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Istituto Luce Cinecittà al Salone del Libro di Torino

Un viaggio nel territorio tra cinema, memoria e libro. Dai 50 anni del ’68 a Pinocchio, dai tesori dell’Archivio Luce online, ai viaggi di Folco Quilici alle nature fantastiche di Leo Lionni. Con i nuovi prodotti in DVD e volume, postazioni video, laboratori per tutti i pubblici. Lo storico marchio del Cinema e della memoria collettiva apre le sue pagine al Salone.

Istituto Luce Cinecittà torna anche quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 10 al 14 maggio 2018, come da felice consuetudine degli ultimi anni e dopo un successo di visite e accoglienza della scorsa edizione, con un proprio stand e speciali laboratori, all’insegna del filo rosso che lega cinema, memoria e libro. Una presenza quella di Luce-Cinecittà mai come questa volta così aderente al tema del Salone: “Un giorno, tutto questo”, nel legare immaginario, generazioni, e racconto collettivo.

Luce-Cinecittà sarà presente con il suo stand (Padiglione 2, M 145) con la ricca offerta dei suoi prodotti editoriali, decine di titoli di film e documentari, e di DVD+libro.

Tra le novità attese, spicca nei 50 anni dal Sessantotto l’uscita di “Assalto al cielo”, il film d’archivio di Francesco Munzi, in cui il talento pluripremiato di “Anime nere” racconta attraverso straordinari repertori d’archivio i sogni, le utopie, le derive, le promesse ancora aperte di quei giovani che tra il ’68 e il 1977 animarono le lotte politiche nel nostro paese.

Tra libro e film è il folgorante diario di un genio dell’archeologia e della cultura italiana come Ranuccio Bianchi Bandinelli, in “L’uomo che non cambiò la storia” di Enrico Caria, sul più clamoroso attentato non realizzato contro Hitler e Mussolini, e su una visita guidata ai dittatori tra le meraviglie della nostra arte; una lezione immortale di stile e di etica.

E in versione libro-DVD risuonano i “musicarelli” e l’Italia degli anni ’60 raccontati da Steve Della Casa e Chiara Ronchini in “Nessuno ci può giudicare”, vero film-evento del Torino Film Festival 2016. Mentre un rivoluzionario disarmato della nostra cultura, e controcultura, Remo Remotti, è mattatore nel docu biografico “Ho rubato la marmellata” di Gioia Magrini e Roberto Meddi.

Da segnalare, infine, tra le novità “Bozzetto non troppo” di Marco Bonfanti, dedicato al genio italiano dell’animazione mondiale: il grande Bruno Bozzetto, che si racconta e apre le porte della sua casa e della sua creatività a tutti i suoi grandi e piccoli ammiratori.

Queste e le altre novità, e tutti i prodotti di una ricchissima library, saranno presenti nel nuovo catalogo presentato ai visitatori dell’offerta Home Video di Luce-Cinecittà.

Istituto Luce è anche, e molto, il suo immenso Archivio storico Luce, che da poche settimane ha visto nascere il nuovo portale web – www.archivioluce.com – totalmente rinnovato. 70.000 filmati, oltre 400.000 fotografie, nuovi fondi filmici e fotografici e tante novità redazionali, tutto visibile online gratuitamente: un’immersione unica nel XX secolo, fino ai giorni nostri in quello che è stato definito “l’internet del ‘900” dove l’utente troverà di tutto: storia, politica, arti, cinema, sport, memoria collettiva, il nostro immaginario e la nostra identità.

Quattro totem contrassegnano lo stand con i nuovi fondi acquisiti dall’Archivio Luce: quelli filmici, uno sul maestro del documentario italiano, Folco Quilici, recentemente scomparso e che al Luce ha affidato un archivio di 4.000 ore di viaggi e avventure filmate, e il Fondo Mario Gianni, dedicato a territori e popolazioni del globo. I totem proporranno video-postazioni con filmati selezionati dei loro Fondi. Accanto a questi, i due fondi fotografici di due artisti totali di quest’arte, Caio Mario Garrubba e Pino Settanni. Una postazione computerizzata consentirà ai visitatori dello stand una visita guidata nel portale dell’Archivio Luce, e nel mondo di immagini e connessioni che ospita.

E Istituto Luce Cinecittà è un mondo di racconto per immagini, e immagini raccontate. Il Dipartimento Educativo di Cinecittà si Mostra – l’esposizione permanente che negli Studi di Cinecittà ogni anno accoglie migliaia di visitatori da tutta Europa nei suoi percorsi, laboratori, set – si trasferisce al Salone del Libro di Torino dall’11 al 13 maggio con due laboratori dedicati al rapporto tra libro e film; un progetto speciale di ricerca e approfondimento che Cinecittà già da qualche anno dedica alla relazione tra il linguaggio letterario e quello cinematografico, tra l’illustrazione, l’arte e l’immagine in movimento, attraverso laboratori per vari pubblici: scuole, famiglie e nidi.

Nella sezione Bookstock Village – nello spazio “Nati per leggere” dedicato alla promozione della lettura ad alta voce per bambini da 0 a 6 anni di età – Cinecittà si Mostra presenta “I cinque Lionni”: i cartoni animati di Giulio Gianini per Leo Lionni, straordinario inventore, pittore, scrittore di mondi e personaggi illustrati. In collaborazione con Gallucci editore, è un laboratorio dedicato ai piccolissimi per divertirsi con le storie e i personaggi di Guizzino, Federico, È mio, Cornelio, Un pesce è un pesce, nati dal genio di Leo Lionni e animati da Giulio Gianini: un modo per vivere la poesia dell’animazione di Gianini attraverso le storie di animali di Lionni che hanno incantato bambini e adulti.

Per i più grandi, invece il “Laboratorio Dal libro al Film: Pinocchio”. Dedicato all’eroe di Collodi un percorso sul rapporto tra libro e film, attraverso il racconto di speciali personaggi che indosseranno gli abiti originali del film di Roberto Benigni, disegnati dal Premio Oscar Danilo Donati.

 

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