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Quando il Garda era un mare, la Cinecittà sul lago

Il Centro Culturale “La Firma” di Riva del Garda fa rivivere attraverso una mostra e un documentario l’avventura della “Bertolazzi Film” di Peschiera del Garda. Da questa “Cinecittà sul lago” negli anni Sessanta iniziò la carriera di Fabio Testi. Poster e cimeli storici saranno esposti dal 6 giugno al 6 luglio presso la Casa del Cinema di Roma.

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Lunedì 6 giugno alle ore 18, con la proiezione del documentario “Quando il Garda era un mare” si inaugurerà alla Casa del Cinema di Roma una mostra dedicata ad un periodo in cui il lago di Garda fu trasformato nel mare dei Caraibi. Accadeva negli anni Sessanta quando a Peschiera del Garda erano attivi dei veri e propri “studios” galleggianti che per quasi un decennio ospitarono produzioni cinematografiche e televisive. Protagonista di questa straordinaria avventura fu Walter Bertolazzi che a partire dal 1959 allestì una vera e propria flotta di navi d’epoca che servivano da set per film di ambiente piratesco. Affascinati da questa vicenda Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet hanno lavorato ad un progetto per riportare alla luce e far conoscere alle nuove generazioni una pagina di storia del cinema rimasta per troppi anni chiusa nei cassetti.

Tutto ebbe inizio nel 1959 quando Walter Bertolazzi fece un’ardita scommessa con il produttore Dino De Laurentiis. Quest’ultimo possedeva un galeone che era servito per girare il kolossal di Mario Camerini “Ulisse” (1954), ormeggiato da anni a Fiumicino e di cui voleva disfarsi. Bertolazzi, che pensava di trasformare la nave in un ristorante, propose a De Laurentiis un accordo: se fosse riuscito a trasportare fino al lago di Garda il galeone non avrebbe pagato un soldo di passaggio di proprietà e la nave sarebbe stata sua. Partì dunque da Fiumicino e, facendo il periplo dell’Italia, giunse in circa quindici giorni a Porto Levante alle foci del fiume Po. Da qui iniziò la parte più difficoltosa del viaggio: risalì il fiume Po fino a Mantova; mise quindi la nave su strada con un trasporto speciale per giungere fino all’idroscalo di Desenzano dove avvenne il varo della nave – ribattezzata nel frattempo “Circe” – nelle acque del Garda.

La mostra rimarrà aperta fino al 6 luglio e, in occasione dell’inaugurazione, verrà proiettato il documentario che in sessanta minuti ripercorre la storia delle “Bertolazzi Film” attraverso una serie di testimonianze. Innanzitutto la viva voce di Walter Bertolazzi che in un’intervista rilasciata qualche anno prima della sua scomparsa nel 2002 rievoca l’avventuroso trasferimento della nave sul lago di Garda e le principali tappe della sua attività cinematografica. Altro testimone importante è Fabio Testi che, all’epoca ventenne, durante le vacanze estive, iniziò a lavorare come comparsa alla “Bertolazzi Film”. Aveva un fisico prestante, fu subito notato e utilizzato per gettarsi dai pennoni delle navi. Da lì iniziò la sua carriera cinematografica. Umberto Lenzi è l’unico regista in vita di quelli che lavorarono alla “Bertolazzi Film”. Diresse “Le avventure di Mary Read” con Lisa Gastoni e Jerome Courtland. Ancora, Liana Orfei, Kirk Morris, il critico cinematografico Steve Della Casa. Completano le testimonianze i parenti di Walter Bertolazzi: la figlia Carmen e il cognato Gianfranco Bortolussi. Per finire i “pirati” dell’epoca, comparse della zona di Peschiera del Garda, oggi settantenni, che all’epoca venivano chiamati per girare i film. Nel documentario si alternano tutti i film girati sul Garda e decine di fotografie, molte delle quali inedite, che propongono i vari set di ripresa dove si sono avvicendati negli anni di attività attori del calibro di Amedeo Nazzari, Silvana Pampanini, Anna Maria Pierangeli, Lisa Gastoni, Lex Barker, Chelo Alonso, Kirk Morris, Alan Steel, e tanti altri.

Il porto canale di Peschiera

 

 

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