Home Uncategorized “Super 8”: un tuffo nel passato e nell’imperturbabile malvagità dell’essere umano

“Super 8”: un tuffo nel passato e nell’imperturbabile malvagità dell’essere umano

Sta arrivando. Sotto un certo punto di vista la locandina di “Super 8”, film diretto da J.J. Abrams e prodotto da Steven Spielberg, incute un certo timore. Cosa sta arrivando in una piccola cittadina dell’Ohio (che nell’immaginario filmico americano risulta sempre come un avamposto campagnolo e un po’ retrò) nel 1979? Niente di più di quello che una buona dose di visual effect, in puro stile terzo millennio, non sia in grado di offrire.

La cintura d’acciaio, ovvero il cuore pulsante delle acciaierie americane, comprende anche la piccola cittadina di Lyanne. È il 1979 e cinque ragazzi del posto, Joe, Alice, Martin, Charles, Cary e Preston sono intenti a girare un film amatoriale da inviare ad un festival locale. Quando con la loro Super 8 decidono di filmare una scena in notturna, in una stazione ferroviaria disabitata, diventano gli involontari testimoni di un terribile disastro ferroviario. Ma inconsapevolmente immortalano anche qualcos’altro.

Gli effetti visivi di “Super 8” sono tecnicamente perfetti, si integrano con i personaggi e l’ambiente, così volutamente retrò e curato nei minimi dettagli. Compresa la colonna sonora.

I protagonisti sono i ragazzi, giovani attori che hanno da poco varcato le iridate soglie di Hollywood. Ma se quando lo vedrete penserete dove ho già visto quella ragazza? Non preoccupatevi. Non è un deja-vù da “La Guerra dei Mondi”. La protagonista bionda di nome Alice è Elle Fanning, copia carbone della, più famosa, sorella, Dakota che aveva già lavorato con Spielberg appunto ne “La Guerra dei Mondi”.

“Super 8” potrebbe essere associato a quest’ultima pellicola, ma se ne distacca per la caratterizzazione dei personaggi, in questo caso quelli non-umani. Nel film l’alieno non è un invasore, ma una vittima della scienza umana che per la sete di conoscenza è disposta anche a sacrificare le esistenze di altre forme di vita, incattivendo queste ultime fino a spingerle all’odio per l’umanità. Va da se che la purezza infantile spezzerà questo circolo vizioso, portando alla libertà della coscienza, e non solo.

Il film uscirà in Italia il 9 settembre 2011 distribuito da Universal Pictures.

Alcuni commenti della critica:

“Super 8 non è un sequel, non ha attori di grido, ma con oltre 35 milioni di dollari in pochi giorni, il film dal costo ‘contenuto’ di 50 milioni di dollari, ha sbaragliato kolossal costati il triplo ed è in testa agli incassi” (negli USA ndr).
Giovanna Grassi, Corriere della Sera

“Un’anomalia completa nel panorama dei grossi kolossal cinematografici estivi. Così JJ Abrams ha definito il suo Super 8”.
Gu. Fe., Secolo d’Italia

“Citazionismi e ricalchi a parte, alla fine il senso dell’operazione è dimostrato dalla capacità di raccontare una piccola storia che si inserisce in una più grande. Super 8 ha il merito di riuscire a ricongiungere trama e personaggi alla maniera di E.T.”.
Gabriele Niola, MYmovies.it

“Super 8 non può essere quel film che abbiamo visto a otto anni e che ci ha cambiato per sempre (E.T.). Ma per i nati nei primi anni ’70 sarà un’esperienza bellissima vedere che il loro cinema non è morto. Per gli altri sarà la prova che c’è un’alternativa ai franchise fracassoni stile Transformers che non vogliono colpire il pubblico quanto piuttosto stordirlo. Quel furbacchione di Spielberg, per non sbagliarsi, produce sia il film di Bay che quello di Abrams. Non sapendo quale delle due favole sia più attuale, fa i soldi con entrambe”.
Francesco Alò, BadTaste.it

 

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