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Nelle sale arriva “L’estate di Giacomo”, opera prima di Alessandro Comodin

Considerato come un piccolo caso cinematografico, arriva questo weekend nelle sale “L’estate di Giacomo”, il docu-film passato in molti festival e vincitore a quello di Locarno 2011 del Pardo d’oro Cineasti del Presente e di vari altri premi tra cui la Menzione Speciale al Festival dei Popoli 2011.

L’opera prima del giovane Alessandro Comodin è un delicato racconto d’amore e amicizia, che affronta con leggerezza e incanto il passaggio di trasformazione tra infanzia e adolescenza.

Il protagonista a cui fa riferimento il titolo è Giacomo, un ragazzo conosciuto dal regista fin da piccolo, che è nato sordo e decide di farsi operare per riuscire a sentire. Non si può parlare di una vera e propria storia, ma di una trama molto semplice i cui protagonisti sono Giacomo e la sua amica d’infanzia (rispettivamente i bravissimi Giacomo Zulian e Stefania Comodin). Tutto si svolge in un pomeriggio d’estate che è un apprendistato dei sensi, in cui ci si respira e si scopre, lentamente, la perduta innocenza dei giochi d’infanzia e il passaggio alla vita adulta. Lo spettatore segue i due personaggi nel corso di una passeggiata tra i boschi friuliani alla ricerca del fiume Tagliamento quasi spiandone parole e comportamenti. Una sensazione data dallo stile documentaristico di Comodin: riprese con la camera a mano e il suono in presa diretta, lunghi silenzi e tempi dilatati in cui non mancano momenti poetici. Un’opera dolce e spontanea che narra con sensibilità e leggerezza uno dei passaggi più delicati della vita umana.

Un film certo non per tutti che può spiazzare lo spettatore per il suo essere fuori dal tempo e dagli attuali canoni cinematografici. Per tutti gli altri un interessante esordio da non perdere.

“L’estate di Giacomo” è nelle sale dal 20 luglio distribuito da Tucker Film. Un uscita legata ad un tour del regista che accompagnerà la pellicola dialogando col pubblico a fine proiezione a Roma, Gorizia, Udine, Pordenone, Firenze, Padova, Milano e altre città. Le date sono consultabili sul sito della distribuzione: www.tuckerfilm.com.

Alcuni commenti della critica:

“Il regista Alessandro Comin, è nato in Friuli nel 1982 e sarà bene tenerlo d’occhio (…) L’estate di Giacomo è un piccolo, azzeccatissimo film di formazione (…) Potrebbe sembrare un film esageratamente pudico, ma Comodin gioca tutto sul registro del ricordo. Più che in zona Giochi proibiti siamo nelle parti della primissima Nouvelle Vague, con il suo modo poetico di raccontare l’adolescenza. Comodin gira con stile volutamente esile, ma riesce a far sembrare il Tagliamento un luogo dell’anima (…)”.
Alberto Crespi, L’Unità

“In una formula organica ritroviamo Jean Rouche, e la Nouvelle Vague, la magia di un Rohmer, di un Truffaut, di un Eustache: nella serie di lunghi piani-sequenza che scandiscono il racconto, la macchina da presa rimane accesa, si sospinge nell’ignoto, nell’imbarazzo, nell’intimità di una danza o del suono di una batteria”.
Cristina Piccino, Il Manifesto

“La lunga, spiazzante camminata iniziale – che attraversa la folta vegetazione per arrivare alla spiaggia – conduce in un’altra dimensione, riposata e piena di assolati silenzi. Nel placido scorrere dell’acqua e del tempo si delineano le due personalità, in particolare quella di Giacomo, e soprattutto una divertita, avvincente complicità fatta di sguardi, tenerezze, conversazioni, giochi, pic-nic, passeggiate a piedi o in bicicletta e un ballo da festa di paese, fino a una poetica lettera d’amore letta fuoricampo con commovente voce di disabile. Atmosfere e sentimenti rarefatti, in una piacevole semplicità”.
Federico Ramponi, FilmUp.com

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