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Nicola Nocella ospite al Montecarlo Film Festival: “L’Oscar? A Guadagnino mi permetto di dare un consiglio”

L’attore è candidato al David di Donatello per la sua interpretazione nel film “Easy” di Andrea Magnani

“L’Oscar? A Guadagnino mi permetto di dare un consiglio. Goditela, lascia stare il rancore. Che ti importa che in Italia non ti hanno considerato, siamo il miglior popolo del mondo a salire sul carro del vincitore…”. Così Nicola Nocella ospite al 15° Montecarlo Film Festival, diretto da Ezio Greggio.

Il 37enne attore pugliese è il sorprendente candidato al David di Donatello come miglior attore protagonista per il film “Easy – Un viaggio facile facile” di Andrea Magnani.

“Luca Guadagnino – continua Nocella – ha fatto il film che voleva e si ritrova alla Notte degli Oscar, non è un film che ha i canoni tipici per conquistare il pubblico americano. Cosa chiedere di più?”.

Nicola Nocella non condivide neppure le polemiche che hanno accompagnato le candidature dei David: “La mia nomination è un importante segno politico del cinema: io sono un attore fuori dai canoni estetici, vuol dire che il cinema italiano si sta aprendo, perché non crederci?”.

Lui, Nocella, ha realizzato il suo sogno: “Vengo da un paesino, Corato, dove da piccolo sognavo di vincere il David di Donatello mentre i miei amici sognavano di andare in Nazionale. Non ho aspirazioni di vittoria, anche in ordine alfabetico sono quinto tra i nominati. Ma il fatto di essere lì con un piccolo film, una piccola distribuzione, un regista esordiente accanto a colossi e grandissimi nomi mi rende orgoglioso. Appena ho saputo della nomination, ho scritto un tweet: da quando hanno comunicato che sono nella cinquina dei David, mezza Italia si chiede ‘ma chi è Nocella?’. E dai retweet mi sono reso conto che avevo ragione…”.

Assieme a Nicola Nocella sono candidati ai David Antonio Albanese (“Come un gatto in tangenziale”), Renato Carpentieri (“La tenerezza”), Alessandro Borghi (“Napoli velata”) e Valerio Mastandrea (“The Place”).

“La storia di ‘Easy’ è la mia storia – racconta l’attore – Dopo aver vinto il Nastro d’Argento con Avati per ‘Il figlio più piccolo’, mi ero ritrovato al top. Ma ho fatto scelte sbagliate, mi sono comportato in modo stupido. Non ero più me stesso, mi ero fermato sull’ultimo rettilineo come il protagonista di ‘Easy’. Il film è tutto merito di Andrea Magnani (candidato come miglior regista esordiente), un regista esordiente che sapeva esattamente quello che voleva, in grado di farlo capire in ogni istante a noi attori. Ho recitato in un lago ghiacciato, sono ingrassato, mi sono lanciato dal quarto piano, ho guidato a una velocità estrema, ma sapevo dall’inizio che ne sarebbe valsa la pena. Se mi fido di un regista, faccio qualsiasi cosa. Andrea è stato un grande capitano, il nostro Jack Sparrow. E il fatto che condividiamo questa nomination rende tutto ancora più bello”.

Un film in cui un giovane non riesce a realizzare il proprio sogno: “La cosa che viene fatta pensare ai giovani è di non essere abbastanza bravi – dice Nocella – Forse non lo siamo ma la cosa importante è mettersi in gioco. La mia generazione e quella che è venuta dopo è quella cui è stata tolta il sogno. Ci hanno spinto a guardare solo nel nostro orticello, senza avere un concetto di squadra. Vogliono farci pensare in modo troppo piccolo, sembra che ci basti sopravvivere”.

La presenza al Montecarlo Film Festival è un segnale importante perché “la commedia è l’unico genere che si differenzia da nazione a nazione: una commedia come ‘Quasi Amici’ non può essere che francese. Le commedie permettono di aprire la mente e finalmente in Italia c’è un ricambio anche nella scrittura, come dimostra il nuovo film di Carlo Verdone”.

 

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