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“Il pezzo mancante”, il film sulla famiglia Agnelli nelle sale il 17 giugno

L’uscita del film “Il pezzo mancante” di Giovanni Piperno, inizialmente annunciata per il 10 giugno, è stata posticipata a venerdì 17 giugno 2011. Distribuito da Cinecittà Luce.

Il film documentario, presentato al Torino Film Festival 2010 (dove si è aggiudicato il Premio Selezione [CINEMA. DOC]), ha per protagonista, attraverso la voce di testimoni, conoscenti e amici, e un ricco repertorio di immagini d’archivio, la più nota dinastia dell’Italia contemporanea: la famiglia Agnelli.

Note di regia
Fino ad oggi ogni volta che avevo girato un documentario avevo potuto sempre stabilire un patto di reciproca fiducia con chi accettava di farsi raccontare in un mio film. Quando mi è stato chiesto di realizzare questo lavoro per la prima volta ciò non sembrava possibile: non solo perché molti dei miei protagonisti erano morti, ma perché quelli ancora in vita non hanno voluto, o potuto, partecipare al film.

Questo ha reso tutto più difficile: come potevo realizzare un film su gli Agnelli senza gli Agnelli? E che diritto avevo di entrare nell’esistenza di una famiglia che della riservatezza ha fatto una regola di vita? D’altronde: era giusto che la famiglia che aveva condizionato lo sviluppo economico e sociale italiano per oltre un secolo, la vera famiglia reale nazionale, si rifiutasse strenuamente di aprirsi, di stabilire una relazione con il paese al quale ha dato e preso tanto? E soprattutto: cosa potevo raccontare anche di me, come di tutti gli spettatori, attraverso la storia di questa famiglia?

Accompagnato da queste domande ho cercato per quasi due anni qualcuno disposto a fare un percorso nel presente (narrativo) del film. Qualcuno con il quale stabilire il patto di fiducia che mi permettesse di lavorare senza disagio. L’incontro con Gelasio Gaetani – un amico di Edoardo, che per un periodo è stato imparentato con la famiglia Agnelli attraverso sua moglie Noemi Cinzano Camerana – è stato decisivo. Sia per la sua totale disponibilità a partecipare al film e per il suo passato, che mi hanno permesso di evocare la figura del figlio dell’Avvocato, che per i suoi contatti internazionali, che mi hanno dato la possibilità di raccontare quella dello stesso Gianni Agnelli.

Mi sembra che alla fine il tema della rimozione, diventato centrale nel film, ci possa riguardare tutti. Non solo perché in gran parte delle famiglie esistono componenti considerati diversi e non omologabili, o lutti troppo dolorosi, dei quali non si vuole coltivare il ricordo; ma anche perché il nostro è un paese che fatica molto a fare i conti con il proprio passato.

 

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