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“Vacanze di Natale a Cortina”, ritorno al passato per un cinepanettone “attuale”

Video interviste a Neri Parenti, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis, Katia & Valeria, Olga Kent e Dario Bandiera.

Per la sfida delle feste Aurelio e Luigi De Laurentiis tornano al passato, confezionando una commedia ispirata a quel “Vacanze di Natale” ’83 che dei cinepanettoni fu il capostipite. A tal fine gli astuti produttori hanno chiesto aiuto ai fratelli Vanzina, autori della sceneggiatura allora come adesso, non a caso scegliendo di accantonare le mete esotiche in favore della nostrana, già copiosamente utilizzata, Cortina d’Ampezzo (fu location del bel “Vacanze d’inverno” con Alberto Sordi e Vittorio De Sica, del cult anni Ottanta e del film natalizio girato nel 2000). Scelta azzeccata? A giudizio di gran parte dei critici, e anche nostro, pare di sì. Come ogni prodotto nazional-popolare la sentenza finale spetta al botteghino (quest’anno Filmauro dovrà vedersela, tra gli altri, con l’ultimo Pieraccioni, Sherlock Holmes, George Clooney e Il Gatto con gli Stivali), ma le premesse per rinvigorire un genere che stava tramontando – il film dell’anno scorso ha incassato decisamente meno di tutti gli altri – ci sono tutte.

Diretto dall’affezionato Neri Parenti, “Vacanze di Natale a Cortina” (nelle sale con 750 copie) ha dalla sua il plot della classica commedia all’italiana, con le solite storie a incastro che sempre piacciono al pubblico natalizio. Protagonisti il sempreverde Christian De Sica, questa volta nei panni di un fedifrago pentito e cornificato dalla moglie Sabrina Ferilli (ma è un equivoco-trucco per farlo tornare all’ovile) e due coppie di edicolanti a caccia di vip (Ricky Memphis e Giuseppe Giacobazzi con consorti, Valeria Graci e Katia Follesa strepitose). Ci sono poi l’autista siciliano (il genuino Dario Bandiera), appena assunto da un ricco faccendiere (Ivano Marescotti) e già in tresca con la bella Galina (Olga Kent), moglie del magnate russo con cui il suo principale deve concludere un affare importante. A fare da contorno (e nemmeno tanto, visti gli obiettivi satirici) Bob Sinclar con i suoi remix, Simona Ventura, Alfonso Signorini, il principe Emanuele Filiberto e le contesse De Blanck, tutti interpreti di loro stessi, ovvero di quella fauna vippaiola che irretisce l’immaginario popolare tanto da essere considerata dallo stesso Parenti una degna rappresentante de “i nuovi mostri”.

Si torna alle origini, dunque, con un intreccio più vicino alla realtà, meno volgarità profuse e una spruzzata di satira sociale. I motivi della “virata” li spiega Enrico Vanzina: “l’anno scorso, leggendo sui giornali la notizia del sorpasso al box office di Aldo, Giovanni e Giacomo, mi sono accorto che si era creato una specie di odio nei confronti del cinepanettone, che se ne attendeva la morte con compiacimento. Questa cosa mi ha fatto girare le scatole. Ho chiamato Aurelio e gli ho detto: ‘se sei d’accordo vorrei tornare a vedere il film di Natale’. Gli abbiamo offerto la nostra collaborazione, in qualche modo quella formula ci apparteneva e ci dispiaceva che il lavoro di tanti anni andasse buttato per aria. Così lavorando con Parenti e guardando al passato senza nostalgie ma concentrando l’attenzione sulla realtà contemporanea, ci siamo accorti che si poteva realizzare qualcosa di carino”.

Accade allora, guardando questo cinepanettone “attuale”, di ridere o sorridere a più di una battuta: per le gag divertenti e per via delle situazioni, davvero tanto vicine alla vita reale. Così si ride quando il romanaccio e bravo Memphis, osservando col binocolo i prezzi di un ristorante, sbotta: “Ci sta er filetto de Kobe che dev’esse n’animale estinto…costa come er motorino mio!”. E si sorride con amarezza quando, nel finale, De Sica vede l’ex amante tubare con il magnate russo e rassegnato esclama: “Morto un papi se ne fa un altro”. Il film non è originale, ma rispetto ai precedenti la sceneggiatura è più solida e, a parte qualche uscita poco felice (“La verginità è come una briciola di pane: un giorno arriva l’uccello e se la porta via”), il linguaggio appare finalmente ripulito. Non guasta la mancanza delle scene triviali, prima presenti in dosi massicce. Consigliato ai nostalgici dei favolosi Ottanta a Cortina e a chi vuole staccare la spina per un’ora e mezzo senza troppo pretendere.

CHRISTIAN DE SICA, SABRINA FERILLI - intervista - WWW.RBCASTING.COM

NERI PARENTI, OLGA KENT, DARIO BANDIERA - intervista - WWW.RBCASTING.COM

RICKY MEMPHIS, KATIA & VALERIA - intervista - WWW.RBCASTING.COM

Alcuni commenti della critica:

“Niente di davvero nuovo o sorprendente, se non un’apprezzabile riduzione del turpiloquio e la tradizionale invasione di sponsor e volti noti o/e televisivi. (…) Il film di Parenti-De Laurentiis tenta almeno la carta di qualche nuovo attore – Ricky Memphis, Dario Bandiera, Ivano Marescotti – e un ribaltamento dei ruoli per De Sica-Ferilli (che indovinano qualche simpatico duetto)”.
Paolo Mereghetti, il Corriere della Sera

“Garantiti evidentemente le poche eroiche imprese di un gruppo scelto di italiani, la vacanza invernale, la bonomia, il sentimentalismo, la grevità, la colonna indefessa del genere (De Sica), la romanità cialtrona, il tifo giallorosso, gli stereotipi datati, l’amante (tatuato) nell’armadio, una bella donna che fa sempre rima con corna, Vacanze di Natale a Cortina è un film eccezionalmente ‘interessante'”.
Marzia Gandolfi, MYmovies.it

“De Laurentiis ‘riscalda’ il cinepanettone tornando alle origini: meno comicità scatologica, un pizzico di satira sociale, lo scontro di classe in chiave scanzonata, parolacce con giudizio. (…) Fa ridere? Dipende dalle attese”.
Michele Anselmi, il Riformista

“Abbandonate località esotiche, la nuova commedia di Natale rinuncia imprevedibilmente alla violenza linguistica e alla rappresentazione dozzinale nel nome di una struttura verbalmente più articolata che, pur mostrando tutti i limiti di un genere edificato sulla superficialità e sulla grossolanità della narrazione, tenta di volgere lo sguardo verso modelli più alti”.
Tiziana Morganti, Movieplayer.it

“Il cinepanettone Vacanze di Natale a Cortina è ben lievitato, addirittura fragrante, come non capitava da anni. La ricetta? Carlo ed Enrico Vanzina son tornati, Cortina pure e il ritorno al futuro della Filmauro centra il bersaglio”.
Anna Maria Pasetti e Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano

 

 

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