Home Uncategorized “Into Darkness – Star Trek”: tornano al cinema Spock e il capitano...

“Into Darkness – Star Trek”: tornano al cinema Spock e il capitano Kirk

“Into Darkness – Star Trek” è il dodicesimo adattamento cinematografico tratto dalla celebre serie televisiva, e per la seconda volta le avventure dell’Enterprise sono dirette da J.J. Abrams

Il creatore di “Alias”, “Lost” e “Fringe” colpisce ancora. J.J. Abrams torna a far sognare i fan del cinema fantascientifico tornando a dirigere, dopo quattro anni, i membri dell’Enterprise in una nuova avventura, “Into Darkness – Star Trek”.

Il capitano Kirk (Chris Pine), il vulcaniano Spock (Zachary Quinto), dopo aver appianato quasi tutte le divergenze iniziali, lavorano insieme al resto dell’equipaggio della nave stellare vagando nelle profondità dell’Universo, salvando popolazioni a volte ignare della loro esistenza. Ma il pericolo più grande non viene dall’esterno. Dopo un attentato all’interno del quartier generale londinese l’intera flotta stellare sarà costretta a combattere una minaccia molto più potente, Khan (Benedict Cumberbatch).

134 minuti di pellicola che scivolano via come un soffio. Grazie al 3D lo spettatore è catapultato nei meandri più profondi dello spazio interstellare, coadiuvato da visual effects e CGI di altissimo livello. J.J. Abrams non si smentisce mai in questo campo, realizzando ancora una volta un prodotto perfetto, che bilancia entertainment e divertimento con una narrazione fluida, che mantiene fede alla serie televisiva originale (regalando anche qualche piccola gioia aggiuntiva agli aficionados di vecchia data).

Il cast, che aveva già convinto nel precedente capitolo, in “Into Darkness – Star Trek” si riconferma all’altezza della parte. Senza contare le new entry, in particolar modo il villain Khan. Apprezzato e ammirato nella serie televisiva della BBC “Sherlock”, Benedict Cumberbatch ha decisamente dato prova del suo talento vestendo i panni dark di Khan. Voce perfetta e recitazione impeccabile per un talento ancora poco sfruttato sul grande schermo.

La sceneggiatura mette inoltre in risalto il consolidamento del rapporto d’amicizia fra l’apparentemente privo di emozioni Spock e l’impetuoso Capitano Kirk, ed esalta e caratterizza in maniera impeccabile anche gli altri personaggi, passando dall’irriverente e beffardo Scotty di Simon Pegg, elogiando la forza e sensualità l’Uhura di Zoe Saldana fino a rendere ironico e essenziale il dottor Bones di Karl Urban.

“Into Darkness – Star Trek” esce nelle sale italiane il 12 giugno, distribuito dalla Universal Pictures.

ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:

Marco Minniti, Movieplayer.it
Into Darkness conferma la capacità di Abrams di reimmaginare e reinterpretare un universo, accostandovisi con rispetto ma adattandolo ai gusti correnti. Con un villain d’eccezione, che dà vita e motivazioni nuove a uno dei personaggi classici della saga.

Gabriele Niola, MYmovies.it
Abrams non solo non ha paura di un confronto o della fedeltà con la serie (con una mano innesta un altro dei personaggi classici e con l’altra tramuta l’amicizia tra Spock e Kirk in un bromance moderno dove, come amanti, i due sovrappongono le mani da parti opposte di un vetro) ma è il primo che in questi anni di film tratti da altri lungometraggi o da materiale televisivo, cerca un rapporto diretto, continuo ed esplicito con il testo di partenza. Con l’esperienza maturata su entrambi gli schermi non si accontenta di una filiazione tra le due saghe e pretende una compenetrazione molto più complessa, perchè sa che la narrazione avviene nella testa degli spettatori, luogo in cui già esiste una mitologia trekkista con cui fare i conti (si sia fan o meno non si può ignorare l’esistenza della serie). E da gran narratore Abrams vuole indirizzare questa relazione.
Infatti non solo questo film rielabora, ribalta e rimescola molti momenti già visti negli scontri con Kahn ma con un salto metacinematografico non da poco e una metafora a questo punto sottilissima, in Into Darkness Abrams riesce effettivamente a far dialogare, nel senso stretto del termine, il suo Star Trek con lo Star Trek classico, lasciando addirittura che il secondo suggerisca al primo come risolvere la minaccia che incombe attingendo alla propria storia.

Gianluca Arnone, Cinematografo.it
Si può forse rimproverare al nuovo Star Trek un approccio ingenuo, persino elementare, ma stiamo comunque parlando di un ottimo blockbuster non di un trattato di filosofia. Da questo punto di vista c’è poco da obiettare: confezione di lusso, cast all’altezza, battute fulminanti e una drammaturgia con il metronomo.
La chiave dell’operazione è proprio il ritmo, il fraseggio morbido e pulito del montaggio, il movimento fluido della macchina da presa, una messa in scena che sembra dettata dagli archi e dai tromboni della magnifica colonna sonora di Michael Giacchino.
Abrams ci regala un’esperienza di visione senza gravità, facendoci fluttuare nello spazio come dentro a una campana di vetro. La sua mano ci culla, disegnando curve di una molle deriva.
Riassaporiamo il piacere infantile del cinema. Felici e narcotizzati, dimentichiamo: dove siamo e che cosa abbiamo davanti. E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Adriano Ercolani, Film.it
Curatissimo nella confezione senza risultare inutilmente magniloquente – altra qualità estetica che accomuna il cinema di Abrams e quello di Spielberg – Into Darkness è un lungometraggio intelligentissimo ma soprattutto potente. Non frastorna lo spettatore con lo spettacolo ma lo entusiasma con l’energia sprigionata dall’equilibrio tra storia e messa in scena. è un dono sempre più raro nel cinema mainstream americano, e per questo va maggiormente evidenziato e applaudito.

Daniela Catelli, ComingSoon.it
Into Darkness. Star Trek è spettacolare, divertente, disseminato di citazioni per i fan ma godibile anche per i profani. Abrams & Co. dimostrano di sapere molto bene cosa si deve fare in un reboot: non azzerare il passato, ma tenerne conto per cambiarlo. Ecco dunque che continuano a inserire nomi, eventi ed oggetti cari a tutti gli appassionati (addirittura un “Tribble”!), portando avanti però un discorso nuovo e per molti versi totalmente sganciato dalla cronologia della serie (in tutte le sue accezioni: telefilm, film, romanzi e fumetti).

 

 

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here