Home Uncategorized Al cinema “Nella Casa” di Ozon, tra commedia, thriller e voyeurismo

Al cinema “Nella Casa” di Ozon, tra commedia, thriller e voyeurismo

Video intervista a François Ozon ed Ernst Umhauer.

Germain è un professore senza ormai più stimoli nell’insegnamento fino a quando legge un tema di Claude, un alunno di 16 anni dotato di insolito talento, che nei suoi componimenti racconta, spiandola, la vita della famiglia di un suo amico e compagno di classe. Questo scatena la voyeuristica curiosità del professor Germain dando inizio ad una serie di eventi incontrollabili. E’ “Nella Casa”, il nuovo film di François Ozon con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Emmanuelle Seigner e Kristin Scott Thomas, tratto dalla commedia teatrale spagnola “Il ragazzo dell’ultimo banco” di Juan Mayorga.

Nel film si alternano due piani narrativi: quello della storia, in cui si racconta il rapporto tra l’insegnante e l’allievo, e quello del romanzo a puntate, che svela i retroscena della felice famiglia borghese in cui s’insinua il giovane Claude. Il sempre preciso Ozon costruisce una commedia ai confini col thriller, citando Hitchcock e il Woody Allen di “Match Point”, mantenendo viva l’attenzione dello spettatore, almeno durante la prima parte finché il film non tende a ripetersi e squilibrarsi. Divertenti le parti in cui il regista francese scherza sull’arte contemporanea con improbabili e bizzarri oggetti da galleria.

Ozon fa con questo film una riflessione sul processo creativo della narrazione e sulla fruizione del lettore/spettatore che rimane, purtroppo, fredda, inconcludente ed auto compiaciuta. Peccato. Aspettiamo di vedere “Jeune & Jolie” in concorso al 66° Festival di Cannes.

“Nella Casa” è nelle sale dal 18 aprile distribuito da Bim.

 

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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:

Serena Nannelli, Il Giornale
Il prolifico Francois Ozon, (regista di quattordici film in quattordici anni), supera se stesso mischiando in modo originale intrattenimento intellettuale e atmosfere thriller. (…) La recitazione di tutti quanti è superba; la scrittura è impreziosita di battute sofisticate e dialoghi taglienti.

Corriere della Sera
Nella casa, è una specie di puzzle sul tema della creazione, vista volta a volta come condivisione, voyeurismo, compensazione, invidia, sogno (e anche qui, chi più ne ha più ne metta) ma è soprattutto una nuova variazione sul tema dell’apparenze e della realtà (…) Ozon, che l’ha adattata, ha fondamentalmente messo un po’ «d’ordine» nel magma di dialoghi e pensieri che si scambiavano i due protagonisti, trasferendo l’azione in Francia(…) Non tutto funziona alla perfezione, a cominciare da un doppiaggio a volte insoddisfacente.

Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
(…) Ozon imbastisce con limpida finezza il complesso tessuto tematico, ma gli aspetti emozionali, gli angoli oscuri ne escono come ingabbiati, sacrificati.

Fabio Ferzetti, Il Messaggero
(…) Brillante variazione sui temi cari a Ozon, l’eros, la creazione, la seduzione, il potere delle immagini e delle parole. Con un epilogo non all’altezza del resto, anche se Ozon gioca a carte scoperte(il finale è sempre la cosa più difficile). Che comunque non pregiudica l’intelligenza e il divertimento del gioco a cui siamo invitati.

Valerio Sammarco, Cinematografo.it
Ozon e le infinite possibilità di un racconto: creazione e fruizione vanno a braccetto, scrittura e cinema si ritrovano.

Giovanni Ottone, MYmovies.it
Professore e studente tra realtà, finzione e manipolazione reciproca: una commedia drammatica seducente e sarcastica

1 commento

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