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EuroPride 2011: un milione al Circo Massimo. Lady Gaga: “Siamo qui per difendere l’amore”

“Oggi e ogni giorno combattiamo per la giustizia perché vogliamo piena uguaglianza. Vogliamo essere attori di un grande cambiamento. Alzate le mani, questa non è solo una festa, è veramente l’essenza dei diritti fondamentali. Siamo qui oggi per difendere l’amore”. Star indiscussa di un bellissimo EuroPride, così Lady Gaga ha esordito sul palco del Circo Massimo, confermando i pronostici. L’enorme spazio all’Aventino è strapieno fino all’inverosimile: neppure per lo scudetto della Roma c’era stata un’affluenza così numerosa, gli organizzatori (Rosanna Praitano e Paolo Patané) parlano di un milione di persone.

La performance di Lady Germanotta, iniziata alle 21.20 circa, è stata la logica e grande conclusione di un evento importante. Con una parrucca turchese e fasciata in un abito lungo, nero a quadri, Gaga è sembrata sinceramente coinvolta: “Chiediamo uguaglianza piena. Sono arrabbiata come voi. Dobbiamo dare prova della nostra rabbia e della nostra pena. Facciamo la rivoluzione dell’amore”. Non solo spettacolo e moda, quindi, ma anche contenuti. Poco più di trenta minuti di esibizione, durante i quali ha dapprima preso posizione sulla questione dell’uguaglianza GLBT, e poi ha interpretato al pianoforte “Born this way” e “The Edge of Glory”, tra gli applausi e le urla del pubblico. L’unico momento di disaccordo è quando lei ha ringraziato il sindaco, Gianni Alemanno, “per averci permesso di essere qui”, salutato dai fischi generali.

Lady Gaga sa qual è la condizione della comunità GLBT italiana: Paolo Patané e Rossana Praitano, le avevano fatto recapitare, tramite l’ambasciata USA, una relazione che evidenziava l’assenza di una legge contro l’omofobia e di leggi sulle unioni civili. Assenza che la cantante conosce bene, anche in altre realtà internazionali: “La diseguaglianza ancora si sente in molti governi. Russia, Lituania, Polonia, Libano, i Paesi del Medio Oriente. Non c’è un solo esempio di cattive leggi. Ci sono tante, troppe leggi che hanno effetto su queste persone che non riescono a integrarsi e che arrivano anche al suicidio. Io sono una cittadina del mondo e chiedo ai governi, io chiedo qui di fronte al mondo, aiutateci”.

Ha voluto, poi, ricordare le sue origini italiane, e il perché del suo impegno per la causa omosessuale: “La prima volta che mi sono avviata in questo viaggio artistico e musicale ero una semplice italo americana, Stefani Joanne Angelina Germanotta. Man mano che mi sono avvicinata a voi con la musica e l’arte e la moda, ho iniziato a celebrare la nostra individualità, e mi è apparso chiaro che la mia missione era diventare parte di questa comunità LGBT”.

La serata ha avuto anche un altro momento politicamente forte, quando Claudia Gerini, madrina dell’EuroPride, prima di introdurre la star americana, ha invitato Paolo Patané a leggere il lungo telegramma inviato all’EuroPride dalla segretaria di Stato americana Hillary Clinton: “I diritti dei gay sono diritti umani e i diritti umani sono diritti dei gay”. Il messaggio aggiunge anche che i tre ambasciatori americani a Roma (presso lo stato Italiano, la Fao e la Santa Sede) hanno avuto indicazioni dal Dipartimento di Stato di sostenere la manifestazione.

Lady Gaga nel corso del suo breve soggiorno a Roma ha alloggiato nella Royal suite del St. Regis, consumando – secondo le indiscrezioni – soltanto della frutta e del pregiato champagne. Unico appuntamento fissato sarebbe stato quello con David Thorne, l’ambasciatore americano.

 

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