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“La kryptonite nella borsa”: l’esordio vintage alla regia di Ivan Cotroneo

Al Festival del Film di Roma 2011 è stato l’italiano che ha messo più d’accordo pubblico e critica: “La kryptonite nella borsa” segna l’esordio dietro la macchina da presa di Ivan Cotroneo, scrittore (anche del romanzo da cui è tratto questo stesso film) e già apprezzato sceneggiatore sia televisivo che cinematografico.

Ambientato nella Napoli degli anni ’70, il film racconta la storia di una famiglia composta da padre (Luca Zingaretti), madre (Valeria Golino), figlio (Luigi Catani) e tre giovani zii (Cristiana Capotondi, Libero De Rienzo e Gennaro Cuomo) che conducono una vita normale almeno fino alla scoperta del tradimento coniugale. Nel cast ci sono anche Fabrizio Gifuni e il “superman” Vincenzo Nemolato, il cugino supereroe con cui il piccolo Peppino immagina di parlare dopo la sua morte.

Cotroneo mostra una Napoli colorata e spensierata e crea una galleria di personaggi strampalati ed amabili senza scendere però in profondità, lasciando che lo spettatore sia trasportato più dalle divertenti trovate surreali del film che dalla storia, ma lo fa con il grande merito di porsi con originalità e freschezza nel panorama cinematografico nazionale. A conquistare è anche il look irresistibilmente vintage, dai costumi di Rossano Marchi, alle musiche d’annata selezionate dallo stesso Cotroneo, che spaziano da “Lust for Life” di Iggy Pop a “Life on Mars” di David Bowie.

Una commedia sulla crescita che, nonostante affronti depressione e morte, risulta vitale e divertente.

Prodotto da Indigo film in collaborazione con Rai Cinema, il film è nelle sale dal 4 novembre distribuito da Lucky Red.

Alcuni commenti della critica:

“(…) Il quadro d’insieme tiene, gli attori non vogliono mai strafare, la sceneggiatura scorre via senza intoppi (se si esclude l’insopportabile voce off iniziale che poi fortunatamente ma incongruamente sparisce). Niente di trascendentale, per carità, ma bisogna pur lasciare agli esordienti il tempo di crescere”.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera

“Il debutto da regista di Ivan Cotroneo è di quelli che, sulla base di un ottima fattura e di un cordone di sostegno che va dalla fotografia di Luca Bigazzi a un cast estremamente accurato, ha i numeri per portare pubblico al cinema”.
Paolo D’Agostini, la Repubblica

“(…) a forza di moltiplicare spunti e personaggi Cotroneo si disperde un poco. Sperperando in divertimento e invenzioni quanto poteva crescere in profondità e emozione”.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero

“E bravo Ivan Cotroneo, deb coi fiocchi. Una commedia fresca e vivace (…). Si ride e si sorride volentieri”.
Massimo Bertarelli, il Giornale

“(…) la cornice di una Napoli piccolo borghese innestata di magmatici fermenti ribellistici, il buon livello di recitazione, l’umanità dei personaggi, alcuni felici spunti di regia: sono elementi che rendono la visione gradevole e inducono ad attendere con fiducia un’opera seconda”.
Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa

“Bella sorpresa del Festival del Film di Roma… Con un esordio registico convincente, lo scrittore Cotroneo, come ha già fatto il fumettista Gipi con L’ultimo terrestre, ci insegna che sguardi diversi, magari mutuati da altre arti, per il nostro cinema sono un toccasana”.
Simona Santoni, Panorama.it

“Alla ricerca delle bizzarre tonalità di Tutti pazzi per amore e della coralità di Mine vaganti, Cotroneo porta sullo schermo con tanti personaggi cui è facile affezionarsi, tante piccole gustose storie che si affiancano, si sfiorano e si sovrappongono senza però mai fondersi l’una con l’altra in un’unica ben definita entità libera dalla morsa della nostalgia”.
Luciana Morelli, Movieplayer.it

“Dai Cantone, Mine vaganti concepite per il passaggio di Ozpetek alla commedia, ai Sansone della Kryptonite, Cotroneo si dimostra esperto narratore di ragioni e sentimenti di quella ossessione tutta italiana chiamata famiglia. Con il valore aggiunto, rispetto al film di Ozpetek, di fare della maschera della diversità il polo di astrazione, prima ancora che di attrazione, del suo intreccio”.
Edoardo Becattini, MYmovies.it 

1 commento

  1. Ironico e Surreale!
    Niente pizza e panni stesi…tanta gioia di vivere condita con le difficoltà dei rapporti di coppia( “e ‘ccorn) e della vita quotidiana (“Assu’) e con un pizzico di sana e folle magia che ci ha fatto pensare alle atmosfere surreali di Alice nel Paese delle Meraviglie.

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