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“The Wolf of Wall Street”: l’America ingorda e dissoluta di Scorsese e DiCaprio

Nelle sale dal 23 Gennaio il film candidato a 5 premi Oscar

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Forti di un sodalizio cinematografico tra i più saldi e riusciti degli ultimi anni, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio tornano insieme sul grande schermo per la quinta volta con “The Wolf of Wall Street”.

Basato su una storia vera, il film racconta l’impressionante e avida ascesa di Jordan Belfort, il broker di New York che conquistò un’incredibile fortuna truffando milioni di investitori. Una ricchezza che utilizzò per permettersi auto, droghe e bellissime donne in maniera tracotante, inarrestabile e autodistruttiva.
A dare corpo al protagonista uno straordinario e smisurato (sia nel talento che nell’interpretazione) Leonardo DiCaprio, attorniato da eccellenti comprimari: Jonah Hill, Jon Bernthal, la bellissima Margot Robbie, Jean Dujardin (“The Artist”) e, soprattutto, lo straordinario Matthew McConaughey (che pur apparendo solo nei primi minuti del film lascia un’impronta indelebile con un monologo da standing ovation).

Con quasi tre ore di sniffate, orge e risate Scorsese dimostra una vitalità che fa invidia a registi molto più giovani di lui, capace a 71 anni di raccontare ancora, senza moralizzare, gli eccessi, la corruzione e la degenerazione di un’America superficiale e ingorda, in cui il successo è inseguito e ottenuto ad ogni costo. Un overdose di scene indimenticabili con un DiCaprio all’apice del suo istrionismo.
Se qualcosa si poteva migliorare era solo accorciare di una ventina di minuti il film che comunque mantiene un ritmo impeccabile per l’intera durata.

Candidato a 5 premi Oscar, tra cui miglior film, regia, attore protagonista e non, “The Wolf of Wall Street” è al cinema dal 23 Gennaio, distribuito da 01 Distribution. Imperdibile.

Curiosità: “The Wolf of Wall Street” ha un primato, quello del più alto numero di “fuck” (567) mai pronunciati in un film.

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Video

Trailer, clip e interviste a Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese

THE WOLF OF WALL STREET, Trailer, Clip e Interviste a Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese

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Poster

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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA

The New Yorker
Il nuovo film Scorsese, basato sull’autobiografia di Jordan Belfort, un broker che ha fatto una fortuna sulla vendita fraudolenta di titoli dal basso valore e ha speso una fortuna in droga e sesso, è un esuberante inno alla rivolta. È come farsi un’endovena di cinema che dura tre ore. E non vorremmo che durasse un minuto di meno.

Time
Al di là della qualità del film, The Wolf of Wall Street è una critica o una celebrazione dello stile di vita di Jordan Belfort, un uomo che non ha rispetto di niente tranne che per il denaro?.

Todd McCarthy, Hollywood Reporter
Il prezzo dell’ avidità e dell’eccesso ritratti in uno stile grandioso, lirico e perfino spesso molto divertente

Scott Foundas, Variety
Un grande film baccanale turbolento che scuote fino a quasi abbattere la sua struttura, ma che fa restare incollati per mera virtù della sua incontenibile energia della regia e una star, Leonardo DiCaprio, capace di accendersi e diventare così elettrico da far resuscitare i morti.

Peter Travers, Rolling Stone
Scorsese sferra un colpo duro alla cultura Jackpot Americana grazie alla sceneggiatura coraggiosa di Therence Winter dei Soprano. Le risate sono spietate a non finire e piene di veleno.

Paolo D’Agostini, la Repubblica
(…) L’effetto è travolgente, malgrado le tre ore di durata. Ma tanta sfrontatezza, e tanta comicità, non sembrano appartenere a Scorsese. Chissà che proprio questa volta, con un film per lui così anomalo, non finisca per aggiudicarsi quell’Oscar al miglior film che mai ha ricevuto prima.

Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
Impossibile parlare di The Wolf of Wall Street, candidato a svariati Oscar (fra cui miglior film, regia e miglior attore), senza tener conto del dibattito che ha acceso negli Stati Uniti. Il cui nocciolo è il seguente: è moralmente corretto portare sullo schermo, senza alcun (almeno apparente) filtro critico, le plateali gesta di un truffatore tossicomane e sessuomane? Non si rischia di farne la celebrazione? Soprattutto se il film è firmato da un maestro del cinema come Martin Scorsese e se il personaggio è impersonato da un divo con la faccia d’angelo come Leo Di Caprio (…) La nostra impressione è che Scorsese sia rimasto colpito non tanto dal personaggio, quanto dal quadro d’insieme che emerge dallo spaccato di vita (…) nel loro rutilante squallore, alcune scene di questo film sferzante seppur disuguale rimarranno nella storia del cinema.

Marzia Gandolfi, MYmovies.it
Commedia nera e stupefacente senza redenzione, brillante analisi antropologica sull’avidità.

Simona Santoni, Panorama.it
The Wolf of Wall Street è la fiera degli eccessi e una vera orgia cinematografica, di toni, luci, interpretazioni.

Adriano Ercolani, Film.it
(…) Un prodotto gioioso, immorale, repellente, senza quell’ansia catartica, quel desiderio di redenzione che pervadeva ferocemente il cinema di Scorsese (…).

Giorgio Viaro, BestMovie.it
(…) ci sono nudi frontali ogni cinque minuti, e ogni genere di scorrettezza politica che vi venga in mente è dieci volte peggio di come ve l’aspettate. Tutto avviene e si ripete fino alla saturazione: donne droga soldi fuck droga sesso donne fuck “Quaaaaaaaaalude”. Poi, quasi alla fine, un’agghiaciante scenetta familiare di violenza e abuso squarcia il teatrino demente e sposta il senso di tutto il film. Titoli di coda. Applausi.

Antonio Maria Abate, Cineblog.it
(…) The Wolf of Wall Street possa a pieno titolo considerarsi un film risolutamente DiCaprio-centrico. Non solo perché quest’ultimo ne è l’essenziale ed ineguagliabile mattatore, ma proprio perché strutturalmente costruito a sua misura, concepito per conferire il massimo rilievo alla sua prova. Che per inciso, è di altissimo livello.

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