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“Naufragi” da oggi in streaming e il 16 luglio su Sky

Photo: Micaela Ramazzotti in “Naufragi”

Esce oggi in streaming su Apple TV/ iTunes, Google Play, Amazon TVOD, Rakuten e Chili e il 16 luglio su Sky, “Naufragi”, un film scritto e diretto da Stefano Chiantini (Isole, Storie sospese), con protagonista Micaela Ramazzotti.

Un film sul disagio psichico nei rapporti familiari, sul dolore e sullo smarrimento che ne consegue, ma anche sulla capacità delle persone di ricominciare a vivere, nonostante tutto.

Maria, Antonio e i due figli sopravvivono a fatica con il solo stipendio di lui. Nonostante le difficoltà, sono una coppia unita e si amano incondizionatamente. Quando un evento tragico stravolge le cose, Maria deve lottare con tutte le proprie forze per tenere unita la famiglia…

Nella cast Micaela Ramazzotti, Mario Sgueglia, Marguerite Abouet, Lorenzo McGovern ZainiMia McGovern Zaini. Casting curato da Cristina Raffaeli.

Il film, prodotto da Andrea Petrozzi, è una produzione World Video Production con Rai Cinema, in coproduzione con la francese Offshore, si avvale della direzione della fotografia di Claudio Cofrancesco, delle scenografie di Ludovica Ferrario, dei costumi di Marta Passarini, delle musiche di Piernicola Di Muro e del montaggio firmato da Luca Benedetti. Distribuito da Adler Entertainment.

“Naufragi” è un racconto che vorrebbe porsi come una ricerca nella semplice direzione della statura umana dei suoi personaggi, tratteggiarne con segni decisi il profilo psicologico e indagarne l’animo. Non mi interessa in questo caso dare letture e proporre il mio sguardo sul mondo attraverso il linguaggio cinematografico, mi interessa solo che il film sia pulsante e traboccante di stati dell’animo, che la tecnica sia subordinata alla poetica. “Naufragi” contiene in sé numerosi temi che s’intrecciano tra di loro: il tema del disagio psichico nei rapporti familiari, il senso di colpa, l’impossibile elaborazione di un lutto, lo sgretolarsi dei rapporti familiari e il loro ricostituirsi sotto forme diverse. “Naufragi” è essenzialmente un film sul dolore e sullo smarrimento che ne consegue, sulla resistenza delle persone al dolore e sulla loro capacità di ricominciare a vivere nonostante tutto. Senza nessuna retorica, nessuna enfasi, ma attraverso un racconto che lavora sulla “sottrazione”, sull’assenza, sul vuoto. Essenziale, scarno, aspro, ma traboccante di sangue pulsante come solo la vita vera sa essere. [Stefano Chiantini]

 

 

 

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