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FESCAAAL: “La Nuit des Rois” di Philippe Lacôte apre il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina

ph: “La Nuit des Rois” di Philippe Lacôte

Al via sabato 20 marzo alle 19.30 la 30esima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FESCAAAL) con un’inaugurazione in collegamento online, seguita dal lancio su MYmovies alle 20.30 del film d’apertura, “La Nuit des Rois” del regista franco-ivoriano Philippe Lacôte, uno dei più importanti film dell’Africa sub-sahariana dell’ultimo decennio, entrato nella short list per gli Oscar come Miglior Film Internazionale.

“Dopo un anno difficile che ha visto l’annullamento dell’edizione 2020 a causa delle misure straordinarie dovute alla pandemia da Covid-19, quella di quest’anno – dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale – sarà un’edizione ‘speciale’. Il festival si reinventa sul web e, oltre a celebrare un anniversario importante, si pone come una riflessione sulla sua missione iniziale: promuovere la conoscenza delle cinematografie dei tre continenti per contribuire ad accrescere la diversità culturale dell’offerta cinematografica in Italia come occasione di dialogo, innovazione e creatività”.

Il festival proporrà 50 titoli (tra cui 22 prime italiane, 3 prime europee e 1 prima mondiale): una selezione delle produzioni più recenti di cinema di qualità proveniente da Africa, Asia, America Latina e Italia. Tutti i film sono presentati con sottotitoli in italiano.

Sezione Speciale di quest’anno è Donne sull’orlo di cambiare il mondo, una selezione di 5 film recenti di registe provenienti da Africa, Asia e America Latina: opere di cineaste che, attraverso il loro talento, stanno contribuendo al cambiamento sociale e culturale del loro paese.

Completa il programma la tavola rotonda “Private spaces, global issues, contemporary visions. Come le cineaste dei tre continenti stanno cambiando la visione del mondo” per riflettere sul cinema al femminile e il suo ruolo sociale in un’ottica contemporanea. Tra i film: “Le Rêve de Noura” di Hinde Boujemaa (Tunisia), “Scales” di Shahad Ameen (Arabia Saudita). Interverranno: Annamaria Gallone e Alessandra Speciale (direzione artistica FESCAAAL), Farah Polato (ricercatrice Università Padova filmologia, studi interculturali e post-coloniali); la Giuria tutta al femminile del festival composta da Michela Occhipinti (regista, Italia), Beatriz Seigner (regista, Brasile) e Hinde Boujemaa (regista, Tunisia); alcune delle registe che presentano un film al festival: Hiwot Admasu Getaneh (Etiopia), Shahad Ameen (Arabia Saudita), Marìa Paz Gonzàlez (Cile), Maryam Touzani (Marocco).

La Giuria internazionale assegnerà il Premio “Comune di Milano” al Miglior Lungometraggio del Concorso Finestre sul Mondo, mentre una Giuria di giornalisti italiani attribuirà il Premio al Miglior Cortometraggio Africano e il Premio al Miglior Film del Concorso Extr’A dedicato ai film italiani girati nei tre continenti e con uno sguardo sull’attualità del nostro paese. I film in competizione concorrono all’assegnazione di un montepremi totale di circa 20.000 euro.

Dal Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, 10 film tutti in prima nazionale. Da Cannes 2019: la dolorosa memoria della guerra civile in Guatemala di “Nuestras Madres” di César Díaz (Caméra d’Or 2019); la satira sottile di “Le miracle du saint inconnu” di Alaa Eddine Aljem (Marocco); la storia di due donne emarginate in “Adam”, opera prima di Maryam Touzani (Marocco). Dalla Corea l’inquietante quadro familiare di “Scattered Night” di Lee Jihyoung e Kim Sol; dal Kenya la lotta politica di un giovane leader nel documentario di Sam Soko, “Softie” (Premio Miglior Documentario al Sundance 2020). Dalla Berlinale 2020, 3 film in anteprima: “Veins of the World” di Byambasuren Davaa (Storia del cammello che piange); il vincitore del Premio della Giuria Generation Kplus, “Los Lobos” del messicano Samuel Kishi Leopo; la storia della giovane nomade Laila sullo sfondo dei magnifici paesaggi del Kashmir e delle tensioni dell’attuale conflitto in “The Shepherdess and the Seven Songs” di Pushpendra Singh. Premio Miglior Film del Cile 2019, la commedia drammatica tra realismo e musical pop latino “Lina from Lima” di María Paz González. Dall’Angola la visione distopica del regista/artista Fradique in “Air Conditioner”.

Dal Concorso Extr’A, per la prima volta in Italia dopo l’anteprima a Visions du Réel di Nyon, “Talking Dreams” di Bruno Rocchi, girato in un villaggio dell’Africa Occidentale dove gli ascoltatori di una radio locale raccontano i loro sogni per ricevere consigli e interpretazioni; un’inedita incursione nella comunità ivoriana di Napoli e nel fenomeno del coupé décalé, in “L’armée rouge” di Luca Ciriello; dalla Tunisia, con “Celles qui restent”, la regista siciliana Ester Sparatore dà voce a un gruppo di donne che si battono contro l’oblio sociale dei loro cari; con i toni della commedia “This Is Not Cricket” di Jacopo De Bertoldi ci conduce nel cuore di un quartiere multietnico di Roma sulle tracce di due ragazzini che sognano di diventare star del cricket.

Nella sezione Flash, anteprime di rilievo di registi affermati, tra cui “MLK/FBI”, il nuovo documentario di Sam Pollard (produttore e montatore di molti film di Spike Lee) che sulla base di file recentemente declassificati, svela la sorveglianza e i ricatti di J. Edgar Hoover e dell’FBI nei confronti di Martin Luther King Jr. Il film è distribuito in Italia da Wanted Cinema. Per la prima volta in Italia, il viaggio nel remoto Uzbekistan di Kiyoshi Kurosawa in “To the Ends of the Earth”. Dalla Cina, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, “So Long, My Son”, capolavoro del maestro del cinema cinese Wang Xiaoshuai, Orso d’Argento per la migliore interpretazione femminile (Yong Mei) e maschile (Wang Jingchun) alla Berlinale, che sarà distribuito in Italia da Fil Rouge Media.

Domenica 21 marzo 2021, alle 18.00, il 30° FESCAAAL ospiterà il quarto appuntamento di Africa Talks, “Cityscapes: le trasformazioni dell’Africa urbana”: un evento in collaborazione con Fondazione EDU che quest’anno approfondirà il tema delle città africane che guardano al futuro. Tra i relatori: Yvonne Aki-Sawyerr Obe, sindaca di Freetown (Sierra Leone) che la BBC ha inserito nella lista delle 100 donne più influenti nel 2020.

Incontri con gli autori, Q&A, eventi speciali sulla piattaforma Zoom e in alternativa in diretta sui canali Facebook e YouTube del festival.

Sito Ufficiale: www.fescaaal.org

 

 

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