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Perugia celebra Cecilia Mangini, prima documentarista italiana

Un’immagine di Cecilia Mangini / Courtesy of PerSo

Torna per la sua nona edizione il PerSo – Perugia Social Film Festival, evento internazionale dedicato al cinema del reale. Tante le questioni al centro dei film in concorso: tematiche sociali, geopolitica, crisi climatica, migrazioni e diritti, la vita delle persone e degli ecosistemi a diverse latitudini e prospettive. Una selezione ufficiale che vede lavori provenienti da 27 Paesi.

“Differente. non indifferente” è il claim che riassume lo spirito del festival che vedrà coinvolte le tre storiche sale cinematografiche della città di Perugia e numerose altre location per nove giorni di programmazione ad ingresso gratuito, con tre categorie di concorso, 56 titoli nazionali e internazionali dei quali 11 anteprime italiane.

L’edizione 2023 del festival si apre al MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria) con tre proiezioni dei lavori di Cecilia Mangini, regista e fotografa (Mola di Bari 1927 – Roma 2021). Autrice di lungometraggi e oltre 40 cortometraggi, in parte insieme al marito Lino Del Fra, considerata la prima donna ad aver realizzato documentari in Italia, è stata pioniera del cinema del reale. Durante la sua carriera ha documentato la storia del Paese a partire dal secondo dopoguerra, dedicandosi a raccontare i problemi del Mezzogiorno, le periferie romane, gli universi femminili e a dare voce a chi si trovava ai margini della società, dalle fabbriche alla campagna, analizzando la trasformazione del paesaggio e i drammi sociali legati al boom economico. Ha iniziato a lavorare come fotografa, preferendo alla fotografia in studio quella di strada.

Dalle 17.30 di giovedì 28 settembre, al MANU, in programma le proiezioni di: “Ignoti alla città” (Italia, 1958, 11′), la vita di un gruppo di ragazzi di borgata romani tra litigi, spensieratezza, rassegnazione e cinismo; “Stendalì suonano ancora” (Italia, 1960, 11′), uno degli ultimi esempi dell’antichissimo rito di lamentazione funebre che sopravviveva ancora, all’epoca, in questo lembo meridionale della Puglia; “La canta delle marane” (Italia, 1961,11′), ispirato a ragazzi di vita, storie di ragazzi della periferia romana che si ritrovano d’estate nella marrana, tra giochi, botte e tuffi proibiti.

Sempre giovedì, alle ore 19.00, presso Indigo Art Gallery, in via Oberdan a Perugia, sarà inaugurata la mostra “P. P. Pasolini, Sette scatti / Volti del XX secolo” di Cecilia Mangini (visitabile fino al 25 novembre). Interventi di Paolo Pisanelli, curatore della mostra, e Francesco Maggiore, curatore del progetto di allestimento. Tra il febbraio e il marzo del 1958, mentre si accinge a girare il suo documentario d’esordio, “Ignoti alla città”, Cecilia Mangini incontra Pier Paolo Pasolini e lo fotografa in giro per il quartiere di Monteverde Nuovo e la limitrofa borgata Donna Olimpia, a Roma. Da quel servizio Cecilia seleziona, sui provini a contatto, sette immagini. Nella versione presentata a Perugia la mostra include una selezione di “Volti del XX secolo” (di cui i sette scatti fanno parte) e una serie di documenti manoscritti e dattiloscritti, di provini, e il cortometraggio “PPP l’apertura al mondo” di Paolo Pisanelli.

Il PerSo – Perugia Social Film Festival è organizzato da RealMente APS, in collaborazione con Fondazione La Città del Sole – Onlus, con il sostegno di MiC – D.G. Cinema, Regione Umbria, Fondazione Perugia, Comune di Perugia. Con il Patrocinio di MAECI – Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e di Umbria Film Commission. Collaborano all’organizzazione: Università degli Studi di Perugia, MANU – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, ABA – Accademia delle Belle Arti, Indigo Art Gallery, Diversion Cinema, Associazione RARA.

 

 

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