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Premio Giulio Questi 2019: vincono ex aequo i pugliesi Davide Angiuli e Saverio Cappiello

Un riconoscimento dedicato a giovani autori, presidente Caterina d’Amico

La IV edizione del Premio Giulio Questi ha visto vincitori ex aequo due giovani autori entrambi provenienti dalla Puglia: Davide Angiuli con “C’è di mezzo il mare” e Saverio Cappiello con “Mia sorella”.

La giuria presieduta da Caterina d’Amico e composta da Francesco Cordio, filmmaker; Alberto Muciaccia, fotografo; Silvia Napolitano, sceneggiatrice; Gerarda Ventura, scenografa ha così motivato i premi di questa edizione:

A Davide Angiuli con “C’è di mezzo il mare”: “perché riesce a raccontare con semplicità e senza patetismi la storia di due bambini divisi dal mare: per uno, italiano, il mare è divertimento e allegria. Per l’altro, libico, il mare è terrore e forse morte. Un apologo che scava nei nostri tempi con gli occhi dell’infanzia, e ne mette in luce destini e ingiustizie”.

A Saverio Cappiello con “Mia sorella”: “perché, con una regia ruvida e spasmodica, racconta una serata come tante in un paese del sud e fa affiorare il legame fortissimo e ancestrale tra due fratelli. Ma nella durezza delle immagini e delle situazioni c’è posto anche per la tenerezza, per il senso di protezione, per l’accoglienza. E il risultato finale è uno stile forte, compatto, personalissimo.

Alla serata di premiazione alla Casa del Cinema di Roma, condotta da Silvia Napolitano e Stefano Consiglio insieme a Caterina d’Amico, erano presenti la moglie Diana Donatelli insieme a tanti amici di Giulio Questi al quale è stato reso omaggio con la proiezione di alcuni dei suoi cortometraggi inediti e un video ricordo di Giuliano Montaldo.

“La maggior parte dei corti che ci sono pervenuti, molto diversi tra di loro, avevano toni dal beffardo al patetico e presentavano tutti una ‘scintilla’  interessante – ha sottolineato Caterina d’Amico – I cortometraggi premiati, ma soprattutto gli altri, avevano in comune un tema ricorrente: in qualche modo un legame con la morte, con una predilezione per i suicidi. Un preoccupante sintomo di una società che riflette su qualcosa di sinistro”.

Premio Giulio Questi, i finalisti della IV edizione: Tommaso Santambrogio con “The Last Scene”; Beatrice Baldacci con “Superheroes without Superpower” (“Supereroi senza Superpoteri”); Saverio Cappiello con “My Sister” (“Mia sorella”); Domenico Davide Angiuli con “C’è di mezzo il mare”; Lorenzo Gargano con “SHOT”.

Il riconoscimento, intitolato al regista e scrittore Giulio Questi, è stato voluto dalla moglie Diana Donatelli e realizzato grazie alla volontà di una intima cerchia di amici che negli anni lo hanno gestito conservandone natura e senso.

 

 

 

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