Home Uncategorized Specchio Specchio delle mie brame quale sarà la Biancaneve più ricca del...

Specchio Specchio delle mie brame quale sarà la Biancaneve più ricca del reame?

Esce al cinema “Mirror Mirror”, tradotto in italiano con il titolo di “Biancaneve”, primo adattamento della favola classica dell’omonima principessa insieme a “Biancaneve e il Cacciatore” che uscirà nelle sale il prossimo giugno. Quale dei due vincerà il titolo del più bello del reame?

A Hollywood il 2012 non è l’anno della fine del mondo secondo i Maia, né l’anno del dragone secondo il calendario cinese, bensì quello di Biancaneve, l’eterea e bellissima principessa delle fiabe. Saranno infatti due le produzioni cinematografiche incentrate sulla sua figura. La prima in ordine di uscita è “Biancaneve” (“Mirror Mirror”) diretto dal regista indiano Tarsem Singh. Tale adattamento riprende la visione classica della favola, riadattando le vicende in chiave moderna. Alcuni esempi? C’è uno scambio di ruoli che enfatizza l’emancipazione femminile (è infatti il Principe che viene salvato da Biancaneve, e non il contrario). Presente inoltre un nuovo punto di vista che tende a sradicare la visione classica legata ai Sette nani. I piccoli e adorabili nanetti sono infatti in realtà sette briganti che si travestono da giganti.

La magnifica cattiva, interpretata da Julia Roberts, non può concentrarsi solo sul suo confronto di bellezza con l’eterna rivale Biancaneve ma deve anche trovare una soluzione per risanare le incerte finanze del regno. È difatti ad un passo dalla bancarotta, a causa di fastosi balli che concede ai suoi cortigiani, nella speranza di trovare un buon partito che la aiuti a gestire il regno, o meglio, a pagare i suoi debiti.

L’ironia autoreferenziale è la marcia in più di “Biancaneve”, rendendo il film un piacevole adattamento che saprà sicuramente dire la sua nel confronto con “Biancaneve e il Cacciatore”. Le visionarie sequenze, un elemento tipico della regia di Singh, non stonano nel contesto della fiaba e vengono coadiuvate dagli incredibili (ed eccessivi) costumi realizzati da Eiko Ishioka e dalle elaborate sceneggiature di Tom Foden.

Convincenti dunque le scelte del regista sia a livello di sceneggiatura sia nella scelta dei personaggi. Il principe Alcott, bellissimo, impavido, ma anche fortemente sbadato, è reso perfettamente da Armie Hammer. Julia Roberts è estremamente divertente e affascinante nei panni della regina cattiva. L’unica nota stonata è la protagonista Lily Collins, e non per la sua recitazione, comunque degna di nota, ma perché è davvero poco credibile che nel confronto per la più bella del reame vinca contro Julia Roberts. Ma d’altronde si sa, le favole non rispecchiano quasi mai la realtà dei fatti!

“Biancaneve” è nelle sale italiane dal 4 aprile 2012 con 01 Distribution.

Alcuni commenti della critica:

“Data per scontata la tenuta della sceneggiatura (che ha superato secoli di ‘test di gradimento’, ricorda il film stesso), il regista può sbizzarrirsi in alcune sequenze visionarie (la migliore delle quali è quella dei burattini mossi dalla magia nera), per una volta senza apparire fuori tono o sopra le righe. Indispensabile, a questo scopo, la complicità dei suoi collaboratori fissi, Tom Foden alle scenografie e Eiko Ishioka ai costumi”.
Marianna Cappi, MYmovies.it 

“Il lato oscuro della storia di Biancaneve sarebbe stato un’arma potentissima nelle mani di Tarsem, che – ahimé – ha preferito l’ottimismo e la luce di un tipico family movie. Peccato”.
Carola Proto, ComingSoon.it 

“Lo specchio/cinema è comunque andato in frantumi: frantumazione momentanea, tuttavia, con il mezzo pronto a ricomporsi, in forme diverse, non appena questa storia (e accadrà molto presto) sarà destinata ad essere narrata di nuovo”.
Marco Minniti, Movieplayer.it 

“l film intrattiene, cammina radente sul filo della demenza, ma alla fine raggiunge l’obbiettivo di due ore di gustoso equilibrato divertimento e dello status di “film per tutta la famiglia”, oltre ad incoronare artisticamente il nuovo principe biondo d’America Armie Hammer”.
Alessia Laudati, Film.it

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here