Home Uncategorized “The Artist”, lo splendore del cinema del silenzio

“The Artist”, lo splendore del cinema del silenzio

Un’artistica e moderna interpretazione dei film muti degli anni ’20, distribuito in Italia dalla BIM, “The Artist” è già considerato da molti come uno dei film di punta dei prossimi Oscar. Nostalgici o no, il cinema muto è stato, per la storia della settima arte, una tappa importante. E non è stato da meno il delicato passaggio al sonoro, momento in cui gli artisti come registi, e soprattutto gli attori, da divi del cinema muto si sono ritrovati a cadere nel baratro dell’oblio surclassati dalla voce cristallina delle nuove promesse, e dagli astri nascenti del cinema Hollywoodiano. 

“The Artist”, diretto da Michel Hazanavicius, racconta proprio questa mutazione e passaggio di consegne fra il fascinoso divo del cinema muto George Valentin (Jean Dujardin premio come migliore attore a Cannes) e una giovane comparsa, futura diva del cinema sonoro, Peppy Miller (Bérénice Bejo). Conosciutisi per caso le loro storie si intrecceranno, diventando il motore trainante della narrazione che ha come sfondo i cambiamenti di un’epoca e le difficoltà di accettare le nuove tecnologie.

Un film affascinante e particolare. Basti pensare che è stato filmato con le moderne tecniche digitali, ma che ha mantenuto fede al modello stilistico di inizio Novecento. Girato infatti in 22 fotogrammi al secondo è stato anche realizzato per essere fruito non in formato panoramico, bensì in 4:3 (o 1.33 aspect ratio che dir si voglia) formato che entrò in uso nelle produzioni cinematografiche statunitensi proprio nel 1927.

I riferimenti ad opere celebri del periodo preso in analisi sono cospicue. Una fra tutte il film cult “Cantando sotto la pioggia”, ma la novità che introduce “The Artist” è rinnovare il valore dell’immagine pura del cinema alleggerendola dal dialogo, accompagnata solo da una efficace colonna sonora. Un omaggio alla cinematografica pura che non solo i cinefili sapranno apprezzare.

Nelle sale italiane dal 9 dicembre 2011 distribuito dalla BIM, “The Artist” è già considerato da molti come uno dei film di punta dei prossimi Oscar. Un omaggio al cinema classico riuscirà a battere le colossali produzioni Hollywoodiane? Per scoprirlo non ci resta che attendere il prossimo 26 febbraio.

Alcuni commenti della critica:

“Hazanavicius è riuscito infatti a realizzare un film che ha le carte in regola per essere davvero un film muto hollywoodiano, e di quelli ottimi: copione, fotografia, costumi, ambienti, cast, tutto è perfetto, incantevole. D’altro canto la commedia è moderna per il filtro di un ironico distacco (sottolineato da una colonna sonora in cui troviamo persino il tema dell’hitchcockiano Vertigo), che però non va mai a detrimento della partecipazione emotiva”.
Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa 

“Ma il piacere del film non è tanto nel seguire la storia quanto nel modo in cui il regista gioca con gli ostacoli che gli derivano dal girare un film senza parole e che trovano nel sogno del protagonista il suo momento più esilarante e indovinato”.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera 

“Il film non pretende d’essere una riflessione sul cinema. E’ un divertissement delizioso. Delizioso come una deliziosa delizia francese”.
Luis Martínez, El Mundo

“Sorprendente”.
Gregorio Belinchon, El Pais

“E’ vero, è un pastiche…ma è fatto così bene, è delizioso e godibilissimo (…) Il film più gioioso e divertente passato in concorso a Cannes (…)”.
Mark Adams, Screen Daily

“Un inno alla purezza del cinema e alla potenza delle sole immagini, questo è lo scopo di Michel Hazanavicius, che con ‘The Artist’ offre allo spettatore l’occasione di viaggiare nel tempo, indietro di quasi un secolo, sfoggiando grande coraggio nel mettere in scena un film in bianco e nero, dove non sentiamo gli attori parlare, ma leggiamo i loro dialoghi nei riquadri”.
Pierpaolo Fiesta, Film.it

“The Artist compie il suo miracolo lasciando lo spettatore contento e stupito, con la voglia, probabilmente, di rivederlo ancora una volta. In mancanza della voce lo sguardo torna protagonista e il cinema, ‘che è diventato piccolo’ come diceva Gloria Swanson, riacquista le sue giuste dimensioni”.
Daniela Catelli, Comingsoon.it

“E’ The Artist, diretto dal francese Michel Hazanavicius, che reduce dalla rievocazione di genere di OSS 117 ci riporta indietro nel tempo della settima arte, quando le labbra si muovevano ma non usciva alcun suono”.
Federico Pontiggia, Cinematografo.it

“Coinvolgendo pienamente e senza annoiare mai lo spettatore; anche se, al fine di rendere ancor più completo l’omaggio, non avrebbe certo guastato l’introduzione delle tracce di usura sulla pellicola”.
Giancarlo Zappoli, MYmovies.it

“The Artist è un grande omaggio al cinema di un tempo assai lontano ma in realtà mai dimenticato, ma soprattutto una commedia vivace e divertente, ricca di trovate davvero fantastiche, che va oltre la semplice operazione ‘nostalgia'”.
Luca Liguori, Movieplayer.it

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here