L’opera prima di Alessandro Rak, “L’arte della felicità”, nata dall’officina creativa Mad Entertainment e distribuita da Luce Cinecittà, è l’evento speciale di apertura della 28° Settimana Internazionale della Critica nell’ambito della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il film d’animazione – con le voci di Leandro Amato (Sergio), Nando Paone (Alfredo), Riccardo Polizzy Carbonelli (Speaker radiofonico), Renato Carpentieri (Zio Luciano), Jun Ichikawa (Antonia), Lucio Allocca (Padre di Sergio e Alfredo) e Patrizia Di Martino (Erika) – è ambientato tra i presagi apocalittici di una Napoli plumbea e all’apice del suo degrado.
“L’arte della felicità” è prodotto dalla Big Sur di Luciano Stella in collaborazione con Mad Entertainment, Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Aleteia Communication e Romagnosi 2000.
Sinossi
Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima.
Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città.
Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso i suoi passeggeri.
Mentre fuori imperversa la tempesta, l’auto comincia così ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di nuove occasioni.
Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime, fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce altrove e portano con sè la rivelazione di ciò che è oltre il confine del proprio parabrezza.
Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà.
E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.