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“Italia. Il fuoco, la cenere”, tour nelle sale

Italia. Il fuoco, la cenere

Arriva nei cinema italiani dopo essere stato presentato e premiato all’ultimo Torino Film Festival “Italia. Il fuoco, la cenere”, il film d’archivio diretto da Céline Gailleurd e Olivier Bohler, che racconta i primi 35 anni di vita del cinema italiano, dal 1896 al 1929. Il racconto documentatissimo, visionario e onirico del cinema muto italiano, un omaggio d’amore e ricostruzione a una delle più grandi cinematografie della storia.

Coproduzione tra Italia e Francia, prodotto da Articolture e Nocturnes Productions, in associazione con Luce Cinecittà – che lo distribuisce nelle sale – il film di Gailleurd e Bohler è stato presentato in prima mondiale a Torino dove è stato insignito del premio collaterale Flat Parioli per il miglior film tra le opere di finzione e documentarie del festival “che maggiormente si interroga sull’identità del cinema e dei suoi linguaggi”.

“Italia. Il fuoco, la cenere” ci fa rivivere una stagione troppo poco conosciuta, quella del cinema muto italiano, che ha dato vita a generi, divi, registi, drammaturgie, rimasti immortali.

Attraverso l’uso di materiali filmici straordinari, provenienti dalle cineteche di mezza Europa, e le voci narranti di Isabella Rossellini per l’edizione italiana e di Fanny Ardant per quella francese, che interpretano le parole di spettatori d’epoca come Luigi Pirandello, Antonio Gramsci, Salvador Dalì, Francesca Bertini, Federico Fellini, Alessandro Blasetti… il documentario permette a tanti spettatori di scoprire per la prima volta film, cineasti e attori poco noti, ma che costituiscono una parte immensa della storia del cinema. Film estremamente rari se si considera che oggi rimane appena un 15% della totalità dei titoli girati all’epoca.

La pellicola arriva nelle sale dal 10 maggio per tutto il mese, con un tour di proiezioni evento accompagnato dai registi, che toccherà Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Modena, Firenze, Catania e altre città.

SINOSSI. Un viaggio documentato, lirico e visionario, dentro un universo troppo spesso sconosciuto: le origini del cinema muto italiano. Un’arte e un’industria folgorante, che ha fatto brillare le prime star internazionali, dato vita al peplum, a melò e film avventurosi, e lanciato i primi cineasti. Nel suo mondo di fasti e deliri romantici, tra il simbolismo di Verdi e il decadentismo dannunziano, questo cinema ha goduto di fama internazionale, affascinando folle, intellettuali e artisti di tutta Europa, fino ad arrivare negli Stati Uniti e in Sudamerica. I protagonisti di “Italia. Il fuoco, la cenere” sono registi e registe, attori e attrici, tecnici e critici che hanno contribuito all’esuberante originalità di quel cinema. Raccontato dalla voce di Isabella Rossellini per l’edizione italiana, e di Fanny Ardant per quella francese, che interpretano le eccezionali immagini d’archivio – di cui molte inedite e rare – attraverso le parole originali di chi ha contribuito e assistito a quella rivoluzione estetica e culturale, il film fa riaffiorare un’epoca di splendori e la storia di un Paese, che presto cadrà nel baratro del fascismo. Un’arte dedita al sublime, alla raffinatezza e alla morte, dalle cui ceneri rinascerà una delle più grandi cinematografie del mondo.

NOTA BREVE DEGLI AUTORI. Abbiamo scelto di lasciare la parola a coloro che quelle immagini le hanno create o ne sono stati spettatori. Pirandello, Dalì, Canudo, Gramsci, Pastrone, Fellini, la Bertini… Loro stessi ci fanno rivivere ciò che questi uomini e queste donne hanno visto in quei film, ciò che li ha estasiati, meravigliati o stravolti. Le bobine in nitrato, sopravvissute nelle Cineteche d’Europa che abbiamo visitato, incarnano tutta la memoria del cinema e la fragilità stessa di questa memoria, la sua bellezza splendente e la sua inesorabile decomposizione. Guardandole, abbiamo preso coscienza che l’archivio è, esso stesso, materia estetica…

 


 

 

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