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Con “L’industriale” di Montaldo la crisi economica arriva al cinema


Dai telegiornali al cinema: la crisi economica italiana sbarca sul grande schermo con “L’industriale”, ultimo film della lunga carriera di Giuliano Montaldo, che racconta la difficile situazione economica del nostro Paese attraverso la storia di un giovane industriale che cerca di salvare la sua fabbrica dal fallimento.

Ambientata non casualmente a Torino, città simbolo della crisi industriale, la storia è quella di Nicola (Pierfrancesco Favino), quarantenne che ha ereditato la fabbrica dal padre, un ex operaio diventato proprietario. Nicola è strangolato dai debiti e dalle banche e per orgoglio e testardaggine sceglie di non farsi aiutare né dalla facoltosa suocera né dalla giovane moglie (Carolina Crescentini) con cui ormai vive un rapporto di facciata. Crisi economica e sentimentale vanno di pari passo e si condizionano l’un l’altro, cancellando la speranza di poter trovare rifugio in qualcosa. Il sospetto prende il sopravvento sul legame e s’insinua nella testa di Nicola al punto di  pedinare la moglie fino ad una drammatica conseguenza che porta al tragico epilogo.

A sottolineare degnamente le pesanti atmosfere è la fotografia livida e desaturata (un po’ stancante) di Arnaldo Catinari che con i suoi grigi restituisce un immagine cupa, asfissiante e fredda della vicenda. Nel cast anche Francesco Scianna, Elisabetta Piccolomini ed Elena Di Cioccio.

Con questo film Montaldo porta sullo schermo un immagine più “umana” della crisi, dove non si parla solo di soldi ma della vita reale delle persone, di come le difficoltà lavorative finiscano inevitabilmente per avere serie ripercussioni sulle persone prima ancora che sull’economia perché, come dice Favino, “il lavoro non è solo profitto ma è anche quello che siamo”. A dare spessore all’opera è senza dubbio la nuova e convincente prova attoriale dell’attore romano che rende un’interpretazione profonda, ambigua e sfaccettata del suo personaggio e che può essere considerata tra le sue migliori.

Il film ha il limite di cadere a tratti nella trappola del cliché e di non arrivare fino in fondo ad alcune situazioni, ma in mezzo ad un panorama fatto solo di commedie ha senza dubbio il merito di far riflettere lo spettatore su un drammatico aspetto contemporaneo, costringendolo non ad assumere una posizione ma a sviluppare un pensiero critico.

Presentato Fuori Concorso al sesto Festival Internazionale del Film di Roma, “L’industriale” è in 85 sale dal 13 gennaio distribuito da 01.

Alcuni commenti della critica:

“Con L’industriale, Giuliano Montaldo racconta la crisi; il film è un livido atto di accusa nei confronti del sistema finanziario”.
Franco Montini, la Repubblica

“Un lavoro teso, suggestivo e azzeccato sulla crisi economica del nostro paese”.
Marco Chiani, MYmovies.it

“L’incisiva rappresentazione dell’alta finanza priva di scrupoli e degli stratagemmi messi in atto per evitare di far fallire l’azienda rappresentano la parte più solida e interessante del film che poggia sulle spalle di uno straordinario Pierfrancesco Favino”.
Valentina D’Amico, Movieplayer.it

“Interpretato da protagonisti in parte, due intensi Favino e Crescentini, L’industriale sconta però qualche debolezza nella sceneggiatura e nell’uso delle musiche, che sembrerebbero più adatte a un prodotto televisivo”.
Valentina Neri, BestMovie.it

 

 

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