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“Transformers” e il lato oscuro della tecnologia 3D

Tornano i robot più famosi del mondo della settima arte. “Transformers – Dark of the Moon” riporta sul grande schermo i magnifici robot della Hasbro costruiti digitalmente dal team del regista Michael Bay, che dopo il secondo capitolo un po’ in sottotono rispetto al primo, ha come obiettivo quello di riportare in auge un genere, da lui ideato, introducendo atmosfere più dark e un tono più “catastrofico” alla storia, sperimentando e utilizzando appieno la tecnologia stereoscopica.

La terra è di nuovo in pericolo, ma questa volta la minaccia arriva direttamente dal nostro satellite, la Luna, e precisamente dal suo lato oscuro. Megatron e i suoi terribili Decepticon si sono rifugiati in quel lato tenebroso, non visibile alla Terra, e ora muovono guerra agli umani e ai coraggiosi Autobot capitanati, ancora una volta, da Optimus Prime. A contrastare il nemico anche Sam Witwicky (Shia LeBeouf) che per la prima volta non è affiancato dalla bellissima Megan Fox ma dalla modella di Victoria’s Secret, Rosie Huntington-Whiteley.

In un film dove i protagonisti sono i lucenti robot, trovano poco spazio gli “umani”. E questo accade anche se nel cast c’è John Malkovich (che interpreta il boss di Sam), e John Turturro nei panni del redivivo ex-agente Seymour Simmons. Che dire poi se uno dei volti più “buoni” di Hollywood come quello di Patrick Dempsey si trasfigura, abbandonando il camice del dottore buono, in un eccezionale villain. Il risultato è sempre lo stesso, a farla da padrone in “Transformers 3” sono i cyborg trasformabili. Robot che si adattano e sopravvivono grazie alla loro tecnologia, un riflesso del film stesso, che sopravvive grazie all’inserimento della tecnologia 3D e alla capacità di superare gli errori del passato.

“Transformers 3” recupera le incoerenze della sceneggiatura grottesca dei precedenti episodi, incentrando il suo sviluppo, e il suo punto di forza, nella stereoscopia.

Capitolo conclusivo della trilogia “Transformers – Dark of the Moon” potrebbe aprire la strada ad un quarto episodio della saga? Gli attori sono tutti d’accordo, se sarà un successo al botteghino potrebbe essere possibile, e se il film supererà questo scoglio bisognerà solo chiedere agli agenti di Optimus Prime.

Nelle sale italiane dal 29 giugno 2011, distribuito da Universal Pictures.

Alcuni commenti della critica:

“Transformers 3 offre molti momenti di reale divertimento con uno spettacolo capace di metter insieme il pubblico dei ragazzini e quello dei loro genitori”.
Alessandra De Luca, Avvenire

“Transformers 3 è quello che ci si aspetta: un vero concentrato di effetti speciali, a volte piuttosto strabilianti, questa volta tenuti maggiormente sotto controllo rispetto alla seconda ‘puntata’ (La Vendetta del Caduto) dove il predominio delle tecniche digitali aveva finito per stravolgere il film e farlo assomigliare troppo a un videogioco dell’ultima generazione”.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera

“Non è di certo l’intreccio l’aspetto più importante per gli spettatori interessati alla serie dei Transformers, e al cinema di Michael Bay in generale. Quello del regista è, infatti, un cinema ormonale e ‘chimico’, che pompa l’adrenalina del suo pubblico, solleticandolo prima con le curve mozzafiato delle Chevrolet e delle Ferrari, ma anche con quelle della modella Rosie Huntington-Whiteley (il film si apre in maniera significativa con un primo piano del suo ‘vano posteriore’, reso ancora più plastico dalla tridimensionalità); e poi con le esplosioni, le battaglie e gli inseguimenti che questa volta gettano letteralmente a precipizio nell’azione”.
Roberto Castrogiovanni, Movieplayer.it

 

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