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FAPAV: aumenta la pirateria audiovisiva

Presentata presso la Casa del Cinema di Roma la ricerca IPSOS sulla pirateria audiovisiva in Italia alla presenza del presidente FAPAV (Federazione Antipirateria Audiovisiva) Filippo Roviglioni.

Il 37% del campione intervistato a rappresentanza del popolo italiano ha dichiarato di aver fruito di una copia pirata di un prodotto audiovisivo, dato che segnala l’aumento del 5% nell’utilizzo di prodotti audiovisivi pirati rispetto ai dati raccolti in un’analoga ricerca condotta, sempre dalla FAPAV, nel 2009. Secondo i dati raccolti dalla Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva questo dato si traduce in un aumento di circa 30 milioni di atti di pirateria in più rispetto al 2009, per un totale di 384 milioni, causando una perdita di circa 500 milioni di euro per l’industria cinematografica, musicale e dell’audiovisivo.

Altro dato che preoccupa le istituzioni e la FAPAV è la crescita di nove punti percentuale della consapevolezza di chi commette reato, circa il 70% dei “pirati” è infatti consapevole di infrangere la legge. Un ulteriore dato fornito da tale analisi è sull’efficacia della denuncia penale come deterrente, circa l’83% dei fruitori di materiale pirata ritiene quest’ultima misura efficiente. Si profila un nuovo identikit dei fruitori di opere pirata: sono più giovani (in una fascia d’età compresa fra i 15 e i 34 anni) e più istruiti, contando anche della forte percentuale di studenti, e inoltre i pirati informatici hanno strumentazioni tecnologiche sofisticate e più avanzate rispetto al resto della popolazione italiana.

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