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Ciak, si gira in Val di Fassa! “Ghost Mountaineer”, horror-thriller basato su una storia vera

Un horror-thriller basato su una storia vera, quella di un gruppo di alpinisti estoni che avventuratosi sulle Alpi siberiane è vittima di una tragedia. Prodotto da Decima Rosa in co-produzione con l’Estonia, il film è sostenuto da Trentino Film Commission.

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Si intitola “Ghost Mountaineer”, per la regia di Urmas E. Liiv, la nuova produzione ospitata in Trentino, e precisamente in Val di Fassa, grazie alla collaborazione di Trentino Film Commission.

Il film, un horror-thriller basato su una storia vera, racconta di un gruppo di alpinisti estoni che si avventura sulle Alpi siberiane e subisce un tragico incidente. Il gruppo è diviso, formato da persone che si sono riunite per caso; fra i personaggi che emergono, vi sono Otto ed Eero, dai caratteri contrastanti. Raggiungeranno entrambi la vetta ma, durante la discesa verranno travolti da una valanga. Otto muore, mentre Eero – sopravvissuto al tragico incidente – sarà accusato di non aver fatto il necessario per provare a salvare la vita del compagno.

Il film, rivolto al mercato russo e prodotto dalla trentina Decima Rosa, è realizzato in co-produzione con l’Estonia per Kopli Kinokompanii OÜ e vede il sostegno dell’Estonian Film Institut, dell’Estonian Cultural Endowment e dell’Estonian TV3.

A fare da sfondo ad alcune delle scene più interessanti del film sono le montagne della Val di Fassa.

Il produttore di Decima Rosa, Aurelio Laino, che conosce piuttosto bene il regista Urmas Liiv, spiega: “Siamo venuti in Trentino perché servivano location di alta montagna che in Estonia non si trovano e che in Siberia sono praticamente inaccessibili e poi si trattava di una zona che conoscevamo molto bene, perché qui abbiamo girato ‘Il turno di notte lo fanno le stelle”, diretto da Edoardo Ponti e tratto dall’omonimo racconto di Erri De Luca. Fra le location ci sarà, molto probabilmente, il Sass Pordoi – prosegue Aurelio Laino – che ci consentirà di girare le scene di alta montagna, senza alberi e immersi nella neve, abbiamo poi individuato altre location sul fondo valle che ci consentono di tenere sullo sfondo le cime delle Dolomiti”.

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