
“The Substance” di Coralie Fargeat torna al cinema dal 6 febbraio distribuito da I Wonder Pictures e Wise Pictures.
Il film ha ottenuto 5 candidature agli Oscar 2025: miglior film, miglior regista, miglior attrice protagonista (Demi Moore, già premiata ai Golden Globe), miglior sceneggiatura originale (già celebrata con un premio al Festival di Cannes), miglior trucco e acconciature. Si tratta già di un risultato importante per un’opera capace di trascendere il genere horror e portare al pubblico un’esperienza cinematografica unica, capace di emozionare, sorprendere e coinvolgere ma anche di stimolare domande e accendere il dibattito.
Il film dalla sua uscita al cinema non ha mai smesso di far parlare di sé, e si è rivelato grande protagonista di questa awards season. Oltre alle nomination agli Oscar e alla vittoria di Demi Moore ai Golden Globe, ha infatti già raccolto ben 5 candidature ai BAFTA, il premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, il premio del pubblico per la sezione Midnight Madness al Festival di Toronto, è stato candidato a 4 EFA vincendone 2 (miglior fotografia e migliori effetti visivi) e ha ricevuto, tra le altre, 2 nomination ai Film Independent Spirit Award, 4 nomination ai Saturn Award, 1 nomination ai Gotham Awards, e numerose candidature ai vari premi dei circoli della critica statunitense.
“The Substance” ci proietta nel mondo di Elisabeth Sparkle, ex star di Hollywood che allo scoccare dei 50 anni vede la sua carriera ormai al capolinea. Quanto è disposta a mettere in gioco per non essere messa da parte e venire dimenticata? La soluzione per soddisfare le proprie ambizioni, perseguendo ossessivamente l’ideale di giovinezza e perfezione imposti dall’estetica dominante, è a portata di mano… ma ci sono delle regole e un delicato equilibrio da rispettare, a ogni infrazione si presenterà un conto salato da pagare sulla propria pelle.
Straordinaria e coraggiosa l’interpretazione di Demi Moore, nel ruolo della star in cerca di una nuova giovinezza Elisabeth Sparkle. Moore mette in gioco tutta se stessa – il suo volto, il suo corpo, la sua identità – offrendo una performance coinvolgente e generosa. Non è da meno la sua “versione migliore e più giovane” Sue, interpretata da una straordinaria Margaret Qualley, tanto luminosa quanto versatile nel suo desiderio, prima candido e poi aggressivo, di avere successo ed essere amata.
Con il suo mix di messaggi sociali, estetica visiva e impatto psicologico, “The Substance” non è solo un film. La sua capacità di coniugare estetica e messaggio lo rende un’opera che continua a risuonare ben oltre la visione, consolidandosi come un punto di riferimento per il cinema contemporaneo.