Sarà nelle sale italiane dal 7 aprile, distribuito da Videa, “Mister Chocolat”, il film campione di incassi in Francia diretto da Roschdy Zem, con la star di “Quasi Amici”, Omar Sy e James Thierrée.
Oggi, lunedì 21 marzo, pubblichiamo un approfondimento sul film in occasione della Giornata mondiale contro le discriminazioni razziali.
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L’APPROFONDIMENTO SUL FILM MISTER CHOCOLAT
21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo
Chi era in realtà Mister Chocolat?
Rafael Padilla, in arte Mister Chocolat, è considerato il primo artista nero della storia di Francia. Nasce a Cuba tra il 1865 ed il 1868 da una famiglia africana schiavizzata in quella che allora era una colonia spagnola. I genitori lo affidano ad una vecchia signora cubana. Questa lo vende in cambio di 18 once ad un negoziante di Bilbao. All’età di 14 anni Rafael riesce a fuggire e cerca di mantenersi con piccoli e miseri lavoretti di ogni tipo. Viene scoperto dal celebre clown bianco Tony Grice che, impressionato dalla sua forza fuori dal comune e dalle sue abilità nel ballare, lo prende con sé come domestico tuttofare e come partner per alcuni numeri circensi. Questo è l’inizio di una grande storia e di una grande carriera che renderà Rafael il primo artista nero in Francia.
Il successo e le rappresentazioni commerciali.
La fama raggiunta da Mister Chocolat in Francia e, nello specifico a Parigi, gli ha permesso di diventare un vero e proprio testimonial commerciale. Ha prestato il suo volto e la sua immagine per Michelin, il sapone La Heve e il cioccolato Félix Potin. Quattro illustrazioni del duo Footit e Chocolat sono state realizzate per uno dei più celebri grandi magazzini di Parigi, Le Bon Marché.
Mister Chocolat, tra cinema e letteratura.
La figura di Mister Chocolat è sorprendentemente legata all’invenzione del cinema. Difatti furono proprio i fratelli Lumière a filmare nel 1900 ben sei numeri del duo Footit – Chocolat.
https://catalogue-lumiere.com/series/foottit-et-chocolat/
https://www.youtube.com/watch?v=XjHZ_z23BZY
Oltre alla rappresentazione dei fratelli Lumière, Footit e Chocolat sono immortalati anche con delle foto-pitture animate, interpretando il Guglielmo Tell.
In “Un americano a Parigi” di Vincente Minnelli (1951), Gene Kelly nella danza finale omaggia proprio la celebre rappresentazione di Chocolat realizzata da Toulouse-Lautrec.
In entrambe le versioni cinematografiche di “Moulin Rouge”, di John Huston del 1952 e di Baz Luhrmann del 2001, è presente i personaggio di Chocolat.
Si dice abbia ispirato il personaggio di Lucky nel capolavoro di Samuel Beckett, “Aspettando Godot”.
Mister Chocolat e l’arte
Chocolat è stato rappresentato più volte da Toulouse-Lautrec. Tra i dipinti più celebri vi è “Chocolat dansant sans un bar”.
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DAL 7 APRILE AL CINEMA “MISTER CHOCOLAT”
SINOSSI
Dal circo al teatro, dall’anonimato alla fama, l’incredibile destino del clown Chocolat (Omar Sy), il primo artista nero in Francia. Il duo, senza precedenti, formato insieme a Footit (James Thierrée), divenne molto popolare nella Parigi della Belle Époque, fino a quando questioni legate al denaro, al gioco d’azzardo e alla discriminazione razziale compromisero l’amicizia e la carriera di Chocolat. La straordinaria storia vera di un artista eccezionale.
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