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Giornate della Luce: vince Ruben Impens per il film “Le otto montagne”

Immagine del film “Le otto montagne” con Alessandro Borghi e Luca Marinelli

È il direttore della fotografia Ruben Impens, per il film “Le otto montagne”, il vincitore del Quarzo di Spilimbergo – Light Award 2023, il premio che il festival Le Giornate della Luce di Spilimbergo – ideato da Gloria De Antoni che lo dirige assieme a Donato Guerra – assegna da nove anni alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione e consiste in un’opera in mosaico realizzata dalla Friul Mosaic.

La giuria – presieduta da Marco Risi e composta dalla direttrice e autrice della fotografia Daria D’Antonio (vincitrice del Quarzo di Spilimbergo – Light Award 2022), dalla regista Michela Occhipinti, dal critico, saggista e giornalista Giorgio Gosetti, dal giornalista, critico cinematografico e autore televisivo Oreste De Fornari e dal presidente di Cinemazero di Pordenone Marco Fortunato – ha deciso di premiare Ruben Impens perchè “in questa storia, incentrata sulla sacralità dell’amicizia, la natura è molto più di uno sfondo, ma diventa protagonista e partecipa di una visione del mondo, intrisa di saggezza orientale. Questo avviene anche grazie alla fotografia di Ruben Impens, che con l’adozione del formato quadrato e la scelta sapiente di luci e colori, sottopone il nostro sguardo a un percorso iniziatico, tutto in verticale, in profonda sintonia con l’esperienza interiore dei personaggi e con lo spirito del film”.

Ruben Impens si è aggiudicato anche il Quarzo del Pubblico e il Quarzo dei Giovani, assegnato dalla giuria dei giovani presieduta da Riccardo Rossi e composta da 35 studenti delle Scuole di Cinema di sette Università italiane ed europee (CSC Roma, Milano Civica L. Visconti, Fondazione Ca’ Foscari, Liceo Rossellini Roma, University of Cinema of Belgrade, University of Cinema of Munich, ESCAC Barcelona).

Il festival poi ha consegnato il Quarzo d’Oro alla Carriera ad un vero e proprio maestro della fotografia del cinema italiano, Daniele Nannuzzi. Il riconoscimento va a celebrare un percorso unico che attraversa quasi sessant’anni di storia del cinema italiano e internazionale, vissuto sempre sul campo – il set come unica scuola – interpretando con personalità e stile riconoscibile le trasformazioni del linguaggio e delle tecniche della Settima Arte. “Per aver sempre creduto nella possibilità di una poetica della luce adattata con sensibilità e intelligenza alle ragioni del film, esaltando le caratteristiche della storia narrata, in simbiosi con i registi con i quali ha collaborato, da Franco Zeffirelli ad Alejandro Jodorowsky da Carlo Lizzani a Sergej Fëdorovič Bondarčuk. Per l’eclettismo e la curiosità che lo hanno portato a cimentarsi dal cinema al teatro e all’opera con lo stesso entusiasmo e la stessa irrefrenabile inventiva. Per l’impegno costante, anche come presidente della A.I.C., nel rivendicare per un’intera categoria di artisti il riconoscimento del carattere autoriale del lavoro svolto sulla fotografia nel cinema”.

Il Gran Premio della Giuria della nona edizione delle Giornate della Luce va a Luan Amelio Ujkaj. Tutti i premi sono opere in mosaico realizzate dalla Friul Mosaic.

Il festival Le Giornate della Luce è organizzato dall’Associazione Culturale Il Circolo di Spilimbergo e negli anni ha avuto il sostegno di MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Città di Spilimbergo, Fondazione Friuli e Friulovest Banca.

Sito Ufficiale: www.legiornatedellaluce.it

 

 

 

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