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Le parole che non ti ho detto: Giovanni Veronesi intervista Giuliano Sangiorgi dei Negramaro

Due grandi artisti, due grandi amici. Il primo è Giovanni Veronesi, tra i più importanti e apprezzati registi e sceneggiatori italiani. E poi Lui, Giuliano Sangiorgi, la star indiscussa della musica italiana, il leader della storica band dei Negramaro! Sono loro la nostra nuova coppia protagonista della rubrica “Le parole che non ti ho detto”.

L’intervista per RB Casting

1. Esiste una nota che ti sta antipatica? Cioè, una nota che odi e che se puoi la eviti e qual è?
Solo tu potevi farmi una domanda così intelligente e bizzarra… La bellezza delle note sta nel fatto che, considerate in assoluto nella loro individualità, possono esserti anche antipatiche tutte, ma quando prendi la consapevolezza che ognuna è la “relativa” dell’altra subito diventano tutte “simpaticissime”, perché bisognose sempre di compagnia per creare un accordo, una perfetta armonia. Dovremmo imparare da loro, dalle note musicali, a convivere in sintonia, magari a tempo di un bel valzer antico.

2. Quali sono le persone che hanno cambiato atteggiamento con te da quando sei famoso? Amici di vecchia data, certi parenti, donne, chi?
Non me lo ricordo più. Il successo (…si dice così?!) ti fa vivere la vita come se fosse stata da sempre la stessa. Forse assumi una posizione antalgica, ti proteggi e rimuovi dai tuoi ricordi quelli che potrebbero ferirti, per cui se qualcuno era diverso con me prima ed è cambiato poi, l’ho espulso dalla mia memoria, indi per cui…fanculo chi non ricorda che io sono sempre lo stesso stronzo di sempre. Chi mi ricorda identico a sempre, quello è ancora al mio fianco e mi tratta alla stessa maniera di un tempo, quello di milioni di capelli fa. Ecco: il mio parrucchiere è cambiato, non esiste più!

3. Faresti l’attore in un musical? E se sì, vorresti cantare solo musica tua o anche fatta da altri, magari rap?
Non mi piacciono i musical. Mi annoiano un po’ come tutta la musica fine a se stessa, quando tende solo al divertissement. La musica, la vivo in maniera più fisiologica. La uso quando ne ho bisogno, come una cura, come una necessità di dire cose che altrimenti non saprei proprio dire…
A proposito de “Le parole che non ti ho detto” … Lo sai che è il titolo di una canzone che ho scritto tempo fa per Bocelli. Ecco: “Le parole che non ti ho detto” sono tutte quelle che riesco a dire solo usando una canzone.
L’attore lo farei, ma senza cantare e forse senza recitare… Potrei essere utile a un genio come te? Per come sono?!

4. Sei uno dei miei migliori amici, ti voglio un gran bene, e lo vorrò sempre anche a tua figlia Stella e a Ilaria, però voglio che tu mi faccia una promessa: che non posterai troppa vita di Stella e che qualunque cosa accada, anche da vecchi, mi farai sentire in anteprima tutte le tue canzoni. Eh?! Qui basta un Sì se non hai voglia di argomentare.
Si, stronzo di una amore infinito!
A proposito di inediti fatti ascoltare a te per primo: apri il telefono, vai su WhatsApp e scarica il file. È una canzone che forse non uscirà mai. Ti voglio bene, genio di un amico!
PS. “Moschettiere del Re” me lo hai fatto vedere in anteprima. Anche tu dovrai farlo per sempre, prima di tutti vedrò io le tue opere.
Ahahah mi piace usare un’intervista per prometterci l’eternità!!!

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