Torna sul grande schermo il patriottico Avenger contro un nemico che viene dal passato
Dopo il successo degli Avengers, Chris Evans torna a vestire i panni di Capitan America nel secondo capitolo monografico dedicato al supereroe: “Captain America: The Winter Soldier”.
Successivamente alla battaglia di New York Steve Rogers cerca di ricostruirsi una vita e aggiornarsi su un mondo che non gli appartiene essendo nato nel 1918 (eh si, 95 anni e non sentirli!). Tra le cose annotate (fateci caso quando andrete al cinema) anche recuperare la discografia di…Vasco Rossi!
Il suo scopo nella vita è sempre quello di proteggere il mondo e per farlo si arruola nello S.H.I.E.L.D., fin quando non scopre che la vecchia minaccia che incombeva sul mondo nella seconda guerra mondiale (l’Hydra) non si è infiltrata anche nella più sicura roccaforte della lotta contro il male.
Un film corale e una spy story con un pizzico di superpoteri e supereroi sparsi qua e la nella narrazione. Molto spesso capita di cadere un po’ dalle nuvole quando Steve Rogers (aka Captain America) si lancia dal quarantesimo piano di un edificio senza neanche farsi un graffio, protetto solo dal suo fedele scudo. Questo accade non solo perché Mr. Evans non indossa (per gran parte del tempo) la sua tuta da combattimento ma soprattutto perché, per la prima volta nella storia dei cinecomic Marvel, viene prestata una maggiore attenzione alla sceneggiatura, alla costruzione di una storia solida, a supporto dei (sempre) meravigliosi visual effects.
Cast d’eccezione (a capo dello S.H.I.E.L.D. c’è niente meno che Robert Redford) per un cinecomic che ricorda tanto “Intrigo Internazionale” di Alfred Hitchcock. Tra gli interpreti anche Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Emily VanCamp, Samuel L. Jackson, Hayley Atwell, Dominic Cooper, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Stan Lee, Frank Grillo, Jenny Agutter, Toby Jones, Alan Dale.
PS. Essendo un film Marvel, vi aspettano due scene extra all’inizio e alla fine dei titoli di coda, quindi tassativamente vietato uscire dalla sala subito dopo la fine del film!
“Captain America: The Winter Soldier” è al cinema da 26 Marzo distribuito da Walt Disney Pictures.
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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA
Maurizio Porro, Corriere della Sera
Spy story più che fumetto, sembra girato in guerra fredda per cui non stupisce trovare Redford in clima anni 70, con piani segreti del Grande Fratello Informatico che minaccia l’umanità.
Paolo D’Agostini, la Repubblica
(…) Prima considerazione: il gigantismo dei pur divertenti film ispirati ai famosi fumetti porta un ovvio guadagno in intrattenimento ma sconta anche qualche perdita. Anche noi come Rogers rimpiangiamo la semplicità ingenua di provenienza. Seconda: la zuppa è sempre la stessa, eppure resiste integra la suggestione di ciò che ebbe il compito di rappresentare nell’immaginario collettivo la superiorità americanodemocratica.
Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
Anche se le grandi scene d’azione risultano a tratti sovrabbondanti ed eccessive, il ritmo del racconto è ottimo, i caratteri ben tratteggiati, gli interpreti efficaci, i valori produttivi impeccabili. Insomma, ci sono tutte le premesse perché Winter Soldier si confermi l’ennesimo successo di box office della Marvel
Francesco Alò, Il Messaggero
Fantastico Chris Evans nei panni attillati del protagonista, convincente Redford e più spiritosa che bella Scarlett Johansson come Vedova Nera. Gran finale con il nostro eroe che sposa le teorie di Julian Assange e Edward Snowden. Che un cinefumetto con Capitan America potesse essere così antigovernativo è realmente rivoluzionario.
Maurizio Acerbi, il Giornale
La prima ora del nuovo Capitan America è, per certi versi, spiazzante. (…) La sceneggiatura mixa perfettamente tutti i personaggi, memore della ricetta fortunata di The Avengers. Del resto, la Johansson è in grande forma e il duo Jackson&Redford è una spanna sopra la media. Pazienza, dunque, se “Cap”Chris Evans si sforzi inutilmente di trovare varianti alla sua monoespressività.
Gabriele Niola, MYmovies.it
Un film di passaggio utile più che altro a portare avanti la trama verso il prossimo Avengers.
Marco Minniti, Movieplayer.it
La seconda avventura dell’eroe Marvel assume una forte valenza politica, occhieggiando al miglior cinema americano degli anni ’70, ed espandendo in dimensioni e complessità il suo universo di riferimento.
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