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De Luigi-Capotondi: nozze con imprevisti da ridere

Manca solo una settimana alle nozze tra Margherita, giovane e bella veterinaria, e Paolo 40enne con un lavoro stabile. Sette giorni che si trasformeranno in una spirale di eventi tragicomici che rischieranno di far saltare il matrimonio. Paolo, che sa di non essere amato dalla famiglia della fidanzata, fa di tutto per farsi accettare, ma ogni tentativo di piacere ai genitori di lei si trasforma in un disastro. E’ “La peggior settimana della mia vita”, esordio alla regia cinematografica di Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Alessandro Siani, Monica Guerritore, Antonio Catania e Chiara Francini.

Il film è tratto da una sitcom inglese della BBC dal titolo “The worst week of my life” ma si rifà a commedie di successo come “Ti presento i miei” riproponendo, seppur in chiave rivisitata, anche alcune gag. Il risultato sa di déjà-vu ma è gradevole, soprattutto grazie all’indiscusso talento degli attori che strappano risate in sala con un humor delicato ma non per questo meno divertente. I meccanismi comici funzionano infarciti da slapstick ed una piccola dose di cattiveria.

La pellicola segna il debutto alla sceneggiatura di Fabio De Luigi, vero talento comico del nostro cinema che, dopo un periodo di rodaggio teatrale con Alessandro Genovesi (coautore insieme a Gabriele Salvatores di “Happy Family” e poi autore della versione teatrale), si è lanciato nella scrittura cinematografica dimostrando una buona abilità. Un cast impeccabile, in cui esordisce nella commedia anche Monica Guerritore, contribuisce in maniera decisiva alla riuscita del film.

“La peggior settimana della mia vita” è nelle sale dal 28 ottobre distribuito da Warner.

Alcuni commenti della critica:

“Un film spiritoso in cui si ride spesso e di gusto, talvolta a denti stretti, nonostante manchi un importante ingrediente come la coralità e di quel pizzico di approfondimento narrativo intorno ai singoli personaggi che aiuta, in questi casi, a rendere più fluidi gli intrecci e più naturale l’evoluzione della storia”.
Luciana Morelli, Movieplayer.it

“Gli ingredienti per far ridere ci sono tutti in questa opera prima di Alessandro Genovesi, e danno lo stesso sapore dei film americani di genere…Il film sembra un copia e incolla delle parti migliori dei suoi predecessori americani, e forse per questo risulta poco incisivo e, guarda un po’, sin dall’inizio dà la sensazione di già visto”.
Stefano Amadio, Cinemaitaliano.info 

“Nessuna critica è sufficiente per una condanna, e l’opera merita comunque di essere consigliata, tanto più che l’aderenza al reale non è un dovere. Ma morta da tempo la grande Commedia all’Italiana, e fallito il tentativo (almeno per ora) di costruire una nuova tradizione di cinema di genere tricolore, questa neo-commedia, moderna, educata e sufficientemente spiritosa, non si è ancora dimostrata in grado di aprire nuovi scenari, di creare un immaginario riconoscibile, autonomo e costruttivo. Insomma: va bene così, ma di strada da fare ce n’è ancora tanta”.
Giorgio Viaro, BestMovie.it

 

 

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