Dichiarazioni del Direttore Artistico Carlo Freccero e del Presidente dell’APT (Associazione Produttori Italiani) Marco Follini durante la conferenza stampa di chiusura del RomaFictionFest 2014
Roma, 19 Settembre 2014
“Il mio obiettivo era quello di far esplodere una discussione intellettuale su cosa vuol dire oggi produrre fiction, fare televisione e soprattutto pensare cosa sarà la televisione del futuro, anche perché credo che finalmente le cose vadano fatte avendo una visione politico-culturale”, così Carlo Freccero a conclusione dell’ottava edizione del RomaFictionFest, nel corso della conferenza stampa di chiusura dove sono stati anche annunciati i premi e i vincitori.
“Un Festival è qualcosa di avanguardia e non di retroguardia – ha proseguito Freccero e ha ribadito – l’ho voluto fare in questa direzione, fornendo al pubblico le linee di lettura di questi generi nuovi che si affacciano, e facendo sì che serva ai produttori televisivi, che cercano di ripensare questo lavoro”.
“So che il termine avanguardia in questo momento fa paura – ha dichiarato Freccero – in una cultura di quantità e non di qualità, di conformismo e non di rotture, di ripetizione-ritornello e non di fratture. Ma ho voluto fare una cosa rivolta ad un pubblico specializzato, di addetti ai lavori, perché credo sia arrivato un momento importante: la tv sta acquistando quella sua autorevolezza e consapevolezza di essere ormai un medium complesso, per articolarsi in più discorsi. E a dimostrarlo appunto proprio la fiction e la battaglia in cui avviene lo scontro tra tv di conservazione e di innovazione”.
“Quello che mi interessa – ha concluso il Direttore Artistico – è aver indicato un lavoro diverso e una politica culturale diversa, perché credo che sia molto importante che i festival siano anche questo e non solamente una carnevalata”.
Soddisfatto dell’edizione del RomaFictionfest anche Marco Follini, presidente dell’Associazione produttori televisivi: “siamo riusciti nell’intento di offrire cose diverse e lanciare due messaggi importanti: il primo che nell’universo audiovisivo la fiction ha valore, e il secondo che nella fiction il processo creativo importante e ha valenza artistica. Per il futuro forse potremmo riflettere se non convenga anticipare di qualche settimana, il festival per esigenze di lavorazione dei prodotti. Resta il fatto che è stata una settimana molto positiva, stavamo pensando al mese di luglio”.