Al suo quinto film il talentuoso regista 25enne canadese arriva finalmente nelle sale italiane, dopo aver vinto il premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes.
Al suo quinto film il talentuoso regista 25enne canadese arriva finalmente nelle sale italiane, dopo aver vinto il premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes.Dopo quattro film e dopo essersi fatto conoscere al Festival di Cannes ed aver conquistato il soprannome di enfant prodige del cinema internazionale, Xavier Dolan arriva finalmente, per la prima volta, anche nelle sale italiane con “Mommy”.
Il suo primo lungometraggio (J’ai tué ma mère/Ho ucciso mia madre) Dolan l’ha girato ad appena 19 anni, firmando un esordio raro, di quelli che lasciano il segno. Poi, nell’ordine, sono arrivati “Les Amours imaginaires”, “Laurence Anyways” e “Tom à la ferme”, tutti ignorati dalle distribuzioni italiane. Adesso, grazie a Good Films, anche il pubblico italiano potrà scoprire questo giovane e talentuoso regista che promette di portare una boccata d’ossigeno nel panorama cinematografico internazionale.
Protagonista di “Mommy” è un’esuberante giovane mamma vedova costretta a prendere in custodia a tempo pieno suo figlio, un turbolento quindicenne in preda a violente crisi e affetto da sindrome da deficit di attenzione. Straordinari interpreti del film sono Anne Dorval, il 17enne Antoine-Olivier Pilon e Suzanne Clément, meravigliosamente affiatati.
Girato nell’insolito formato 1:1 che ricorda quello della Polaroid e rispecchia gli orizzonti confinati e ristretti dei suoi protagonisti, da cui è impossibile distogliere l’attenzione, “Mommy” conferma, nonostante la sua giovane età, la forte personalità del giovane regista canadese che torna ad affrontare il suo chiodo fisso, ossia il rapporto madre-figlio, firmando un film intenso e coinvolgente, fatto di splendide immagini corredate da una colonna sonora a tratti invadente ma mai stucchevole, con brani utilizzati nella loro interezza. Ciò che colpisce maggiormente sono la libertà e l’energia espressiva che Dolan si prende in maniera sfacciata per raccontare una storia dolorosa sul complicato rapporto tra un figlio e un genitore incapace ad accettarne la diversità. Negli occhi e nelle orecchie dello spettatore riecheggia un urlato “liberté” che coincide con una scena indimenticabile e sembra riferirsi anche alla libertà creativa che il regista rivendica. Una sorprendente sequenza (che non sveliamo) destinata a rimanere nella storia del cinema, che ha conquistato un applauso a scena aperta all’ultimo Festival di Cannes, dove il film è stato presentato in concorso ottenendo il Premio della Giuria ex-æquo con Jean-Luc Godard.
“Mommy” è al cinema dal 4 dicembre in circa 60 sale.
Uno dei film più belli dell’anno, assolutamente da non perdere.
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