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De Niro, l’amore è una cosa meravigliosa ma tutto finisce

Incontro con la stampa all’Hotel De Russie di Roma


Foto di Pietro Coccia

Sul grande schermo arriverà a febbraio, ma “Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi fa già parlare di sé come uno dei film italiani più attesi della stagione, soprattutto perché annovera, nel sempre ricchissimo cast, anche una star internazionale come Robert De Niro.

L’attore e regista americano, che ha incontrato la stampa all’Hotel De Russie a Roma, si è presentato in vistoso ritardo ma con sincero entusiasmo per l’esperienza sul set romano tanto da essersi commosso per la fine delle riprese. Esperienza che ha condiviso con Carlo Verdone, Michele Placido, Monica Bellucci, Valeria Solarino, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Donatella Finocchiaro ed Emanuele Propizio.

Nel film, diviso come nei precedenti in tre capitoli (qui “Giovinezza”, “Maturità” e “Oltre”), De Niro interpreta il ruolo di un professore americano di storia dell’arte che, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, città che ha sempre amato. Qui l’incontro con la bellissima Viola, interpretata da Monica Bellucci, sconvolgerà la sua ormai tranquilla esistenza risvegliando in lui nuove emozioni…

Per la star americana “l’amore è una cosa meravigliosa, ma quando s’invecchia si prende coscienza che tutto finisce”. L’esperienza nel film di Veronesi è stata “divertente ed indimenticabile”, “avevo già visto i due precedenti ‘Manuali’ e li avevo apprezzati. Quando ho letto il ruolo che mi ha proposto Giovanni (Veronesi ndr) mi è subito piaciuto e poi ci siamo incontrati in Sicilia a giugno. Tra l’altro avevo sentito parlar molto bene di lui da un amico”.

Nel film De Niro recita in italiano e non fa mistero del fatto che, seppur parlando un po’ la nostra lingua sia stato abbastanza difficile per lui approcciarsi alle battute: “Mi auguro – ha detto – che il lavoro fatto sia sufficiente per non essere doppiato e spero che possa essere lasciato così”.

A conservare un ricordo quasi incredulo ma molto piacevole del lavoro con il divo americano tutto il resto del cast, da Laura Chiatti a Michele Placido (che conserva un ricordo conviviale a base di mozzarelle fatte arrivare quasi giornalmente da Battipaglia per omaggiare il divo) e Carlo Verdone, che ha raccontato come sia rimasto colpito dalla sua umiltà che “è la sua grandezza”. “La cosa più divertente è stato lo scherzo di Aurelio De Laurentiis – ha raccontato l’attore e regista romano – che mi ha invitato ad un pranzo tra colleghi omettendo di dirmi della presenza di De Niro…immaginate quando l’ho visto lì!”. Dopo un primo approccio di convenevoli sui suoi film, Verdone ha raccontato come entrambi abbiano approfondito la rispettiva conoscenza attraverso le foto dei propri fam