Home Speciali “La botta grossa” in tour nelle sale italiane a novembre e dicembre

“La botta grossa” in tour nelle sale italiane a novembre e dicembre

Arriva nei cinema un film documentario col sapore inaspettato e urgente delle cose reali che accadono, della vita normale in situazioni straordinarie; cinema del reale che sogna di tornare alla realtà. È quanto accade ne “La botta grossa”, il nuovo documentario di Sandro Baldoni, autore di un esordio folgorante come “Strane Storie”, e che qui trova decine di storie strane.

Un film che racconta cosa è accaduto dopo il terremoto del 30 ottobre 2016 che ha nuovamente colpito il Centro Italia, dopo il sisma di Amatrice. Un sisma che non ha fatto vittime, ma sfollato 40.000 abitanti, buttato giù case e paesi, con la forza della scossa più forte in Italia degli ultimi 40 anni. “La botta grossa”, come la chiamano in Umbria e Marche.

Un racconto “da dentro il terremoto” fatto da chi è rimasto fuori di casa, come il regista. Una storia purtroppo già raccontata dai media, con uno stato di emergenza e urgenza che ha il tragico paradosso di rinnovarsi, di procrastinarsi.

Il film ha un tono diverso, devia dall’ultim’ora. Racconta cosa accade a chi perde quasi tutto, da un anno a qui, a noi. Racconta come si sopravvive, e come poi si continua a vivere, nell’attesa di un intervento, da attendere. Non c’è (solo) dramma in questo racconto. C’è il dolore, la perdita, lo sbigottimento. E c’è un lampo, di volontà, di umanità, di auto-organizzazione. Non c’è retorica, al suo posto c’è chi trova ironia, il calore di una battuta. Il lampo per un sorriso. C’è il tentativo di smettere di sopravvivere – chi ha potuto, lo ha già fatto. C’è il tentativo di vivere. Scuotersi, dopo la scossa. E allora Baldoni intraprende un road-movie tra strade dissestate, con incontri in una Pro Loco divenuta una sorta di isola comune; tra villeggiature forzate al mare; scuole improvvisate, palestre divenute studi di psicologo, alternanze tra mondo web e racconti di anziani; o un eremita che solitario fa qualcosa che rappresenta decine di migliaia di persone.

Ne “La botta grossa” si piange, e si ride. E si ricostruisce un’umanità sostenibile. Un film che parla di alcune persone in alcuni luoghi. E a tutti i cittadini di tutta Italia.

“La botta grossa”, prodotto da Acqua su Marte con Rai Cinema, con il sostegno di Lombardia Film Commission, arriva nelle sale italiane distribuito da Luce-Cinecittà, con un tour in moltissimi centri che hanno vissuto il dramma del sisma, e proiezioni e teniture nelle principali città. A cominciare dall’anteprima-evento di domenica 12 novembre al cinema Nuovo Sacher di Roma, presentato dal regista con Nanni Moretti, per poi arrivare a novembre e dicembre sugli schermi.

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