunziante (regista e co-sceneggiatore) tentano la prova del secondo film. E fanno centro. ‘Che bella giornata’ è più costruito, più solido e meno estemporaneo del pur notevole ‘Cado dalle nubi’. Diciamo che è più film, e non era affatto scontato”.
Alberto Crespi, l’Unità

“Checco sghignazza di Obama e di Silviuccio nostro, con la cattiveria di un piccolo Flaiano colpisce tutte le pecche degli italiani, non risparmia nessuno. Il bello è che per la gloria ha scelto la strada più difficile: far ridere e basta. Senza compromessi da mezzo intellettuale, anzi facendo della (falsa) ignoranza un vanto. Senza trombonismi da impegnato, perché talvolta a parlare di culi e pugnette ci vuol più classe che per atteggiarsi maestrino”.
Francesco Borgonovo, Libero

“Una comicità che per prima cosa rassicura lo spettatore, gli ‘risolve’ i problemi invece di esasperarli, dove la buona stella non abbandona mai i protagonisti piuttosto scalcagnati (in un altro film Checco Zalone sarebbe finito sulla strada a chiedere l’elemosina) e le risate non fanno vergognare nessuno. Né chi le provoca né chi le fa”.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera

“Nunziante e Zalone si sforzano di trattare argomenti, anche ingombranti, dentro una macchina comica che ha il pregio di funzionare e soprattutto di riuscire a comunicare con un pubblico molto giovane e in sintonia. Il film ha una struttura più solida di quella di ‘Cado dalle nubi’, notevoli battute che spesso vengono come lasciate in aria con indifferenza (…)”.
Marco Giusti, Il Manifesto

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