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AGIS e Franceschini: possibili riaperture del settore spettacolo dal vivo a giugno

Si è svolto questa mattina, lunedì 11 maggio, un incontro tra il ministro Franceschini, i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Bonaccini e Gibelli, dell’ANCI, De Caro e Nardella, ed il presidente dell’AGIS, Carlo Fontana, di Federvivo, Filippo Fonsatti, e dell’Anfols, Francesco Giambrone.

Al centro della discussione le possibili riaperture del settore dello spettacolo dal vivo, anche alla luce di alcune indiscrezioni che hanno indicato come possibile la ripresa dalla prima settimana di giugno, rispettando le misure di sicurezza per ridurre il rischio di diffusione del Covid-19.

L’AGIS ha presentato una memoria nel quale viene espresso apprezzamento per una possibile ripresa, segnalando alcune specificità, insieme a possibili criticità, toccando anche la questione della riapertura delle sale cinematografiche. Ha ricordato, innanzitutto, come prima ancora di rendere possibili le riaperture al pubblico delle attività, sia prioritario poter consentire la riattivazione dei servizi generali e tecnici dei teatri ed immediatamente dopo garantire l’attività produttiva – prove, allestimento, classi di danza – necessaria all’esecuzione.

Rimandando a quanto scritto nel documento “Lo Spettacolo in Italia nella Fase 2 – Proposte per la ripartenza delle attività e per la riapertura al pubblico”, presentato alla stampa lo scorso 29 aprile, si conferma quindi l’esigenza di un dettagliato cronoprogramma di riaperture, con una priorità in favore delle attività con il pubblico per gli spettacoli outdoor.

Il documento AGIS segnala, inoltre, come la paventata limitazione a 200 persone per le attività indoor, (che, tra l’altro non sembra tener conto delle diverse cubature e caratteristiche strutturali delle differenti realtà) sia di complessa realizzazione, oltre che non sostenibile sotto il profilo economico. Basti pensare alle Fondazioni Lirico Sinfoniche che raggiungerebbero tale soglia anche solo con orchestra, coro e tecnici impegnati nell’attività.

Infine, l’uso dalla mascherina anche per i musicisti, gli attori e i cantanti, appare di difficile applicazione. I rappresentanti della Conferenza delle Regioni, unitamente ai rappresentanti dell’ANCI, hanno espresso condivisione rispetto al documento elaborato dall’AGIS.

Al termine dell’incontro, il ministro Franceschini, condividendo le riflessioni poste, ha sollecitato l’AGIS ad esprimere il parere e a fornire indicazioni sulle prescrizioni inserite nel verbale del Comitato tecnico scientifico non appena sarà trasmesso, al fine di riprendere le attività il prima possibile, ma in sicurezza per lavoratori e spettatori.

 

 

 

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