Home Uncategorized Venezia 2013: i magnifici sette delle Giornate a caccia di un Leone

Venezia 2013: i magnifici sette delle Giornate a caccia di un Leone

I sette registi esordienti delle Giornate degli Autori, la rassegna promossa da ANAC e 100autori, in accordo con la 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Il più esperto è l’americano Sean Gullette (classe 1968). Il più giovane è l’hongkonghese Juno Mak (è del 1984) che però arriva al cinema da navigata star della musica pop.
I sette registi esordienti che concorrono con il simbolo delle Giornate al “Leone del futuro” per la migliore opera prima della Mostra hanno storie molto diverse tra loro ma alcuni tratti ricorrenti.
L’israeliano Yusuf Adler (Bethlehem) ha studiato filosofia in America (a Princeton) come la giovane regista turca Deniz Akcay (Nobody’s Home) che si è perfezionata in regia alla New York Film Academy.
Giocano invece in casa Sean Gullette (Traitors), laureato in cinema a Harvard e John Krokidas (Kill Your Darlings), iscritto ai corsi di recitazione a Yale e poi laureato in regia alla New York University.
Si sono fatti le ossa in tv sia il bulgaro Milko Lazarov di “Alienation” (ha lavorato come produttore di documentari alla tv bulgara e alla BBC) che Deniz Akcay, formatasi alla dura scuola della serialità negli Stati Uniti.
Insegnano cinema il francese Jean Denizot (La belle vie), l’americano Krokidas, il bulgaro Lazarov.
Hanno amicizie celebri Sean Gullette, che ha debuttato insieme all’amico Darren Aronofsky e Jean Denizot che è arrivato al cinema grazie alla presentazione di Jeanne Moreau.
Sono artisti anche fuori dal set Yusuf Adler (fotografo) e Juno Mak (cantante e produttore musicale).
Recitano professionalmente lo stesso Mak e Sean Gullette.
I più famosi sono Juno Mak che in Asia è un’autentica star e John Krokidas che come sceneggiatore ha collaborato a titoli celeberrimi come American Beauty e Milk”.

Oltre ai “magnifici sette” le Giornate degli Autori tengono a battesimo altre tre anomali debutti. Quello di Paolo Zucca (classe 1972) che con “L’arbitro” firma la “pre-apertura” della rassegna nel nome del nuovo cinema italiano; quello di Serena Nono che con l’evento speciale “Venezia salva” va oltre i confini del documentario e il giovanissimo Edoardo Natoli (un altro attore dietro la macchina da presa) che delle Giornate è quest’anno la mascotte grazie al sorprendente talento dimostrato con l’animazione in stop motion di “Secchi”.

“Una curiosità: – dice Giorgio Gosetti, delegato alla selezione – sia L’arbitro che Traitors derivano dai pluripremiati ‘corti’ diretti dai ispettivi autori. E’ questo l’augurio che oggi facciamo a tutti i nostri autori al debutto: che le Giornate siano la migliore vetrina della loro nuova vita artistica”.

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