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Valmyn sostiene la riapertura dei cinema e riporta in sala “La Gomera” e “Marie Curie”

Due titoli usciti poco prima del lockdown e di nuovo disponibili sul grande schermo a partire dal 15 giugno

La distribuzione Valmyn ritorna in prima linea, al fianco degli esercenti, e sostiene la riapertura dei cinema, riportando in sala “La Gomera” e “Marie Curie”, due titoli usciti subito prima del lockdown e il cui percorso è stato interrotto. A partire dal 15 giugno, entrambi i film tornano di nuovo disponibili sul grande schermo.

Definito dal New York Times “Un divertissement cinefilo tra Tarantino e i Fratelli Coen”, “La Gomera – L’isola dei fischi”, presentato con successo a Cannes, Toronto, Torino e Trieste, è l’ultimo film di Corneliu Porumboiu (Caméra d’or a Cannes per il film “A Est di Bucarest”). Un ambiguo poliziotto, un’ammaliante femme fatale, e una lingua misteriosa parlata dagli abitanti di un’isola selvaggia: il regista gioca con i generi cinematografici e li sovverte, mischiando poliziesco, noir, western e commedia, per raccontare una storia di personaggi che mentono, in un gioco di potere continuo. Cristi è un ispettore della polizia di Bucarest che ama giocare da entrambe le parti della legge. Gilda, donna scaltra e irresistibile, lo coinvolge in un colpo multimilionario, ma presto i due si troveranno a dover risolvere un puzzle di imprevedibili inganni e tradimenti. L’unica speranza per portare a termine il colpo è immergersi nella bellezza mozzafiato dell’isola de La Gomera, al largo delle coste spagnole, dove impareranno a comunicare con una lingua segreta basata sui fischi. Nel cast Vlad Ivanov (nel ruolo del poliziotto Cristi), Catrinel Marlon (Gilda, la femme fatale), Rodica Lazar (Magda, il capo di Cristi), Agustí Villaronga (il boss), Antonio Buil (Kiko) e Sabin Tambrea (Zsolt).

“Marie Curie”, il film scritto e diretto da Marie Noëlle, interpretato da Karolina Gruszka, racconta gli anni più turbolenti della vita di Marie Curie, quelli compresi tra il 1903, anno in cui Marie e Pierre Curie si recano a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la scoperta della radioattività, e il 1911, quando le venne assegnato il suo secondo Nobel. Nel mezzo, la morte di Pierre, il nuovo amore con il matematico Paul Langevin, lo scandalo. La storia di una donna coraggiosa che, grazie una fulgida intelligenza e un grande talento, riuscì a farsi strada ed ebbe successo in un ambiente scientifico dominato dagli uomini. Ma anche una donna forte, passionale e moderna.

 

 

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