Home Uncategorized “Quello che so sull’amore”: nelle sale il terzo film di Muccino made...

“Quello che so sull’amore”: nelle sale il terzo film di Muccino made in Usa

Video intervista a Gabriele Muccino

Dopo “La scoperta della felicità” e “Sette anime”, arriva nelle sale italiane il terzo film made in Usa di Gabriele Muccino dal titolo “Quello che so sull’amore”. All’affollata conferenza stampa romana il regista si è lanciato in una strenua difesa della sua pellicola, reduce dal clamoroso insuccesso ottenuto negli Stati Uniti, adducendo credibili spiegazioni sullo scarso gradimento registrato sul mercato americano. Problemi legati al marketing, ha spiegato, “che conta più del prodotto stesso”. “In America si fanno e si comprendono solo i film di genere – ha spiegato il regista – E quando vedono un film come il mio, che è un ibrido, non sanno più come collocarlo. I trailer, il manifesto e il titolo erano inadatti e poi il film è uscito nella settimana più sbagliata, quella prenatalizia, quando si va a fare shopping”. Poi Muccino tiene a precisare che “Se il film non fosse piaciuto non sarebbe neppure uscito in sala ma direttamente in dvd. In America  funziona così. E anche la loro indagine scientifica sul passaparola (Cinemascore, ndr) ha segnalato un ottimo gradimento. Non è vero che il pubblico l’ha stroncato negli Usa. Questa è una inesattezza”. A stroncarlo, in realtà, è stato quasi unanimamente la critica oltreoceano anche se con troppo zelo. “Quello che so sull’amore” non passerrà certo agli annali del cinema ma sappiamo bene che gli americani sono abituati a film ben peggiori di questo.
Le spiegazioni di Muccino sono certamente plausibili ma non giustificano la scarsa riuscita. Come racconta lui stesso, la pellicola ha evitato una distribuzione in dvd a favore di quella in sala, ma il sapore del film resta comunque quello di uno del ciclo sentimentale da pigro pomeriggio davanti alla tv.

La storia è quella di un padre, ex campione di calcio donnaiolo e profondamente immaturo, che cerca di costruire il rapporto col figlio piccolo e riconquistare l’ex moglie (in procinto di sposarsi di nuovo). A frapporsi tra questi buoni propositi sono tre mamme che cercano in ogni modo di sedurre l’uomo. Un cast di star, che comprende Gerard Butler, Jessica Biel, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman e Dennis Quaid, non serve a salvare un film dalla trama scontata.

Una regia scolastica, e comunque non certo identificabile a quella di Muccino, e la banalità di una storia di cui s’intuiscono sin dall’inizio gli sviluppi e il finale, fanno di questo film il peggiore di quelli girati dal regista romano perché piatto e senza stile.

“Quello che so sull’amore” è nelle sale dal 10 gennaio, distribuito in 450 copie da Medusa.

Gabriele Muccino, intervista, Quello che so sull'amore, RB Casting

ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:

Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
“Lo spunto non è dei più originali, d’accordo, ma il vero problema è che la storiellina è sviluppata in maniera inerte e che i personaggi di contorno, pur affidati ad attori di nomi quali Thurman, Quaid e Zeta-Jones, non hanno un minimo di consistenza. (…) E’ indiscutibile che la regia è uno dei valori sicuri del film: fluida, con i ritmi giusti e la capacità di tirar fuori un inatteso potenziale di interprete dell’accattivante Butler, l’eroe di 300. Muccino può benissimo rimanere a Hollywood, deve solo scegliere meglio il prossimo copione e ricordare che si possono accettare le regole del cinema di genere e diventare Spielberg”.

Massimo Bertarelli, il Giornale
“Terrificante commedia rosa (pallido) made in Usa dal recidivo Gabriele Muccino. (…) Sportivamente c’è davvero da scompisciarsi: il sottotitolo giusto sarebbe ‘e non so sul calcio'”.

Maurizio Porro, Corriere della Sera
“(…) Fa il verso alle commedie americane, ma a vuoto”.

Paolo D’Agostini, la Repubblica
“Che cosa è quella scia di dolore, quella piega amara che percorre il nuovo film di Gabriele Muccino Quello che so sull’amore? In vistoso contrasto con l’anonima convenzionalità del suo impianto? È ciò che, malgrado il risultato mediocre, lo salva; e che a dispetto del diluvio di critiche negative americane, ci fa ripetere che questo nostro regista merita rispetto. A riscattare l’esito non brillante è proprio l’inclinazione un po’ egocentrica di Gabriele che dall’esperienza americana si è sentito tradito reagendo forse con un eccesso di manie persecutorie. La densità di questa storia dimenticabile e approssimativa e approssimativamente recitata di un campione sportivo bellimbusto che si fa largo tra tentazioni femminili e prove che lo chiamano a dimostrare di non essere un incorreggibile immaturo, assorbe con una certa faccia tosta – quella del miglior Muccino, il più audace e spericolato – un sentimento di rispecchiamento autobiografico. Unico ingrediente forte e autentico del film. Un sincero augurio a Gabriele: che da cervello in fuga torni ad essere una nostra risorsa”.

Gianluca Arnone, Cinematografo.it
“Muccino non rischia e lascia in panchina cuore e personalità (…) Confezione impeccabile, poche sbavature e nessun autentico segnale di vita. Sarebbe l’ideale per una domenica pomeriggio in famiglia, ma alligna un pizzico di misoginia”.

Carola Proto, ComingSoon.it
“La verità è che Muccino si è trovato a dirigere un film che gli sfuggiva continamente di mano, uno strano ibrido segnato da un lato dal suo tentativo di inserire momenti topici e scene drammatiche e dall’altro dalla volontà della produzione di girare una commedia che fosse solo romantica. Questa disomogeneità putroppo si vede, così come risulta evidente la scarsa predisposizione dell’autore de L’ultimo bacio per le rom-com in stile ‘amore istruzioni per l’uso’. Dove Muccino avrebbe dovuto insistere è nella descrizione di quella provincia americana che, quando gli è stato presentato il progetto, si premurava di raccontare”.


1 commento

  1. Film di una banalità pazzesca! Sembra la regia di uno alle prime armi.Tanti attori conosciuti che sembrano delle macchiette! Holliwood è caduta veramente in basso! Attori inespressivi e dialoghi stupidi!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here