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Premio Lo Spiraglio a Matteo Garrone

Foto di Greta De Lazzaris / Matteo Garrone sul set di “Io Capitano”

Si svolge a Roma dall’11 al 14 aprile 2024 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la quattordicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale. Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato da Roma Capitale e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI, il festival si conferma come appuntamento immancabile per capire, pensare e conoscere a fondo il mondo della salute mentale.

Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale si innesta sempre più nel crescente interesse pubblico e mediatico verso i temi della salute mentale, sempre meno tabù e sempre più rappresentati anche in ambito artistico. Quest’anno cade anche il Centenario della nascita di Franco Basaglia, la cui legge del maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi, riformando il sistema di cura per il disagio mentale e segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici. Una vera e propria “rivoluzione dal basso” che da allora pone al centro la persona e non la malattia, avendo smontato le regole oppressive che disciplinavano la vita dei pazienti. Tutti temi e istanze che risuonano nello spirito dei lungometraggi e dei cortometraggi presentati in concorso al festival e che saranno visionati e giudicati da una doppia giuria, formata da esperti di cinema e personalità del mondo scientifico e una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, alla sua seconda edizione.

Con una fitta serie di appuntamenti il gruppo integrato di valutatori (critici cinematografici, volontari, operatori, utenti e stagisti dei servizi di salute mentale) ha concordato sugli otto lungometraggi e gli otto cortometraggi che accedono alle fasi finali del concorso, selezionati tra i numerosissimi film iscritti all’edizione di quest’anno. Gli otto lungometraggi in concorso spaziano su grandi tematiche e come sempre affrontano i temi del festival utilizzando variegati linguaggi, stili, generi.

Tra questi, “Vite Sottili” di Maite Carpio: adolescenti e anoressia nella storia di tre famiglie e il loro percorso di cura all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Micaela Ramazzotti in veste di regista sarà presente al festival per presentare “Felicità”, la storia di una famiglia disfunzionale, composta da genitori problematici, incapaci di regalare speranze di libertà ai propri figli. Ma anche “Sull’Adamant – Dove l’impossibile diventa possibile” di Nicolas Philibert, Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2023, che racconta un centro diurno unico nel suo genere, un edificio galleggiante costruito sulla Senna, nel cuore di Parigi, che accoglie adulti affetti da disturbi mentali. Quindi, “Anna”, diretto da Marco Amenta, la storia di una ragazza bella e selvaggia, che gestisce una fattoria in un angolo incontaminato della Sardegna e si scontra con il progresso e la burocrazia, e “Kripton”, diretto da Francesco Munzi, che sarà presente al festival e che indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione.

Tra i cortometraggi, una relazione di coppia è al centro di “La neve coprirà tutte le cose” di Daniele Babbo, interpretato da Barbara Ronchi, mentre dall’Iran arriva il pluripremiato “Black Seed” di Amirhoman Khosravani. Dalla Grecia, il drammatico “Wings” di Fivos Imellos, mentre “Indipendenza da gioco. Storia di Luca” di Benedetto Alessandro Sanfilippo affronta i meccanismi propri del dipendente da gioco, cercando le cause del malessere che conducono all’abuso.

I premi del festival verranno assegnati durante la cerimonia finale. La giuria assegnerà il Premio Fausto Antonucci di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Il Premio SAMIFO di 1.000 euro assegnato da una giuria dedicata, che sceglierà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti. Oltre al nuovo Premio Luciano De Feo, dalla scorsa edizione è stata costituita una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, un riconoscimento al film in concorso che abbia riscosso maggiori riconoscimenti da parte degli spettatori presenti in sala.

Il festival aprirà i battenti al pubblico all’Auditorium del MAXXI l’11 aprile alle ore 16.00 con un incontro sui grandi temi della salute mentale che tratta questa edizione, incrociando lo sguardo originale e curioso di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, docente all’Università La Sapienza di Roma e titolare della rubrica cinematografica “Psycho” sul Venerdì di Repubblica.

Il Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus quest’anno sarà assegnato al regista e sceneggiatore Matteo Garrone. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Roberto Andò, Elio Germano, Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.

Per maggiori informazioni: www.lospiragliofilmfestival.org

 

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