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Johnny Depp e Armie Hammer: un “Tonto” e un Ranger nel Far West!

Arriva in Italia “The Lone Ranger”, il nuovo film Disney diretto dal regista dei “Pirati dei Caraibi” Gore Verbinski, con Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Armie Hammer

Un ranger solitario e un indiano senza tribù. Due emarginati dalla società, il primo a causa dei suoi alti valori morali e della fede cieca e incondizionata verso il sistema giudiziario, l’altro per aver ceduto alla tentazione dell’oro
John Reid (Armie Hammer) e Tonto (Johnny Depp) sono la strana coppia cinematografica portata sul grande schermo da Mister “Pirati dei Caraibi” Gore Verbinski.

Dopo una spietata imboscata tutti i ranger del Texas vengono annientati. L’unico a sopravvivere al massacro è John Reid, un idealistico procuratore che ha dedicato la sua vita alla giustizia. Curato dal nativo americano Tonto i due, seppur diversi, si uniscono nella vendetta contro il nemico comune. John Reid decide però di indossare una maschera per preservare la sua vera identità, essendo l’ultimo dei ranger texani rimasti in vita e creduto ancora morto dal criminale più ricercato del West, Butch Cavendish (William Fichtner).

L’impegno registico è evidente, la fotografia e la colonna sonora (curata da Hans Zimmer) sono perfette, ben congeniate e studiate con cura, per rendere lo spettatore partecipe e protagonista nelle polverose atmosfere del deserto Texano.

Lo stile narrativo, molto simile a quello de “I Pirati dei Caraibi”, rassicura e convince, ma la sceneggiatura, pur essendo ben costruita, delle volte risulta troppo dilatata, rendendo purtroppo a tratti eccessivamente fiacca la narrazione.

Un valore aggiunto viene da una particolare scelta registica, decisamente in controtendenza rispetto l’attuale canone hollywoodiano. Gore Verbinski infatti non ama girare le scene d’azione con l’ausilio del green screen. Non importa quanto siano difficili, o rischiose. Ed è per questo motivo che Armie Hammer si è ritrovato sospeso su un precipizio nei Canyon dello Utah su una piattaforma fatta di travi di legno, il tutto legato solo da una corda. Coraggioso Verbinski ma soprattutto coraggioso Hammer!

“The Lone Ranger” si candida dunque a pieno titolo fra i film tormentone dell’Estate cinematografica, con un Johnny Depp sempre più aduso all’uso della maschera per esaltare il suo stile recitativo, un brillante Armie Hammer e una iconica Helena Bonham Carter nonostante la sua interpretazione sia solo un cameo all’interno del film.

Nelle sale dal 3 luglio, distribuito da Walt Disney.

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TRAILER

The Lone Ranger - Trailer Ufficiale Italiano | HD

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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:  

Roberto Nepoti, La Repubblica
Anche il “genere americano per eccellenza” si adatta alle logiche del postmoderno: The Lone Ranger somiglia molto di più a un episodio dei Pirati dei Caraibi che a un western di Ford con John Wayne. Palesemente scelto per offrire a Depp un nuovo personaggio di culto dopo Jack Sparrow, il bizzarro indiano Tonto (che nella serie originale era taciturno e qui diventa logorroico), il film, pieno di treni, cavalli, pellerossa e giacche azzurre, pare una visita guidata a Disneyland, nel parco tematico dedicato alla Frontiera.

Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
Giocato sul racconto un po’ buffo, un po’ epico e un po’ malinconico di Tonto, il film fatica a trovare un registro unitario restando in bilico fra western, commedia e pellicola per ragazzi. D’altra parte, momento per momento è godibilissimo, vuoi per i valori della messa in scena (fra cui una splendida ambientazione senza badare a spese), vuoi per il ritmo dell’azione; vuoi per l’accattivante simpatia di Hammer e lo stralunato umorismo del carismatico Depp.

Dario Zonta, L’Unità
(…) che si tratti di un’operazione di ripescaggio nostalgico lo si capisce all’nizio del film (…) C’è da dire, comunque, che il vero protagonista è Tonto, interpretato da Johnny Depp, sulla cui fama piratesca è stato eretto questo nuovo colossal western il cui esito è però incerto.

Federico Pontiggia, Cinematografo.it
Giudicherà il pubblico, ovviamente, ma la sensazione è che senza strafare ed entusiasmare “The Lone Ranger” possa ripagarsi il budget (250 milioni di dollari dichiarati, e sottostimati) e mettere in cassa più di qualche spicciolo.
Perché? La cucina caraibica fa fusion con il tex-mex senza palato ferire, il ritmo non perde troppi colpi nonostante le due ore e mezzo di durata, l’ironia e il nonsense rubano qualche buona scena, Depp e Hammer lavorano sulla chimica, e pazienza se qualche attore – Ruth “Boccalarga” Wilson, Helena Bonham Carter, senza una gamba e molto altro – stecca.
Entertainment di frontiera, frizzi e lazzi western, ma con (oltre alla durata proibitiva: 149 minuti…) un tot di melassa action e buoni sentimenti nella fondina da far sbiancare perfino il nostro Tex: fatevelo piacere, se potete, altrimenti… back to Rango?

Marianna Cappi, MYmovies.it
Dopo i pirati, Verbinski e compagni giocano a indiani e cowboy. Il gusto c’è, ma l’entusiasmo è temperato.

Federico Gironi, ComingSoon.it
Nel corso di quasi due ore e mezza di film, si passano in rassegna praticamente tutti gli stereotipi del cinema western, dalla ferrovia agli indiani, dal giustiziere ai banditi, dai deserti ai canyon alle cittadine di frontiera, alternandoli nel corso di una narrazione che trova più di un’ispirazione estetica e narrativa nel Rango dello stesso Verbinski (…) Terminato il giro di giostra, ci si scrolla di dosso senza troppa fatica il polverone spettacolare che The Lone Ranger ha sollevato per nascondere la sua carenza di sostanza. Con i tempi che corrono, le cose potevano andare peggio: ma Un altro biglietto è da escludersi. Come dice Tonto al Ranger quando sul finale si arrischia a manifestare troppa soddisfazione: “Non farlo mai più”: una volta basta e avanza.

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