“Il ritorno dell’upupa” (“Die Rückkehr des Wiedehopfs”, Austria 2012), dei registi Florian Berger e Stefan Polasek, ha vinto l’edizione 2013 del Gran Paradiso Film Festival aggiudicandosi il XVII Trofeo Stambecco d’Oro – Premio Conseil Régional de la Vallée d’Aoste, pari a 5.000 euro assegnato dal pubblico degli adulti, ed anche il Trofeo Stambecco d’Oro Junior assegnato dal pubblico dei bambini.
La giuria popolare, formata da 180 persone, dopo aver assistito alle proiezioni di tutti i documentari in concorso ha espresso le proprie preferenze determinando la classifica finale. Il documentario vincitore ha preceduto “La mia vita da tacchino” di David Allen e “Mille e una traccia” di Erik e Anne Lapied.
Il premio per il miglior cortometraggio della sezione CortoNatura è stato vinto da “Feral” di Daniel Sousa (USA 2012).
La giuria tecnica, presieduta dal noto etologo Danilo Mainardi, ha assegnato i seguenti premi: Premio Parco Nazionale Gran Paradiso (pari a 1.500 euro) a “More than honey” (Un mondo in pericolo) del regista Markus Imhoof (Svizzera 2012); Premio Marisa Caccialanza (pari a 1.500 euro) a “Life size memories” (Ricordi a grandezza naturale) di Frederique Lengaigne e Klaus Reisinger (Austria 2012); Premio WWF Italia a “Wüstenschiffe-Von Kamelen und Menschen” (Le navi del deserto: storie di uomini e cammelli) del regista Georg Misch (Germania 2012); Premio Lipu-Mario Pastore a “My life as a turkey” (La mia vita da tacchino) di David Allen (Inghilterra 2011).
Durante il Festival le presenze sono state più di 9.500, tra proiezioni nelle diverse sedi ed eventi De Rerum Natura.
“La XVII edizione del Gran Paradiso Film Festival ci ha regalato una doppia soddisfazione: dal punto di vista della qualità e della quantità – dichiara Luisa Vuillermoz, direttore artistico della rassegna – i numeri registrati sono il segno del grande successo del Festival, che ha proposto una programmazione di film e di incontri di grande valore e originalità. L’entusiasmo del pubblico che ha seguito il Festival è il segno tangibile che il binomio Natura e cultura rappresenta per il Gran Paradiso una scommessa vincente”.
