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“Noi e la Giulia”: la commedia non è mai stata più seria

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di Francesca Lisa

Giunto alla sua terza regia cinematografica, con “Noi e la Giulia”, prodotto da Warner Bros. Italia e IIF, Edoardo Leo torna dietro la macchina da presa con una commedia liberamente ispirata a “Giulia 1300 e altri miracoli”, romanzo di Fabio Bartolomei, in cui è protagonista a fianco di un manipolo di non più giovanissimi sognatori.

In quest’ultimo lavoro, tre quarantenni (Edoardo Leo, Luca Argentero e Stefano Fresi), per varie ragioni in crisi con i rispettivi lavori, si trovano uniti nella fuga dall’asfissiante capitale con il sogno dell’acquisto di un casolare in una imprecisata regione del Sud Italia. A corto di soldi, i tre scelgono di acquisire in società lo stabile, con l’obiettivo di farne un agriturismo. Nel giro di poco tempo, al gruppo si aggiungerà dapprima un infervorato Claudio Amendola, inizialmente spinto da un conto in sospeso con Leo, in seguito una trasognata toscana, incinta e con ottime doti culinarie (Anna Foglietta). La possibilità di crearsi un’alternativa rispetto a un percorso di vita già prefissato, fatto di grigi uffici o, all’estremo, di repentini licenziamenti causa crisi, fa da collante all’avventura improntata al recupero di un meraviglioso luogo immerso in una campagna assolata e silenziosa. Il sogno del riscatto, però, sarà bruscamente interrotto dall’avvento di un supponente malavitoso interpretato da Carlo Buccirosso che, a bordo di una smagliante Giulia 1300, esigerà il pizzo necessario all’apertura dell’attività. La risposta degli amici, totalmente inaspettata, sarà la riprova di quanto la resistenza civile, quella invocata in particolare dal nostalgico Amendola, sia ancora possibile e, soprattutto, praticabile.

Il ritmo in crescendo dell’ultimo lavoro di Leo fa sì che la narrazione proceda spedita dall’inizio al finale (aperto), nonostante in alcuni tratti pecchi di qualche ingessatura dovuta a battute tirate, a un’eccessiva caratterizzazione dei personaggi e, non ultima, una retorica non del tutto evitata. Tuttavia, alla luce dello straniante panorama della commedia italiana attuale, la prova di Leo e del suo cast si dimostra all’altezza del genere, distinguendosi sia nelle intenzioni che nella resa dai più che mediocri contemporanei, dando vita a un piacevole racconto capace di trattare con leggerezza tematiche decisamente complesse (dalla crisi, al razzismo, alle mafie). Una storia che al lieto fine preferisce (fortunatamente) l’esortazione alla solidarietà civile contro gli imprevedibili ostacoli della vita.

Il film, distribuito da Warner Bros. Italia, sarà nelle sale da giovedì 19 Febbraio 2015.

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 ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA

Paolo D’Agostini, la Repubblica
L’attore, sceneggiatore e regista romano Edoardo Leo (42 anni) si conferma come risorsa della nuova commedia italiana (…).

Maurizio Porro, Corriere della Sera
Al netto di un pugno di stereotipi di troppo, di un water inutilmente intasato e di un avvio un poco lento, il terzo film di Edoardo Leo (Noi e la Giulia) è una commedia intelligente, superiore al livello medio e mediocre.

Francesco Alò, Il Messaggero
Leo conferma di saper fare buona nuova commedia all’italiana e come regista è sempre più bravo.

Massimo Bertarelli, il Giornale
Simpatica, anche se scombinata e troppo lunga, commedia surreale (…) si ride con inattesa parsimonia.

Paola Casella, MYmovies.it
Edoardo Leo fa passi avanti nella regia e si conferma cantore di tempi precari e disillusi.

Massimo Lastrucci, Ciak Magazine
(…) il racconto di un’impresa buffa più agganciata alla favola di quel che si vorrebbe/dovrebbe che non a un quadro sociale-antropologico cui pure aspira. Le battute a volte sono deboline, a volte persino telefonate e sono richieste al pubblico tanta partecipazione ed empatia per riuscire a far scivolare, senza farsi notare, le forzature delle situazioni, ora incredibili ora impossibili. In più, ogni tanto partono dei commentoni sul poetico/filosofico della digeribilità del mattone. Però, d’altro lato, ci sono sei attori che lavorano davvero molto bene, un amalgama riuscito di personalità diverse (…).

Daniela Catelli, ComingSoon.it
(…) A voler essere proprio pignoli, forse avrebbe giovato al film una durata un po’ inferiore alle quasi due ore, tempo in cui il ritmo efficacemente teso della narrazione rischia di stemperarsi prima del finale. Molto curato tecnicamente, dalla scelta del look dei personaggi alla fotografia e alle musiche, Noi è la Giulia è quello che gli anglosassoni definirebbero “a labour of love”, in cui la palese passione di tutti i partecipanti finisce per trasmettersi anche a chi lo guarda.

Tiziana Morganti, Movieplayer.it
Edoardo Leo torna alla regia e alla commedia con un film che strizza l’occhio a “Smetto quando voglio”, riuscendo però ad andare oltre e a ridere con leggerezza dei fallimenti, propri ed altrui.

Mattia Pasquini, Film.it
Edoardo Leo convince e conquista con una commedia ricca di sfumature e buoni spunti.

Maria Laura Ramello, BestMovie.it
Edoardo Leo tenta la strada di un cinema più europeo (i movimenti di macchina, per numero e varietà, sono ben sopra la media a cui siamo abituati; la fotografia regala alla campagna circostante il casolare un gran numero di sfumature di clima e umore), ma ancorato alla nostra tradizione delle maschere sociali (il camorrista, il sindacalista, il trafficone) e regionali.
Ne esce fuori un ibrido efficace nel veicolare sia gli aspetti da commedia pura che il messaggio di resistenza civile (…), senza considerare che l’idea di partenza è originale e brillante.
Manca, questo sì, la capacità di elevare questo tipo di cinema al di sopra di quella stessa buona normalità che insegue, e magari di gettare le basi di un immaginario nuovo. Ma, ce ne rendiamo conto, sarebbe stato chiedere troppo.

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TRAILER

Noi e la Giulia - Trailer Ufficiale | HD

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POSTER

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