Annunciato da mesi come uno degli eventi più importanti della 68ma Mostra del Cinema di Venezia e fortemente atteso dai fan, arriva nelle sale “Questa storia qua”, il documentario su Vasco Rossi che celebra i 30 milioni di dischi venduti in 30 anni di carriera.
Il film di Alessandro Paris e Sybille Righetti (figlia di un caro amico del cantante) al loro primo lungometraggio, ripercorre il percorso artistico e musicale di Vasco ma si concentra sugli aspetti più personali e non sul mito del personaggio. Un ritratto sui primi anni della sua vita e sull’inizio della carriera, fatto con filmati super8, fotografie di famiglia, vecchie registrazioni radiofoniche, brevi interventi dello stesso rocker e interviste ad amici, parenti e musicisti che hanno lavorato con lui e che ne rivelano il temperamento ribelle e libertario.
Un documentario che piacerà soprattutto ai fan del Blasco perché lo racconta in un modo diverso dal solito, descrivendone il lato ribelle ma anche malinconico, la sensibilità e, soprattutto, una gran voglia di vivere. “Non mi sento particolarmente un fenomeno. – dice modestamente di sé stesso – Non sono particolarmente intelligente. E’ che ho dei momenti di genio e passo dei lunghi periodi di normale mediocrità”.
Testimonianze e confessioni sono intervallati da alcuni dei suoi brani più significativi, scelti tra quelli che meglio raccontano Vasco attraverso i momenti fondamentali della sua esistenza. Canzoni che non sono una semplice colonna sonora, ma parte fondamentale del documentario perché è attraverso esse che il rocker parla della sua “Vita spericolata”. Per l’occasione il cantautore ha composto una nuova canzone, “I soliti”, che accompagna i titoli di coda e conclude questo ritratto come l’ultimo tassello di un puzzle, ma è anche il suo ennesimo grido di libertà.
Dopo l’anteprima contemporanea del 5 settembre in 200 sale, “Questa storia qua” è nei cinema dal 7 settembre distribuito da Lucky Red.
